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Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Ester - 2

Ester 2

Ester diventa regina

1Più tardi la collera di Assuero passò, ma egli continuava a pensare a Vasti, al modo come si era comportata e alla decisione presa contro di lei.
2Allora alcuni cortigiani suggerirono al re: «Perché non fai cercare delle ragazze giovani e belle?
Potresti mandare degli incaricati in tutte le province dell’impero per radunarle qui nel tuo harem. Saranno affidate a Egài, l’eunuco di corte che ha il compito di sorvegliare le donne. Egli penserà anche ai loro trattamenti di bellezza.
Note al Testo
2,3 L’eunuco era il capo dell’harem. Quando non si tratta di questo incarico il termine è tradotto funzionario o servo (vedi ad esempio 1,10-11; 2,21; 6,2; 7,9; Atti 8,27).
4La ragazza che ti piacerà di più potrebbe diventare regina al posto di Vasti». Al re piacque questa idea e così fece.
5A quel tempo abitava nella cittadella di Susa un Ebreo della tribù di Beniamino, di nome Mardocheo, discendente di Giairo, di Simei e di Kis.
Era uno di quelli che il re di Babilonia Nabucodònosor aveva deportato da Gerusalemme insieme con il re di Giuda Ieconia.
Rimandi
2,6 la deportazione di Nabucodònosor 2 Re 24,10-17; cfr. 2 Re 15,29+.
Note al Testo
2,6 Ieconia, chiamato anche Ioiachìn, fu deportato nel 597 a.C. (vedi 2 Re 24,10-17); Mardocheo poteva essere un discendente di quei deportati; il suo antenato, Kis, fu il padre del re Saul (vedi 1 Samuele 9,1; 1 Cronache 8,33).
Egli era il tutore di una ragazza, orfana di padre e di madre, figlia di un suo zio. Il nome della ragazza era Adàssa, ma tutti la chiamavano Ester. Essa era bellissima e affascinante. Dopo la morte del padre e della madre, Mardocheo l’aveva presa con sé come una figlia.
Note al Testo
2,7 Adàssa, che significa “mirto”, è nome ebraico; Ester per alcuni è di origine babilonese (ed è collegato alla dea Istar), per altri è persiano (e significa “stella”).
8Quando fu dato l’ordine di radunare a Susa ragazze per l’harem, anche Ester fu portata a corte e affidata a Egài, il sorvegliante delle donne.
9Ester gli piacque molto e conquistò le sue simpatie. Egài le diede subito l’occorrente per curare la sua bellezza, le assegnò un trattamento speciale, le mise a disposizione sette serve, scelte fra le migliori della corte, e la sistemò con loro nella parte più confortevole dell’harem.
10Ester non aveva detto che era ebrea e non aveva parlato della sua famiglia, perché Mardocheo le aveva ordinato di non dire niente.
11Lui poi passava ogni giorno davanti al cortile dell’harem per sapere come stava Ester e se la trattavano bene.
12Secondo il regolamento dell’harem, ogni ragazza andava dal re Assuero quando era il suo turno, alla fine di dodici mesi di preparazione. Per sei mesi doveva fare massaggi con olio di mirra, per altri sei doveva far uso di balsamo e altri cosmetici.
13Quando finalmente la ragazza lasciava l’harem per andare dal re, le venivano dati tutti gli ornamenti che chiedeva di portare con sé.
14La sera andava e la mattina ritornava in un altro reparto dell’harem diretto dall’eunuco di corte Saasgàz, il quale sorvegliava le donne che erano già state con il re. Esse non tornavano più dal re; solo se una gli piaceva molto la mandava a chiamare per nome.
15Quando venne il suo turno, Ester (figlia di Abicàil, zio di Mardocheo che l’aveva adottata) prese soltanto quello che le aveva consigliato Egài, l’eunuco custode delle donne. Essa conquistava l’ammirazione di tutti quelli che la vedevano.
16Ester fu condotta alla corte del re Assuero nel settimo anno del regno, nel decimo mese, o mese di Tebet.
17Il re preferì Ester a tutte le donne che erano già state con lui. Essa conquistò la sua benevolenza e la sua simpatia più di ogni altra ragazza. Perciò il re le mise in testa il turbante regale e la nominò regina al posto di Vasti.
In onore di Ester il re fece un grande banchetto per tutti i principi e funzionari, proclamò un giorno di festa in tutte le province e distribuì molti doni con generosità regale.
Note al Testo
2,18 proclamò un giorno di festa: altri: condonò i debiti.
Mardocheo scopre una congiura di corte

Al tempo in cui le ragazze furono radunate, Mardocheo aveva un modesto incarico a corte.
Note al Testo
2,19 le ragazze furono radunate: il testo ebraico aggiunge: per la seconda volta; non sappiamo a che cosa possa riferirsi questa espressione. — aveva un modesto incarico a corte: altri: era seduto alla porta del re.
20Ester non aveva rivelato nulla della sua famiglia e del suo popolo: così le aveva ordinato Mardocheo ed essa continuava a ubbidirgli come quando viveva sotto la sua tutela.
Un giorno Mardocheo si trovava nell’anticamera del re. Due funzionari di guardia all’appartamento regale, Bigtan e Teres, pieni di rancore contro Assuero, stavano preparando una congiura per ucciderlo.
Note al Testo
2,21 si trovava nell’anticamera del re: altri: sedeva alla porta del re.
22Mardocheo venne a saperlo e avvisò la regina Ester; essa lo riferì al re a nome di Mardocheo.
23Si fece un’inchiesta e la congiura fu scoperta. I due furono impiccati e, per ordine del re, il fatto fu registrato nelle cronache ufficiali dell’impero.

Rimandi

2,6 la deportazione di Nabucodònosor 2 Re 24,10-17; cfr. 2 Re 15,29+.

Note al Testo

2,3 L’eunuco era il capo dell’harem. Quando non si tratta di questo incarico il termine è tradotto funzionario o servo (vedi ad esempio 1,10-11; 2,21; 6,2; 7,9; Atti 8,27).
2,6 Ieconia, chiamato anche Ioiachìn, fu deportato nel 597 a.C. (vedi 2 Re 24,10-17); Mardocheo poteva essere un discendente di quei deportati; il suo antenato, Kis, fu il padre del re Saul (vedi 1 Samuele 9,1; 1 Cronache 8,33).
2,7 Adàssa, che significa “mirto”, è nome ebraico; Ester per alcuni è di origine babilonese (ed è collegato alla dea Istar), per altri è persiano (e significa “stella”).
2,18 proclamò un giorno di festa: altri: condonò i debiti.
2,19 le ragazze furono radunate: il testo ebraico aggiunge: per la seconda volta; non sappiamo a che cosa possa riferirsi questa espressione. — aveva un modesto incarico a corte: altri: era seduto alla porta del re.
2,21 si trovava nell’anticamera del re: altri: sedeva alla porta del re.