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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Giuditta - 1

Giuditta 1

Invasione della Palestina e assedio della città di Betulia
Guerra tra Assiri e Medi

Nabucodònosor era re degli Assiri da dodici anni; la capitale del suo regno era Ninive. A quel tempo re dei Medi era Arfacsàd; la sua capitale era Ecbàtana.
Rimandi
1,1 Ninive Gio 1,2+. — Ecbàtana Esd 6,2; 2 Mac 9,3.
Note al Testo
1,1 Le informazioni storiche del testo sembrano un po’ vaghe. In realtà, Nabucodònosor fu re di Babilonia (vedi 2 Re 24,1), anche se formò il suo impero sulle macerie di quello assiro. Ninive era la capitale dell’Assiria mentre Ecbàtana era l’antica capitale dei Medi, un popolo che viveva a est dell’Assiria.
2Arfacsàd aveva circondato Ecbàtana di mura. Le costruì alte fino a trentacinque metri e larghe fino a venticinque. Esse erano formate di blocchi di pietra squadrata lunghi tre metri e larghi un metro e mezzo.
3Alle porte della città Arfacsàd aveva costruito torri alte cinquanta metri e con fondamenta di trenta metri di larghezza.
4Le porte erano alte trentacinque metri e larghe venti; consentivano così il passaggio del suo esercito con la fanteria già schierata.
Nel dodicesimo anno del suo regno, Nabucodònosor fece guerra al re Arfacsàd. Lo scontro decisivo avvenne nella grande pianura della regione di Ragàu.
Note al Testo
1,5 Ragàu (vedi anche v. 15): è incerto se si tratti della stessa località che in Tobia 4,1 viene detta Rage, la quale si trova a più di 200 km a nord-est di Ecbàtana.
Ma con Arfacsàd si allearono tutti i popoli vicini: gli abitanti della zona di montagna, quelli che abitavano lungo i fiumi Eufrate, Tigri e Idaspe e nelle pianure dominate dal re degli Elamiti, Ariòc. Si radunò allora un grande esercito di soldati provenienti da diversi popoli, pronto ad accorrere in aiuto ai Medi.
Note al Testo
1,6 con Arfacsàd: il testo greco dice con lui e non lascia intendere chiaramente se l’elenco degli alleati che segue si riferisca a Nabucodònosor o a Arfacsàd. La traduzione qui proposta sceglie a favore di quest’ultimo e perciò alla fine del verso rende con Medi l’espressione per noi oscura figli di Cheleud, che potrebbe riferirsi anche ai Caldei, cioè ai Babilonesi. — Elamiti: il testo ha Elimei, ma intende gli abitanti dell’Elam o Elamiti (vedi note a Isaia 22,6 e Geremia 49,34).
7In questa situazione Nabucodònosor, re degli Assiri, mandò messaggeri da tutte le parti: in oriente ai Persiani, in occidente agli abitanti della Cilicia, di Damasco, del Libano e dell’Antilibano, e della costa del Mediterraneo,
alle popolazioni dei monti del Carmelo, della zona montuosa di Gàlaad, della Galilea settentrionale e di tutta la grande pianura di Èsdrelon,
Rimandi
1,8 Èsdrelon 3,9; 4,6; 7,3.
9agli abitanti delle città della Samaria e del territorio a ovest del Giordano fino a Gerusalemme, Batane, Chelus e Kades, fino al torrente che segna il confine con l’Egitto; oltre ancora, a Tafni, a Ramesse, agli abitanti della terra di Gosen,
10fin oltre Tanis e Menfi, attraverso tutto l’Egitto, fino ai confini con l’Etiopia.
Ma nessuno, in tutte quelle regioni, diede ascolto all’invito di Nabucodònosor, re degli Assiri; nessuno volle fare la guerra al suo fianco. Non avevano paura di lui, perché lo consideravano come un uomo senza alleati. I messaggeri di Nabucodònosor furono derisi e dovettero tornarsene a mani vuote e coperti di vergogna.
Note al Testo
1,11 come un uomo senza alleati: altri: come un uomo solo.
Nabucodònosor andò su tutte le furie. Giurò di vendicarsi di tutti quei popoli anche a costo di perdere il regno, e giurò di sterminare l’intera popolazione della Cilicia, di Damasco, della Siria, di Moab e di Ammon, della Giudea e dell’Egitto, senza risparmiare nessuno in tutto il territorio dal Mar Mediterraneo al Golfo Persico.
Note al Testo
1,12 La popolazione di Moab e Ammon viveva a est del fiume Giordano e del Mar Morto — dal Mar Mediterraneo al Golfo Persico: è solo una delle possibili interpretazioni dell’espressione greca dei due mari.
13Nel diciassettesimo anno del suo regno, Nabucodònosor, alla testa del suo esercito, mosse guerra ad Arfacsàd. Lo sconfisse e mise in fuga le sue truppe, compresi la cavalleria e tutti i suoi carri da guerra.
14Poi Nabucodònosor conquistò le città della Media e si spinse fino a Ecbàtana, la capitale. I suoi soldati occuparono le torri della città e saccheggiarono i mercati. Di quella bella città restò soltanto un mucchio di rovine.
15Infine Nabucodònosor catturò il re Arfacsàd sui monti intorno a Ragàu. Lo colpì con le sue lance e lo uccise. Così Arfacsàd sparì per sempre.
Poi, Nabucodònosor tornò a Ninive con il suo grande esercito e festeggiò la vittoria con i suoi soldati: si riposarono, mangiarono e bevvero per centoventi giorni.
Rimandi
1,16 centoventi giorni Est 1,3-4.

Rimandi

1,1 Ninive Gio 1,2+. — Ecbàtana Esd 6,2; 2 Mac 9,3.
1,8 Èsdrelon 3,9; 4,6; 7,3.
1,16 centoventi giorni Est 1,3-4.

Note al Testo

1,1 Le informazioni storiche del testo sembrano un po’ vaghe. In realtà, Nabucodònosor fu re di Babilonia (vedi 2 Re 24,1), anche se formò il suo impero sulle macerie di quello assiro. Ninive era la capitale dell’Assiria mentre Ecbàtana era l’antica capitale dei Medi, un popolo che viveva a est dell’Assiria.
1,5 Ragàu (vedi anche v. 15): è incerto se si tratti della stessa località che in Tobia 4,1 viene detta Rage, la quale si trova a più di 200 km a nord-est di Ecbàtana.
1,6 con Arfacsàd: il testo greco dice con lui e non lascia intendere chiaramente se l’elenco degli alleati che segue si riferisca a Nabucodònosor o a Arfacsàd. La traduzione qui proposta sceglie a favore di quest’ultimo e perciò alla fine del verso rende con Medi l’espressione per noi oscura figli di Cheleud, che potrebbe riferirsi anche ai Caldei, cioè ai Babilonesi. — Elamiti: il testo ha Elimei, ma intende gli abitanti dell’Elam o Elamiti (vedi note a Isaia 22,6 e Geremia 49,34).
1,11 come un uomo senza alleati: altri: come un uomo solo.
1,12 La popolazione di Moab e Ammon viveva a est del fiume Giordano e del Mar Morto — dal Mar Mediterraneo al Golfo Persico: è solo una delle possibili interpretazioni dell’espressione greca dei due mari.