Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Giuditta - 12
Giuditta 12
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CEI 2008
Giuditta resta fedele al Signore
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12,1Oloferne ordinò ai suoi uomini di far sedere Giuditta alla sua mensa e di servirle la cena nei suoi piatti d’argento e di darle il vino che era riservato a lui.
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Gdt Poi Oloferne ordinò che la conducessero dove erano riposte le sue argenterie e prescrisse pure che le dessero da mangiare dei suoi cibi e le dessero da bere del suo vino.
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Ma Giuditta disse:
— Non posso toccare il vostro cibo, altrimenti andrei contro la legge del mio Dio. Mangerò soltanto il cibo che ho portato con me.
— Non posso toccare il vostro cibo, altrimenti andrei contro la legge del mio Dio. Mangerò soltanto il cibo che ho portato con me.
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Gdt12,2Ma disse Giuditta: "Io non toccherò questi cibi, perché non me ne derivi un'occasione di caduta, ma mi saranno serviti quelli che ho portato con me".
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12,3Oloferne le disse:
— Ma, quando saranno finite le tue provviste, come faremo a procurarti cibo come il tuo? Qui nel nostro accampamento non c’è nessun Israelita.
— Ma, quando saranno finite le tue provviste, come faremo a procurarti cibo come il tuo? Qui nel nostro accampamento non c’è nessun Israelita.
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Gdt12,3Oloferne le disse: "Quando verrà a mancare quello che hai con te, dove ci riforniremo di cibi simili per darteli? In mezzo a noi non c'è nessuno della tua gente".
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12,4Giuditta rispose:
— Grande Oloferne, come è certo che tu vivi, prima che io abbia consumato il cibo che ho portato con me, il Signore porterà a termine per mezzo mio il suo piano!
— Grande Oloferne, come è certo che tu vivi, prima che io abbia consumato il cibo che ho portato con me, il Signore porterà a termine per mezzo mio il suo piano!
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Gdt12,4Giuditta gli rispose: "Per la tua vita, mio signore, ti assicuro che io, tua serva, non finirò le riserve che ho con me, prima che il Signore abbia compiuto per mano mia quello che ha stabilito".
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Gli ufficiali di Oloferne condussero Giuditta a una tenda. Essa dormi là fin oltre mezzanotte. Prima dell’alba, al momento del cambio della guardia, Giuditta si alzò.
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Gdt12,5Poi gli ufficiali di Oloferne la condussero alla tenda ed ella dormì fino a mezzanotte; poi si alzò all'alba, al cambio della guardia del mattino.
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12,7Oloferne ordinò alle sue guardie di lasciarla passare.
Giuditta restò nell’accampamento assiro per tre giorni. Ogni notte usciva per andare nella valle vicino a Betulia. Faceva il bagno alla sorgente, dove c’era un posto di guardia;
Giuditta restò nell’accampamento assiro per tre giorni. Ogni notte usciva per andare nella valle vicino a Betulia. Faceva il bagno alla sorgente, dove c’era un posto di guardia;
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Gdt12,7Oloferne ordinò alle guardie del corpo di non impedirla.
Rimase così al campo tre giorni: usciva di notte nella valle di Betùlia e si lavava nella zona dell'accampamento alla sorgente d'acqua.
Rimase così al campo tre giorni: usciva di notte nella valle di Betùlia e si lavava nella zona dell'accampamento alla sorgente d'acqua.
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poi pregava il Signore, Dio d’Israele, e gli chiedeva di guidarla nella sua impresa per portare alla vittoria il suo popolo.
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Gdt12,8Quando risaliva, pregava il Signore, Dio d'Israele, di dirigere la sua impresa per rialzare le sorti dei figli del suo popolo.
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Dopo quel rito di purificazione tornava nell’accampamento. Restava nella sua tenda tutto il giorno senza mangiare; prendeva cibo soltanto verso sera.
Rimandi
12,9
prendeva cibo soltanto verso sera 8,6.
Note al Testo
12,9
rito di purificazione: il contatto con i pagani obbliga Giuditta a compiere un rito di purificazione (v. 7).
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Gdt12,9Rientrando purificata, rimaneva nella sua tenda, finché verso sera non le si portava il cibo.
Giuditta al banchetto di Oloferne
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12,10Il quarto giorno Oloferne organizzò un banchetto nella cerchia ristretta dei suoi servi personali; non invitò nessuno degli ufficiali dell’esercito.
CEI 2008
GdtEd ecco, al quarto giorno, Oloferne fece preparare un banchetto riservato ai suoi servi, senza invitare nessuno dei suoi funzionari.
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12,11Oloferne disse a Bagoa, l’eunuco incaricato di tutti i suoi affari: «Va’ dalla donna ebrea che ti ho affidata in custodia. Convincila a venire qui a mangiare e bere in nostra compagnia.
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Gdt12,11Disse a Bagoa, l'eunuco sovrintendente a tutti i suoi affari: "Va' e persuadi la donna ebrea che è presso di te a venire con noi, per mangiare e bere con noi.
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Sarebbe una vergogna per noi lasciare in disparte una donna come Giuditta e non avere rapporti con lei. Se non ci diamo da fare per sedurla essa ci deriderà!».
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Gdt12,12Sarebbe disonorevole per la nostra reputazione trascurare una donna simile senza godere della sua compagnia; perché se non la corteggiamo, si farà beffe di noi".
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Bagoa uscì dalla tenda di Oloferne e andò da Giuditta. Le disse:
— Bella signora, non rifiutare l’invito del mio padrone. Vieni da Oloferne. Egli ti fa l’onore di invitarti alla sua presenza. Berrai e ti divertirai in nostra compagnia. Ti comporterai come una delle donne assire che vivono alla corte di Nabucodònosor.
— Bella signora, non rifiutare l’invito del mio padrone. Vieni da Oloferne. Egli ti fa l’onore di invitarti alla sua presenza. Berrai e ti divertirai in nostra compagnia. Ti comporterai come una delle donne assire che vivono alla corte di Nabucodònosor.
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Gdt12,13Bagoa, uscito dalla presenza di Oloferne, andò da lei e disse: "Non esiti questa bella fanciulla a venire dal mio signore, per essere onorata alla sua presenza e bere con noi il vino in allegria e diventare oggi come una delle donne assire, che stanno nel palazzo di Nabucodònosor".
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12,14Giuditta rispose:
— Come potrei contrariare il mio signore? Farò senza esitare tutto quel che desidera. È una grande gioia per me: la ricorderò per tutta la vita.
— Come potrei contrariare il mio signore? Farò senza esitare tutto quel che desidera. È una grande gioia per me: la ricorderò per tutta la vita.
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Gdt12,14Giuditta gli rispose: "Chi sono io per contraddire il mio signore? Quanto sarà gradito ai suoi occhi, mi affretterò a compierlo e sarà per me motivo di gioia fino al giorno della mia morte".
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Giuditta si cambiò i vestiti e si adornò di tutti i suoi gioielli. La serva la precedette e distese per terra, di fronte a Oloferne, un manto di pecora. Glielo aveva dato Bagoa perché Giuditta vi si potesse adagiare quando prendeva cibo.
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Gdt12,15Subito si alzò e si adornò delle vesti e d'ogni altro ornamento femminile; la sua ancella l'aveva preceduta e aveva steso a terra per lei davanti ad Oloferne le pellicce che aveva avuto da Bagoa per suo uso quotidiano, per adagiarvisi sopra e prendere cibo.
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12,16Giuditta entrò nella tenda e si distese sul tappeto. Al vederla il cuore di Oloferne si mise a battere forte. Egli fu eccitato da un fortissimo desiderio di possederla. Fin da quando l’aveva vista la prima volta aspettava l’occasione di sedurla.
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Gdt12,16Giuditta entrò e si distese. Il cuore di Oloferne ne rimase incantato, si turbò il suo spirito e molto intenso era il suo desiderio di unirsi a lei: dal giorno in cui l'aveva vista, cercava l'occasione di sedurla.
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12,18Giuditta rispose:
— Certo, mio signore! Questo è il più bel giorno della mia vita.
— Certo, mio signore! Questo è il più bel giorno della mia vita.
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Gdt12,18Giuditta rispose: "Sì, signore, berrò perché sento che la mia vita è oggi onorata come non mai dal giorno della mia nascita".
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12,19Ma anche allora, alla presenza di Oloferne, Giuditta mangiò e bevve soltanto quel che le aveva preparato la serva.
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Gdt12,19Incominciò quindi a mangiare e a bere davanti a lui ciò che le aveva preparato l'ancella.
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12,20Oloferne era fuori di sé per la presenza di Giuditta e bevve più vino di quanto non aveva mai bevuto in ogni altro giorno della sua vita.
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Gdt12,20Oloferne si deliziò della presenza di lei e bevve abbondantemente tanto vino quanto non ne aveva mai bevuto in un solo giorno da quando era al mondo.