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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Ester Greco - 1

Ester Greco 1

Ester diventa regina

A Al tempo di Artaserse il Grande viveva a Susa un certo Mardocheo, un personaggio importante che aveva un ufficio a corte. Era uno degli Ebrei che Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva deportato in esilio da Gerusalemme insieme con Ieconia, re di Giuda. Apparteneva alla tribù di Beniamino ed era discendente di Giairo, di Semeia e di Kis.
Il sogno di Mardocheo

Nel secondo anno del regno di Artaserse il Grande, il primo giorno del mese di Nisan, Mardocheo fece un sogno.
Rimandi
A,1-3 la deportazione di Nabucodònosor Est 2,6+. — un sogno Gn 28,12-15; 37,5-10; 1 Re 3,5; Dn 7; Mt 1,20-24; At 16,9-10.
Note al Testo
A,1-3 Probabilmente si tratta di Artaserse I (464-424 a.C.). Nell’ Ester ebraico (Est 1,1) è chiamato Assuero, che corrisponde però al nome di Serse.
La scena era terribile: grida e tumulto, tuoni e terremoto, tutta la terra era sconvolta.
Rimandi
A,4 tutta la terra era sconvolta Gl 4,16.
A un certo punto Mardocheo vide venire avanti due enormi draghi pronti a combattere, che lanciarono un forte grido.
Rimandi
A,5 draghi cfr Suppl.Dn 14,23-30 pronti a combattere Dn 7 e 8.
6A quel segnale tutte le nazioni si prepararono alla guerra per combattere il popolo dei giusti.
Allora le tenebre calarono fitte, fu un giorno di tribolazione e di terrore: la terra fu sconvolta dal male.
Rimandi
A,7 giorno di tenebre cfr Gl 2,2; Sof 1,14-15.
8Tutto il popolo dei giusti era in grande agitazione a causa dei mali che lo minacciavano. Per la paura di essere sterminati gridarono al Signore.
9Al loro grido, come da una piccola sorgente, venne un grande fiume, un’enorme quantità d’acqua.
Poi ecco una luce, spuntò il sole, gli umili trionfarono e annientarono i potenti.
Rimandi
A,10 ecco una luce Is 9,1; Sal 97,11; 112,4; Sap 5,6; Lc 1,78. — gli umili trionfano Sal 75,8+.
11Mardocheo si svegliò, tenne in mente il sogno che aveva fatto e, per tutto il giorno, si sforzò in tutti i modi di capire che cosa Dio aveva deciso di fare.
Mardocheo scopre una congiura contro il re

12Un giorno Mardocheo si trovò a corte insieme con Gabatà e Tarra, due funzionari di guardia all’appartamento reale.
13Sentì certi loro discorsi e indagò sulle loro intenzioni: così venne a sapere che quei due progettavano di uccidere il re Artaserse. Allora Mardocheo lo riferì al re,
14il quale ordinò un’inchiesta. I due confessarono e furono arrestati.
15Il re fece registrare il fatto nelle cronache ufficiali e anche Mardocheo ne scrisse il resoconto.
16Infine il re confermò Mardocheo nel suo incarico a corte e come ricompensa di quello che aveva fatto gli fece alcuni doni.
Ma a causa di questo episodio, un certo Aman cercò di far del male a Mardocheo e al suo popolo. Aman, figlio di Amadata, il Bugeo, era molto stimato dal re.
Note al Testo
A,17 Il termine Bugeo potrebbe indicare l’origine del personaggio oppure una sua qualifica negativa (“il fanfarone”).
La regina Vasti offende Artaserse

1 1Si era al tempo di Artaserse quando avvennero questi fatti. Il suo regno si estendeva dai confini dell’India fino all’Etiopia, ed era diviso in centoventisette province.
2-3Nel terzo anno del suo regno, mentre si trovava nella sua reggia di Susa, Artaserse offrì un banchetto ai suoi intimi collaboratori, ai nobili dei Medi, dei Persiani e delle altre nazionalità dell’impero, e ai prefetti delle province.
4Egli mostrò così le ricchezze del suo impero e lo splendore dei suoi magnifici divertimenti. La festa durò centottanta giorni.
5Alla fine il re organizzò un banchetto per tutte le persone che si trovavano in città. La festa si svolse nel cortile della reggia e durò sei giorni.
6Il cortile era decorato da tende di lino delicato e pregiato appese alle colonne di marmo e di alabastro con anelli d’oro e d’argento e con cordoni di lino color porpora. I divani, con ornamenti d’oro e d’argento, erano sopra un pavimento di pietra verde smeraldo, di marmo bianco e di madreperla. Vi erano tappeti con ricami di colori cangianti e rose disposte in circolo.
7Si beveva in tazze d’oro e d’argento. Era messa in mostra una piccola coppa ornata di gemme, di immenso valore. Il vino era abbondante e dolce, e ne beveva anche il re.
8Per bere non c’erano disposizioni particolari, perché così aveva ordinato il re. Egli aveva comandato ai camerieri di accontentare i desideri suoi e degli invitati.
9Anche la regina Vasti aveva fatto un banchetto per le donne nella stessa reggia di Artaserse.
Il settimo giorno il re, diventato allegro, ordinò di far venire accanto a sé la regina Vasti, per metterle sul capo la corona regale e mostrare ai prìncipi e a tutta la gente la sua bellezza, che era davvero eccezionale. L’ordine fu portato dai sette servitori personali del re, che si chiamavano Aman, Bazan, Tarra, Borazè, Zatoltà, Abatazà e Tarabà.
Rimandi
1,10-11 i sette servitori personali del re cfr. 2 Re 20,18.
12Ma la regina non volle seguire i sette servitori. Il re ne fu molto contrariato e andò in collera.
13Egli disse ai suoi collaboratori: «La regina non mi ha ubbidito. Giudicate il caso e decidete».
14Si fecero avanti Archeseo, Sarsateo e Maleseàr, i quali erano le prime autorità dell’impero dei Medi e dei Persiani. Il re se li teneva molto vicini e si consigliava abitualmente con loro.
15Essi indicarono al re quali provvedimenti, secondo la legge, si dovevano prendere contro la regina Vasti per aver disubbidito all’ordine del re portato dai sette servitori.
16Allora un certo Mucheo prese la parola di fronte al re e ai suoi ministri: «La regina Vasti non ha offeso soltanto la persona del re, ma tutti i suoi ministri e funzionari.
17Abbiamo udito dal racconto del re in che modo essa gli ha risposto.
18Anche le mogli dei funzionari dei Medi e dei Persiani, non appena sapranno come la regina ha risposto al re, si sentiranno incoraggiate a mancare di rispetto ai loro mariti.
19Se tu, o re, credi che sia giusto, l’unica cosa da fare è questa: sia scritto un decreto e sia messo nella raccolta delle leggi del regno. Il decreto deve stabilire che Vasti non potrà più comparire alla presenza del re Artaserse e che un’altra, migliore di lei, diventerà regina al suo posto.
20Il decreto del re, una volta fatto, dovrà essere applicato in tutto l’impero. Allora tutte le mogli porteranno rispetto ai loro mariti, di qualunque condizione siano».
21Sia il re sia la sua corte approvarono il suggerimento di Mucheo.
22Il re fece preparare il decreto, lo fece tradurre nella lingua di ogni provincia e lo mandò in tutto l’impero. Così si garantì l’ordine e il rispetto in ogni famiglia.

Rimandi

A,1-3 la deportazione di Nabucodònosor Est 2,6+. — un sogno Gn 28,12-15; 37,5-10; 1 Re 3,5; Dn 7; Mt 1,20-24; At 16,9-10.
A,4 tutta la terra era sconvolta Gl 4,16.
A,5 draghi cfr Suppl.Dn 14,23-30 pronti a combattere Dn 7 e 8.
A,7 giorno di tenebre cfr Gl 2,2; Sof 1,14-15.
A,10 ecco una luce Is 9,1; Sal 97,11; 112,4; Sap 5,6; Lc 1,78. — gli umili trionfano Sal 75,8+.
1,10-11 i sette servitori personali del re cfr. 2 Re 20,18.

Note al Testo

A,1-3 Probabilmente si tratta di Artaserse I (464-424 a.C.). Nell’ Ester ebraico (Est 1,1) è chiamato Assuero, che corrisponde però al nome di Serse.
A,17 Il termine Bugeo potrebbe indicare l’origine del personaggio oppure una sua qualifica negativa (“il fanfarone”).