Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Secondo libro dei Re - 18
Secondo libro dei Re 18
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NT greco
Dalla fine del regno d’Israele alla caduta del regno di Giuda
Ezechia, re di Giuda
(vedi 2 Cronache 29,1-2 e 31,1)
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Egli, infatti, eliminò i santuari sulle colline, fece sparire le stele, tagliò il palo sacro della dea Asera e fece a pezzi il serpente di bronzo costruito da Mosè. Fino a quel momento gli Israeliti avevano sempre offerto incenso a quel serpente, che era stato chiamato Necustàn.
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Ezechia ebbe sempre fiducia nel Signore, Dio d’Israele. Nessun re di Giuda fu come lui, né prima né dopo.
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Durante il quarto anno di regno di Ezechia, corrispondente al settimo di Osea, re d’Israele, Salmanàssar, re d’Assiria, marciò contro la città di Samaria e l’assediò.
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Il re d’Assiria deportò gli abitanti del regno d’Israele in Assiria e li fece abitare a Calach, sul Cabor, fiume della regione di Gozan, e in città della Media.
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Allora Ezechia, re di Giuda, mandò questo messaggio al re d’Assiria, che si trovava a Lachis: «Ho sbagliato, lo so. Rinunzia ad attaccarmi; imponimi invece un tributo e io lo pagherò». Così il re d’Assiria obbligò Ezechia, re di Giuda, a versare circa dieci tonnellate d’argento e una d’oro.
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Ezechia consegnò tutto l’oro che si trovava nel tempio e nel tesoro del palazzo reale.
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Da Lachis, il re d’Assiria mandò dal re Ezechia un grande esercito guidato dal comandante in capo, da un alto ufficiale e dal ∆luogotenente. Essi vennero fino a Gerusalemme e si fermarono al canale della ∆vasca superiore, che si trovava presso l’argine del campo del Lavandaio.
Note al Testo
18,17
alto ufficiale, luogotenente: altri: il grande eunuco, il gran coppiere. — vasca superiore: ne parla anche Isaia 7,3, ma non si sa con esattezza dove si trovasse; per alcuni essa sarebbe stata accanto alla sorgente di Ghicon (vedi 1 Re 1,33 e nota) e avrebbe alimentato il canale; per altri era in città, alla fine del canale. Di qui l’incertezza anche nel localizzare il campo del Lavandaio.
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Chiesero di parlare al re. Vennero il capo del palazzo, Eliakìm, figlio di Chelkia, il segretario Sebna e il portavoce del re, Iòach figlio di Asaf.
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E poi, credi che io abbia fatto una spedizione fin qui, per distruggere questo luogo, senza il consenso del Signore? È stato lui a dirmi di marciare contro questa terra e distruggerla!
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Ma il luogotenente rispose loro:
— Tu credi che il mio Signore mi abbia mandato a dire queste cose soltanto a te e al tuo re? Riguardano anche la gente seduta sulle mura che sarà costretta, con voi, a mangiare i propri escrementi e a bere la propria ∆orina.
— Tu credi che il mio Signore mi abbia mandato a dire queste cose soltanto a te e al tuo re? Riguardano anche la gente seduta sulle mura che sarà costretta, con voi, a mangiare i propri escrementi e a bere la propria ∆orina.
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fino a quando non verrò a prendervi per portarvi in una terra simile alla vostra, una terra che produce frumento e mosto, che ha pane e vigne, ulivi e miele. Vi lascerò in vita e non sarete uccisi. Non date ascolto a Ezechia: egli vi inganna, dicendovi che il Signore vi libererà.
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Dove sono gli dèi di Camat e di Arpad? E quelli di Sefarvàim, di Ena e di Ivva? Hanno forse liberato Samaria dalla mia mano?
Note al Testo
18,34
In 17,24 si trova una lista leggermente diversa delle città conquistate da Sennàcherib.