Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Ezechiele - 4
Ezechiele 4
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CEI 2008
Ezechiele e l’assedio di Gerusalemme
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Il Signore mi disse: «Ezechiele, prendi una tavoletta di argilla, mettila davanti a te e disegnaci una città che rappresenti Gerusalemme.
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4,2Per mostrare che è assediata disponi tutto intorno torri, terrapieni, accampamenti militari e armi pesanti.
CEI 2008
Ez4,2e disponi intorno ad essa l'assedio: rizza torri, costruisci terrapieni, schiera gli accampamenti e colloca intorno gli arieti.
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4,3Prendi un piatto di ferro e mettilo come un muro tra te e la città. Guarda bene la città: è assediata, e sei tu che l’assedi. Questo è un avvertimento per il popolo d’Israele.
CEI 2008
Ez4,3Poi prendi una teglia di ferro e mettila come muro di ferro fra te e la città, e tieni fisso lo sguardo su di essa, che sarà assediata, anzi tu la assedierai! Questo sarà un segno per la casa d'Israele.
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4,4«Sdràiati sul fianco sinistro. Per tutto il tempo che rimarrai in questa posizione, prenderai su di te le colpe del regno d’Israele e porterai le sue iniquità.
CEI 2008
Ez4,4Mettiti poi a giacere sul fianco sinistro e io ti carico delle iniquità d'Israele. Per il numero di giorni in cui giacerai su di esso, espierai le sue iniquità:
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Rimarrai sdraiato in quella posizione tanti giorni quanti sono gli anni durante i quali il regno d’Israele si è macchiato di colpe. Per trecentonovanta giorni porterai le sue iniquità.
CEI 2008
Ezio ho computato per te gli anni della sua espiazione come un numero di giorni. Espierai le iniquità della casa d'Israele per trecentonovanta giorni.
4,5-6
io ho computato per te gli anni: il numero 40 (v. 6) indica un periodo lungo, ma con un termine; è cifra usata per descrivere un tempo di castigo del popolo anche in Nm 14,34. Il numero 390 (v. 5) va forse inteso come somma di 40 e 350 (all’incirca gli anni che passarono dalla divisione del regno dopo Salomone, nel 931, fino alla caduta di Gerusalemme, nel 587). Nell’antica versione greca dei LXX al v. 5 si legge invece il numero 190, che potrebbe essere inteso come la somma di 40 e 150, con un riferimento agli anni trascorsi tra la caduta di Samaria, nel 722, e quella di Gerusalemme. Va anche notato che la somma di 390 e 40 è 430, cioè, secondo la tradizione, il numero di anni trascorsi dagli Ebrei in Egitto (Es 12,40).
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Passati quei giorni, ti girerai sul fianco destro. Porterai le iniquità del regno di Giuda per un periodo di quaranta giorni, un giorno per ogni anno delle sue colpe.
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Ez4,6Terminati questi, giacerai sul fianco destro ed espierai le iniquità di Giuda per quaranta giorni, computando un giorno per ogni anno.
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4,7Fissa il tuo sguardo su Gerusalemme assediata. Alza il tuo braccio e profetizza contro di essa.
CEI 2008
Ez4,7Terrai fisso lo sguardo contro il muro di Gerusalemme, terrai il braccio disteso e profeterai contro di essa.
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4,8Ti legherò con delle corde per impedirti di voltarti da una parte e dall’altra per tutto il tempo in cui rimarrai sdraiato.
CEI 2008
Ez4,8Ecco, ti ho cinto di funi, in modo che tu non potrai voltarti né da una parte né dall'altra, finché tu non abbia ultimato i giorni della tua reclusione.
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4,9Ma prima prendi grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e biada. Metti tutto in un recipiente e fanne pane. Questo sarà il tuo cibo durante i trecentonovanta giorni in cui rimarrai sdraiato su un fianco.
CEI 2008
Ez4,9Prendi intanto grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta, mettili in un recipiente e fattene del pane: ne mangerai durante tutti i giorni in cui tu rimarrai disteso sul fianco, cioè per trecentonovanta giorni.
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Il tuo cibo avrà la forma di una focaccia d’orzo; la cuocerai davanti a tutti su un fuoco alimentato da escrementi umani secchi».
CEI 2008
Ez4,12Mangerai questo cibo fatto in forma di schiacciata d'orzo: la cuocerai sopra escrementi umani davanti ai loro occhi".
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4,13E il Signore aggiunse:
— Questo significa che gli Israeliti dovranno mangiare i cibi impuri nei paesi stranieri dove li disperderò!
— Questo significa che gli Israeliti dovranno mangiare i cibi impuri nei paesi stranieri dove li disperderò!
CEI 2008
Ez4,13Il Signore mi disse: "In tale maniera mangeranno i figli d'Israele il loro pane impuro in mezzo alle nazioni fra le quali li disperderò".
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Io esclamai:
— No, Signore, Dio! Io non mi sono mai reso impuro. Fin dalla mia infanzia non ho mai mangiato carne di animali morti naturalmente o sbranati, né carne impura.
— No, Signore, Dio! Io non mi sono mai reso impuro. Fin dalla mia infanzia non ho mai mangiato carne di animali morti naturalmente o sbranati, né carne impura.
Rimandi
Note al Testo
4,14
carne di animali morti naturalmente o sbranati, né carne impura: mangiare carne di una bestia non completamente dissanguata era proibito dalla legge (vedi Esodo 22,30; Levitico 17,15; Deuteronomio 14,21). La legge vietava pure di mangiare certi tipi di animali (vedi Levitico 11, 1-23).
CEI 2008
EzIo esclamai: "Signore Dio, mai mi sono contaminato! Dall'infanzia fino ad ora mai ho mangiato carne di bestia morta o sbranata, né mai è entrato nella mia bocca cibo impuro".
4,14
mai mi sono contaminato: l’impurità cui allude Ezechiele sarebbe provocata dagli escrementi umani (Dt 23,13-15). L’uso di escrementi animali come combustibile era invece abituale.
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4,15— Allora — mi rispose — invece degli escrementi umani potrai usare sterco di bue per cuocere il tuo cibo.
CEI 2008
Ez4,15Egli mi rispose: "Ebbene, invece di escrementi umani ti concedo sterco di bue; lì sopra cuocerai il tuo pane".
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4,16E aggiunse:
— Ezechiele, distruggerò tutte le riserve di pane di Gerusalemme. Con grande angoscia il popolo razionerà il cibo e l’acqua.
— Ezechiele, distruggerò tutte le riserve di pane di Gerusalemme. Con grande angoscia il popolo razionerà il cibo e l’acqua.
CEI 2008
Ez4,16Poi soggiunse: "Figlio dell'uomo, ecco io tolgo a Gerusalemme la riserva del pane; mangeranno con angoscia il pane razionato e berranno in preda all'affanno l'acqua misurata.
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4,17Poi anche il pane e l’acqua finiranno, essi si dispereranno e moriranno. Tutto questo accadrà per i loro peccati.
CEI 2008
Ez4,17Mancando pane e acqua, languiranno tutti insieme e si consumeranno nelle loro iniquità.