Daniele 1
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CEI 1974
Daniele e i suoi compagni a Babilonia
Alla corte di Nabucodònosor
Interconfessionale
Durante il terzo anno del regno di Ioiakìm re di Giuda, Nabucodònosor re di Babilonia pose l’assedio alla città di Gerusalemme.
Note al Testo
1,1
durante il terzo anno: questa indicazione pone l’avvenimento nel 606 a.C. (vedi 2 Re 24,1; 2 Cronache 36,5-7).
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Il Signore permise a Nabucodònosor di impadronirsi di Ioiakìm re di Giuda, e di una parte degli arredi sacri del tempio di Dio. Il re li fece trasportare nel paese di Sinar per metterli nel tempio dei suoi dèi, nella sala del tesoro.
Rimandi
1,2-4
li fece trasportare nel paese di Sinar… al servizio del re 2 Re 20,17-18; 24,10-16; Is 39,6-7; 2 Cr 36,10.
Note al Testo
1,2
Nel paese di Sinar: è il territorio dove si trova Babilonia.
CEI 1974
Dn Il Signore diede Ioiakìm re di Giuda nelle sue mani, insieme con una parte degli arredi del tempio di Dio, ed egli li trasportò in Sennaàr e depositò gli arredi nel tesoro del tempio del suo dio.
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1,3Egli ordinò poi ad Asfenàz, capo dei funzionari di corte, di scegliere tra gli Israeliti alcuni giovani della famiglia reale o nobili.
CEI 1974
Dn1,3 Il re ordinò ad Asfenàz, capo dei suoi funzionari di corte, di condurgli giovani israeliti di stirpe reale o di famiglia nobile,
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Dovevano essere senza difetti fisici e di bella presenza; dovevano essere pieni di saggezza, intelligenza e prudenza per poter entrare al servizio del re, nel suo palazzo. A loro sarebbero state insegnate la lingua e la scrittura dei Caldei.
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Dn senza difetti, di bell`aspetto, dotati di ogni scienza, educati, intelligenti e tali da poter stare nella reggia, per essere istruiti nella scrittura e nella lingua dei Caldei.
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1,5Il re stabilì che ogni giorno fosse dato ai giovani lo stesso cibo e lo stesso vino della sua tavola e che fossero istruiti per tre anni. Dopo questo periodo di preparazione, sarebbero entrati al suo servizio.
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Dn1,5 Il re assegnò loro una razione giornaliera di vivande e di vino della sua tavola; dovevano esser educati per tre anni, al termine dei quali sarebbero entrati al servizio del re.
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1,6Fra loro c’erano quattro giovani della tribù di Giuda: Daniele, Ananìa, Misaele e Azaria.
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Il capo dei funzionari di corte cambiò loro il nome: Daniele fu chiamato Baltassàr; Ananìa, Sadrac; Misaele, Mesac; Azaria, Abdènego.
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Dn però il capo dei funzionari di corte chiamò Daniele Baltazzàr; Anania Sadrach; Misaele Mesach e Azaria Abdenego .
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Ma Daniele decise in cuor suo di non diventare impuro mangiando lo stesso cibo e bevendo lo stesso vino della tavola del re. Chiese perciò al capo dei funzionari di corte di non costringerlo a contaminarsi con questi alimenti.
Note al Testo
1,8
diventare impuro significa qui violare le norme della legge sugli alimenti (vedi Levitico 11,1-23).
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Dn1,9 Dio fece sì che Daniele incontrasse la benevolenza e la simpatia del capo dei funzionari.
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1,10il quale però rispose al giovane: «Il re in persona ha stabilito quel che dovete mangiare e bere. Ho paura che vi trovi più magri degli altri giovani della vostra età, e così io rischio la vita a causa vostra».
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Dn1,10 Però egli disse a Daniele: "Io temo che il re mio signore, che ha stabilito quello che dovete mangiare e bere, trovi le vostre facce più magre di quelle degli altri giovani della vostra età e così io mi renda colpevole davanti al re".
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1,11Il capo dei funzionari aveva incaricato un servo di occuparsi di Ananìa, Misaele, Azaria e Daniele. Allora Daniele disse al servo:
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Dn1,11 Ma Daniele disse al custode, al quale il capo dei funzionari aveva affidato Daniele, Anania, Misaele e Azaria:
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1,13Alla fine confronterai il nostro aspetto con quello dei giovani che mangiano lo stesso cibo del re. Deciderai allora di fare con noi come avrai constatato».
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Dn1,13 poi si confrontino, alla tua presenza, le nostre facce con quelle dei giovani che mangiano le vivande del re; quindi deciderai di fare con noi tuoi servi come avrai constatato".
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1,14L’uomo accettò la proposta e fece la prova per dieci giorni con Daniele e i suoi compagni.
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1,15Alla fine si rese conto che il loro aspetto era più bello e più florido di quello degli altri giovani che avevano mangiato lo stesso cibo del re.
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Dn1,15 terminati questi, si vide che le loro facce erano più belle e più floride di quelle di tutti gli altri giovani che mangiavano le vivande del re.
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1,16Perciò d’allora in poi il servo continuò a mettere da parte il cibo e il vino stabilito e a dar loro soltanto legumi.
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Dn1,16 D`allora in poi il sovrintendente fece togliere l`assegnazione delle vivande e del vino e diede loro soltanto legumi.
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Dio concesse ai quattro giovani capacità di discernimento, ampia conoscenza nel sapere e saggezza. Daniele era inoltre capace di interpretare sogni e visioni.
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Dn1,17 Dio concesse a questi quattro giovani di conoscere e comprendere ogni scrittura e ogni sapienza e rese Daniele interprete di visioni e di sogni.
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1,18Terminato il periodo stabilito dal re Nabucodònosor per la preparazione dei giovani scelti, il capo dei funzionari li condusse davanti al re.
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Dn1,18 Terminato il tempo stabilito dal re entro il quale i giovani dovevano essergli presentati, il capo dei funzionari li portò a Nabucodònosor.
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1,19Nabucodònosor si intrattenne con tutti loro, ma neppure uno si dimostrò competente come Daniele, Ananìa, Misaele e Azaria. Perciò essi entrarono al suo servizio.
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Dn1,19 Il re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Anania, Misaele e Azaria, i quali rimasero al servizio del re;
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1,20Se il re li interrogava su qualunque argomento che richiedesse saggezza e intelligenza, li trovava capaci di dare risposte dieci volte migliori di quelle di tutti gli indovini e maghi del suo regno.
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Dn1,20 in qualunque affare di sapienza e intelligenza su cui il re li interrogasse, li trovò dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che c`erano in tutto il suo regno.