Giuditta 13
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AT ebraico
Giuditta uccide Oloferne
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Giuditta ordinò alla serva di restare fuori dalla camera da letto e di aspettarla; le disse che sarebbero uscite insieme dall’accampamento come al solito per recarsi a pregare. Aveva detto la stessa cosa anche a Bagoa.
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Quando tutti ebbero lasciato la tenda di Oloferne e non rimase più nessuno, Giuditta, in piedi vicino al letto di Oloferne, fece in silenzio questa preghiera: «Signore Dio Onnipotente, volgi il tuo sguardo su di me. Aiutami a compiere questa impresa per la gloria di Gerusalemme.
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È questa l’ora di salvare il tuo popolo, di realizzare il mio progetto e di distruggere i nemici che ci minacciano».
Rimandi
13,5
il tuo popolo eletto Dt 4,20; 9,29; Sal 94,14. — distruggere i nemici Es 15,6; Sir 36,6-12.
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Si fece più vicina, sollevò la testa di Oloferne per i capelli e disse: «Dammi forza in questo momento, Signore, Dio d’Israele!».
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Poi colpì con la spada il collo di Oloferne due volte con tutta la sua forza e gli tagliò la testa.
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Fece rotolare il corpo di Oloferne giù dal letto, portò via i drappi dalle colonne e uscì. Consegnò la testa di Oloferne alla serva
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che la pose nella bisaccia dove teneva le provviste. Uscirono insieme come avevano fatto le altre volte per recarsi a pregare. Lasciarono l’accampamento e attraversarono la valle. Poi salirono le pendici del monte di Betulla e arrivarono alle porte della città.
Giuditta ritorna a Betulia
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Di lontano Giuditta gridò alle sentinelle che erano di guardia alle porte della città: «Aprite! Aprite la porta! Dio, il nostro Dio, è con noi e continuerà a operare prodigi in Israele e a combattere con la sua forza i nostri nemici come ha fatto oggi!».
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Giuditta gridò: «Lodate Dio, lodatelo! Lodate Dio perché non ha tenuto lontano da Israele la sua misericordia. Questa notte, per mezzo di questo mio braccio, ha distrutto i nostri nemici».
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Poi tolse la testa dalla bisaccia e la mostrò a tutti dicendo: «Ecco la testa di Oloferne, il comandante dell’esercito assiro! Ed ecco la tenda del letto dov’era sdraiato ubriaco fradicio! Il Signore l’ha colpito proprio per mano di una donna.
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13,16Il Signore mi ha protetta e così ho realizzato il mio progetto. Giuro nel nome del Signore che ho sedotto Oloferne soltanto con la bellezza del mio volto, che è stato la sua rovina! Egli non ha commesso peccato con me. Non c’è nessuna ombra sul mio onore, nulla di cui debba vergognarmi!».
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Ozia disse a Giuditta: «Dio, l’Altissimo, ti ha benedetta al di sopra di tutte le donne che sono sulla terra. Sia benedetto Dio, il Signore creatore del cielo e della terra, che ti ha guidata nell’impresa di tagliare la testa al comandante dei nostri nemici!
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La fiducia in Dio che ti ha animata non sarà mai dimenticata e si racconterà per sempre questa meraviglia compiuta da Dio!
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Dio ti conceda gloria per tutta la tua vita e ti riempia dei suoi doni! Tu hai seguito fedelmente il nostro Dio, hai rischiato la vita davanti all’oppressione del nostro popolo e ci hai salvati dalla rovina che ci minacciava!».
E tutto il popolo rispose: «Amen! Amen!».
E tutto il popolo rispose: «Amen! Amen!».