Ezechiele 9
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NT greco
Il castigo di Gerusalemme
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Vidi allora sei uomini venire dalla porta nord del tempio, ciascuno con la propria arma in mano. Fra loro c’era un uomo vestito di lino e portava una borsa legata alla cintura con l’occorrente per scrivere. Si fermarono tutti al lato dell’altare di bronzo.
Note al Testo
9,2
vestito di lino: cioè con una veste bianca (si tingevano soltanto quelle di lana): è l’abito dei sacerdoti (vedi Levitico 6,3; 16,4), ma è anche quello degli angeli che seminano distruzione (Apocalisse 15,6).
Interconfessionale
La gloriosa presenza del Dio d’Israele, che si trovava sopra i cherubini, si alzò di lì e si diresse verso l’entrata del tempio. Il Signore chiamò l’uomo vestito di lino che portava l’occorrente per scrivere
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e gli disse: «Percorri tutta la città di Gerusalemme e fa’ un segno a forma di T sulla fronte di tutti quelli che si lamentano e soffrono per le azioni disgustose commesse nella città».
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Il Signore ordinò ancora: «Profanate il tempio, riempite i suoi cortili di cadaveri, poi andate oltre!». Essi ubbidirono e andarono a uccidere gli abitanti della città.
Note al Testo
9,7
riempite… di cadaveri: cioè profanate il tempio (vedi nota a 6,5 e 2 Re 23,14-16).
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Durante il massacro io rimasi solo, caddi faccia a terra e gridai: «Signore, Dio! Sterminerai tutti gli Israeliti che restano, riverserai il tuo furore su Gerusalemme?».
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Egli mi disse: «Il popolo d’Israele e di Giuda ha commesso peccati enormi: questa terra è cosparsa di sangue e Gerusalemme è piena di ingiustizie. La gente dice: “Il Signore ha abbandonato la nostra terra e non vede le nostre azioni”.