Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Ester - 7
Ester 7
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CEI 2008
La fine di Aman
Interconfessionale
perché c’è qualcuno che ci ha venduti e destinati allo sterminio! Se io e il mio popolo fossimo venduti come schiavi, non te ne avrei parlato, perché per questa nostra angustia non valeva la pena disturbare il re.
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Ester era sdraiata sul divano, al quale Aman si era appena avvicinato, quando il re rientrò nella sala: lo vide e gridò: «Quest’uomo vuole addirittura far violenza alla regina in casa mia, davanti ai miei occhi!». Con questa parola del re, Aman era ormai condannato.
Note al Testo
7,8
Con questa… condannato: è questo il senso dell’ebraico: Appena questa parola fu uscita dalla bocca del re, coprirono con un velo il volto di Aman. Si usava coprire il volto di chi era condannato a morte; con questo gesto i servitori interpretano pertanto le parole del re come una condanna a morte di Aman.
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Un funzionario del re, un certo Carbonà, aggiunse: «C’è di più: Aman ha fatto piantare in casa sua un palo alto venticinque metri. Voleva farvi impiccare Mardocheo, che aveva salvato la vita al re». Il re ordinò: «Impiccate Aman su quel palo!».