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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Giudici - 16

Giudici 16

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CEI 2008

Sansone e la porta della città di Gaza

Interconfessionale Un giorno Sansone si recò a Gaza; incontrò una prostituta e andò con lei.
Rimandi
16,1 andò con una prostituta Gs 2,1.
CEI 2008 Gdc Sansone andò a Gaza, vide una prostituta e andò da lei.
16,1-3 Alle porte di Gaza, un’altra impresa di Sansone. Gaza era una delle cinque città dei Filistei (Gs 13,3). Ebron è circa 60 chilometri a est di Gaza.
Interconfessionale 16,2Gli abitanti di Gaza vennero a sapere che c’era Sansone; si appostarono lì attorno, e sorvegliarono tutta la notte le porte della città. Decisero di aspettare l’alba e non si mossero per tutta la notte.
CEI 2008 Gdc16,2Fu riferito a quelli di Gaza: "È venuto Sansone". Essi lo circondarono, stettero in agguato tutta la notte presso la porta della città e tutta quella notte rimasero quieti, dicendo: "Attendiamo lo spuntar del giorno e allora lo uccideremo".
Interconfessionale 16,3Ma Sansone rimase a letto soltanto fino a mezzanotte. Poi si alzò, afferrò la porta della città e la strappò via tutta intera: battenti, stipiti e sbarra. Se la caricò sulle spalle e la portò sulla cima della montagna che è di fronte a Ebron.
CEI 2008 Gdc16,3Sansone riposò fino a mezzanotte; a mezzanotte si alzò, afferrò i battenti della porta della città e i due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li mise sulle spalle e li portò in cima al monte che è di fronte a Ebron.
Sansone e Dalila

Interconfessionale 16,4Qualche tempo dopo, Sansone si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila.
CEI 2008 GdcIn seguito si innamorò di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Dalila.
16,4 Sorek: si trova nella Sefela, a poca distanza da Sorea.
Interconfessionale I capi dei Filistei andarono da lei e le dissero: «Con le tue carezze guarda di farti dire da Sansone perché è così forte, e come si può fare a domarlo. Se puoi scoprire il modo di legarlo e renderlo innocuo, noi ti daremo millecento monete d’argento ciascuno».
Rimandi
16,5 I capi dei Filistei Gs 13,3. — con le tue carezze Gdc 14,15-17.
CEI 2008 Gdc16,5Allora i prìncipi dei Filistei andarono da lei e le dissero: "Seducilo e vedi da dove proviene la sua forza così grande e come potremmo prevalere su di lui per legarlo e domarlo; ti daremo ciascuno millecento sicli d'argento".
Interconfessionale 16,6Dalila disse a Sansone:
— Dimmi un po’: perché sei così forte? È possibile legarti e renderti innocuo?
CEI 2008 Gdc16,6Dalila dunque disse a Sansone: "Spiegami da dove proviene la tua forza così grande e in che modo ti si potrebbe legare per domarti".
Interconfessionale 16,7Sansone rispose:
— Se uno mi lega con sette corde d’arco, nuove e non ancora secche, io divento debole come qualsiasi altro uomo.
CEI 2008 Gdc16,7Sansone le rispose: "Se mi si legasse con sette corde d'arco fresche, non ancora secche, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque".
Interconfessionale 16,8I capi dei Filistei portarono a Dalila sette corde d’arco, nuove e ancora fresche, ed essa lo legò.
CEI 2008 Gdc16,8Allora i capi dei Filistei le portarono sette corde d'arco fresche, non ancora secche, con le quali lo legò.
Interconfessionale 16,9Alcuni uomini erano nascosti in agguato in una stanza. Dalila gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Ma egli strappò le corde come si spezza un filo appena lo tocca il fuoco. Così il segreto della sua forza rimase nascosto.
CEI 2008 Gdc16,9L'agguato era teso in una camera interna. Ella gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". Ma egli spezzò le corde come si spezza un filo di stoppa quando sente il fuoco. Così il segreto della sua forza non fu conosciuto.
Interconfessionale 16,10Dalila disse a Sansone:
— Tu mi hai presa in giro e hai raccontato storie. Ora dimmi davvero come si fa a legarti.
CEI 2008 Gdc16,10Poi Dalila disse a Sansone: "Ecco, ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; ora spiegami come ti si potrebbe legare".
Interconfessionale 16,11Sansone rispose:
— Se uno mi lega con delle funi nuovissime, io divento debole come qualsiasi altro uomo.
CEI 2008 Gdc16,11Le rispose: "Se mi si legasse con funi nuove non ancora adoperate, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque".
Interconfessionale 16,12Allora Dalila prese delle funi mai usate e lo legò. Poi gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». I Filistei erano in agguato nella stanza accanto. Ma Sansone strappò dalle sue braccia le funi, come se fossero del semplice filo.
CEI 2008 Gdc16,12Dalila prese dunque funi nuove, lo legò e gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". L'agguato era teso nella camera interna. Egli ruppe come un filo le funi che aveva alle braccia.
Interconfessionale Dalila disse:
— Mi hai di nuovo presa in giro e mi hai raccontato storie. Ora dimmi davvero come si fa a legarti.
Sansone le disse:
— Se prendi sette trecce dei miei capelli, le intrecci nel telaio e le fissi con un picchetto, allora io divento debole come qualsiasi altro uomo.
Note al Testo
16,13-14 La seconda parte del v. 13 e la prima parte del v. 14, dove si descrive come devono essere legate le trecce di Sansone, nel testo ebraico sono molto ridotte e sembra che qualche frase sia andata perduta. La traduzione si fonda perciò sul testo più ampio delle versioni antiche.
CEI 2008 Gdc16,13Poi Dalila disse a Sansone: "Ancora ti sei burlato di me e mi hai detto menzogne; spiegami come ti si potrebbe legare". Le rispose: "Se tu tessessi le sette trecce della mia testa nell'ordito e le fissassi con il pettine del telaio, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque".
Interconfessionale 16,14Dalila fece addormentare Sansone, poi con i suoi capelli fece sette trecce, le intrecciò nel telaio e le fissò con un picchetto. Poi gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Egli si svegliò e strappò tutto, il picchetto e il telaio.
CEI 2008 Gdc16,14Ella dunque lo fece addormentare, tessé le sette trecce della sua testa nell'ordito e le fissò con il pettine, poi gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". Ma egli si svegliò dal sonno e strappò il pettine del telaio e l'ordito.
Interconfessionale 16,15Dalila disse a Sansone:
— Come puoi dire che mi vuoi bene, se non ti fidi di me? Mi hai presa in giro tre volte, e non mi hai ancora detto perché sei così forte.
CEI 2008 Gdc16,15Allora ella gli disse: "Come puoi dirmi: "Ti amo", mentre il tuo cuore non è con me? Già tre volte ti sei burlato di me e non mi hai spiegato da dove proviene la tua forza così grande".
Interconfessionale 16,16Essa continuò a interrogarlo, giorno dopo giorno. Alla fine Sansone, stanco delle sue insistenze,
CEI 2008 Gdc16,16Ora, poiché lei lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo tormentava, egli ne fu annoiato da morire
Interconfessionale le rivelò il suo segreto:
— I miei capelli non sono mai stati tagliati, perché io sono consacrato a Dio come nazireo fin dal seno di mia madre. Se uno mi taglia i capelli, io perdo la mia forza e divento debole come qualsiasi altro uomo.
Rimandi
16,17 I miei capelli non sono mai stati tagliati Gdc 13,5.
CEI 2008 Gdc16,17e le aprì tutto il cuore e le disse: "Non è mai passato rasoio sulla mia testa, perché sono un nazireo di Dio dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza si ritirerebbe da me, diventerei debole e sarei come un uomo qualunque".
Interconfessionale 16,18Dalila capì che Sansone le aveva detto la verità, e mandò a chiamare i capi dei Filistei: «Venite, questa volta mi ha detto la verità!». Essi vennero da lei con il denaro.
CEI 2008 Gdc16,18Allora Dalila vide che egli le aveva aperto tutto il suo cuore, mandò a chiamare i prìncipi dei Filistei e fece dir loro: "Venite, questa volta, perché egli mi ha aperto tutto il suo cuore". Allora i prìncipi dei Filistei vennero da lei e portarono con sé il denaro.
Interconfessionale 16,19Dalila fece addormentare Sansone sulle sue ginocchia, e poi chiamò un uomo per tagliare le sette trecce di capelli. La sua forza lo lasciò, e Dalila cominciò a dominarlo.
CEI 2008 Gdc16,19Ella lo addormentò sulle sue ginocchia, chiamò un uomo e gli fece radere le sette trecce del capo; cominciò così a indebolirlo e la sua forza si ritirò da lui.
Interconfessionale Poi Dalila gli gridò: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!».
Appena sveglio, egli pensò: «Riuscirò di nuovo a liberarmi, come ce l’ho fatta tutte le altre volte». Ma non sapeva che il Signore lo aveva abbandonato.
Rimandi
16,20 il Signore lo aveva abbandonato 1 Sam 16,14; 18,12; 28,15.
CEI 2008 Gdc16,20Allora lei gli gridò: "Sansone, i Filistei ti sono addosso!". Egli, svegliatosi dal sonno, pensò: "Ne uscirò come ogni altra volta e mi svincolerò". Ma non sapeva che il Signore si era ritirato da lui.
Interconfessionale I Filistei lo catturarono, e gli cavarono gli occhi. Poi lo portarono a Gaza, e lo legarono con una doppia catena di bronzo. In prigione lo obbligarono a far girare la macina del grano.
Rimandi
16,21 far girare la macina del grano Gb 31,10; cfr. Mt 24,41.
Note al Testo
16,21 girare la macina era un lavoro degli schiavi.
CEI 2008 Gdc16,21I Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con una doppia catena di bronzo. Egli dovette girare la macina nella prigione.
Interconfessionale 16,22Ma intanto i suoi capelli, che erano stati tagliati, cominciarono a ricrescere.
CEI 2008 Gdc16,22Intanto la capigliatura che gli avevano rasata cominciava a ricrescergli.
Morte di Sansone

Interconfessionale Un giorno, i capi dei Filistei si radunarono per offrire un grande sacrificio al loro dio Dagon e per far festa. Essi cantavano: «Il nostro dio ci ha fatto vincere Sansone, il nostro nemico».
Rimandi
16,23 Dagon, il loro dio 1 Sam 5,2-7; cfr. Gs 15,41; 19,27.
CEI 2008 GdcOra i prìncipi dei Filistei si radunarono per offrire un gran sacrificio a Dagon, loro dio, e per far festa. Dicevano:

"Il nostro dio ci ha messo nelle mani
Sansone nostro nemico".
16,23 Dagon: il nome, che significa “grano”, richiama una divinità agricola di molte zone del Vicino Oriente, compreso Canaan. I Filistei consideravano Dagon come il loro dio (vedi 1Sam 5,2-7).
Interconfessionale 16,24-25Poi, presi dall’euforia, dissero: «Chiamate Sansone, perché ci faccia divertire». Mandarono a prenderlo dalla prigione, e gli fecero fare dei giochi davanti a loro. Poi lo condussero in mezzo ai pilastri. Quando il popolo lo vide, tutti acclamarono al loro dio, e dissero:
«Il nostro dio ci ha fatto vincere Sansone, il nemico che ha devastato il nostro paese ha ucciso tanti di noi».
Interconfessionale 16,26Sansone disse al ragazzo che lo teneva per mano: «Lasciami, fammi solo toccare i pilastri che reggono l’edificio. Voglio appoggiarmi».
CEI 2008 Gdc16,26Sansone disse al servo che lo teneva per la mano: "Lasciami toccare le colonne sulle quali posa il tempio, perché possa appoggiarmi ad esse".
Interconfessionale 16,27L’edificio era pieno di gente, uomini e donne: erano presenti tutti i capi dei Filistei, e sul terrazzo c’erano circa tremila persone che avevano assistito ai giochi di Sansone.
CEI 2008 Gdc16,27Ora il tempio era pieno di uomini e di donne; vi erano tutti i prìncipi dei Filistei e sul terrazzo circa tremila persone fra uomini e donne, che stavano a guardare, mentre Sansone faceva i giochi.
Interconfessionale 16,28Sansone invocò il Signore e disse: «Signore, mio Dio, ricordati di me! Dammi forza una volta ancora. In un solo colpo mi vendicherò contro i Filistei per tutti e due i miei occhi».
CEI 2008 Gdc16,28Allora Sansone invocò il Signore dicendo: "Signore Dio, ricòrdati di me! Dammi forza ancora per questa volta soltanto, o Dio, e in un colpo solo mi vendicherò dei Filistei per i miei due occhi!".
Interconfessionale 16,29Poi Sansone cercò a tastoni i due pilastri centrali che reggevano l’edificio. Si puntò contro di essi, con la destra e con la sinistra,
CEI 2008 Gdc16,29Sansone palpò le due colonne di mezzo, sulle quali posava il tempio; si appoggiò ad esse, all'una con la destra e all'altra con la sinistra.
Interconfessionale 16,30urlando: «Muoia Sansone con tutti i Filistei!» e poi spinse con tutta la sua forza. L’edificio crollò, travolgendo i capi dei Filistei e tutti gli altri. Così, Sansone uccise più persone con la sua morte che in tutta la sua vita.
CEI 2008 Gdc16,30Sansone disse: "Che io muoia insieme con i Filistei!". Si curvò con tutta la forza e il tempio rovinò addosso ai prìncipi e a tutta la gente che vi era dentro. Furono più i morti che egli causò con la sua morte di quanti aveva uccisi in vita.
Interconfessionale 16,31I suoi fratelli e i suoi familiari vennero a prendere il suo corpo. Lo portarono via e lo seppellirono nella tomba di suo padre Manòach in una località tra Sorea ed Estaòl. Sansone era stato giudice, capo d’Israele, per vent’anni.
CEI 2008 Gdc16,31Poi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; risalirono e lo seppellirono fra Sorea ed Estaòl, nel sepolcro di Manòach suo padre. Egli era stato giudice d'Israele per venti anni.