Secondo libro dei Maccabei 5
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AT ebraico
Persecuzione di Antioco Epifane
La seconda campagna in Egitto
Interconfessionale
In quei giorni, Antioco organizzò la seconda spedizione in Egitto.
Note al Testo
5,1
la seconda spedizione in Egitto ebbe luogo nel 168 a.C., un anno dopo la prima (vedi 1 Maccabei 1,16).
Interconfessionale
Per quasi quaranta giorni, gli abitanti di Gerusalemme videro apparire in cielo cavalieri con vesti d’oro, armati di lance e di spade.
Fine di Giasone
Interconfessionale
Ecco come finì la sua vita perversa: prima imprigionato presso ∆Areta, re degli Arabi, e poi perseguitato da tutti, dovette fuggire ∆di città in città. Fu odiato come traditore delle leggi, disprezzato come nemico della patria e del popolo. Poi andò a finire in Egitto.
Note al Testo
5,8
imprigionato: altri: accusato. — Areta: si conoscono diversi re nabatei di nome Areta. — di città in città: altri: dalla città: si tratterebbe allora probabilmente di Petra, la capitale dei Nabatei (vedi 1 Maccabei 5,25).
Interconfessionale
Colui che aveva cacciato dalla patria molti cittadini, morì in esilio tra gli Spartani, dove aveva sperato di trovare rifugio a causa della comune origine.
Rimandi
5,9
origine comune 1 Mac 12,6-7.
Note al Testo
5,9
comune origine: l’idea di un’origine comune tra il popolo di Sparta e gli Ebrei (vedi 1 Maccabei 12,21) poteva fondarsi sul fatto che Mosè veniva posto a confronto con altri legislatori, tra cui Licurgo, il legislatore di Sparta.
Interconfessionale
Lui, che aveva lasciato tanta gente senza sepoltura, finì senza rimpianto. Nessuno lo seppellì e non poté avere un posto nel sepolcro dei padri.
Note al Testo
5,10
Venire escluso dalla tomba di famiglia era considerata una punizione terribile (vedi 1 Re 13,22).
Interconfessionale
Antioco era così superbo da non capire che Dio aveva abbandonato il tempio solo per un breve periodo perché si era adirato a causa dei peccati del popolo.
Rimandi
5,17
le disgrazie d’Israele sono la punizione dei suoi peccati 6,12-16; 7,16-19.32-38; Sap 12,9; cfr. Dt 8,5.
Interconfessionale
Se il popolo non avesse commesso tanti peccati, il re Antioco appena arrivato sarebbe stato subito abbattuto e respinto nella sua impresa temeraria. Era capitato così anche a Eliodoro, che il re Seleuco aveva mandato a saccheggiare il tesoro del tempio.
Interconfessionale
Ma il Signore non aveva scelto il popolo per il tempio, bensì il tempio per il popolo.
Il popolo viene oppresso
Interconfessionale
Antioco, dunque, prese seicento quintali d’argento dal tempio. Poi tornò in fretta ad Antiòchia. Era così superbo ed esaltato da credere di aver reso navigabile la terra e transitabile il mare.
Interconfessionale
Per opprimere la gente nominò alcuni governatori: a Gerusalemme lasciò Filippo, che era nato in ∆Frigia ed era più crudele del suo padrone.
Note al Testo
5,22
Filippo: vedi 6,11 e 8,8. È un personaggio diverso dall’“amico del re”, del quale si parla in 9,29 e 1 Maccabei 6,14.55. — La Frigia, della quale Filippo è originario, è una regione dell’Asia Minore che non apparteneva all’impero seleucide, ma dalla quale forse si reclutavano soldati.
Interconfessionale
Ma Giuda, soprannominato Maccabeo, si ritirò nel deserto insieme ad altri nove uomini. Viveva tra le montagne, insieme con i suoi compagni, come vivono le bestie selvagge. Mangiavano solo erba, e resistevano per non contaminarsi con cibi proibiti dalla legge.
Rimandi
5,27
Giuda nel deserto 1 Mac 2,28. — non contaminarsi Lv 11.
Note al Testo
5,27
Giuda, soprannominato Maccabeo: vedi nota a 1 Maccabei 2,4.