Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Giuditta - 3
Giuditta 3
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CEI 2008
Molte città accolgono Oloferne
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3,1Tutte quelle città mandarono messaggeri da Oloferne per chiedere la pace. Portavano questo messaggio:
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Gdt Gli inviarono perciò messaggeri con proposte di pace:
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3,3Le nostre fattorie e le nostre terre, i nostri campi di grano, i nostri greggi e armenti e tutti i nostri recinti ti appartengono. Fanne quel che vuoi.
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Gdt3,3Ecco, le nostre case e tutto il nostro territorio e tutti i campi di grano, le greggi e gli armenti e tutto il bestiame delle nostre tende sono a tua disposizione, perché te ne serva come a te piace.
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3,4Le nostre città sono tue e gli abitanti sono tuoi schiavi. Vieni e fa’ di essi quel che vuoi!».
CEI 2008
Gdt3,4Anche le nostre città e i loro abitanti sono tuoi servi; vieni e trattale come ti è gradito".
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Gdt3,5Si presentarono dunque a Oloferne quegli uomini e si espressero con lui in questo tono.
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3,6Allora Oloferne andò con le sue truppe sulla costa del Mediterraneo. Occupò le città fortificate e prese per sé i giovani più forti, come rinforzo del proprio esercito.
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Gdt3,6Egli scese allora con il suo esercito lungo la costa e pose presìdi nelle città fortificate, poi prelevò da esse uomini scelti come ausiliari.
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Gli abitanti delle città e delle regioni vicine accolsero Oloferne con grandi onori. Gli andarono incontro con corone di fiori sul capo e danzando al suono del tamburello.
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Gdt3,7Quelle popolazioni con tutto il paese circostante lo accolsero con corone e danze e suono di tamburelli.
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Ma Oloferne demolì tutti i loro templi e fece abbattere gli alberi sacri. Aveva difatti ricevuto da Nabucodònosor l’ordine di distruggere tutti gli dèi della terra. I popoli e le tribù del mondo dovevano adorare soltanto Nabucodònosor. In tutte le lingue dovevano invocarlo come l’unico Dio.
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GdtMa egli demolì tutti i loro templi e tagliò i boschi sacri, perché aveva ordine di distruggere tutti gli dèi della terra, in modo che tutti i popoli adorassero solo Nabucodònosor e tutte le lingue e le tribù lo invocassero come dio.
3,8
adorassero solo Nabucodònosor: l’invasione militare deve comportare, per i popoli vinti, insieme alla sottomissione politica anche l’abbandono della propria religione. Il massimo dell’arroganza lo si ha qui nella pretesa di Nabucodònosor di essere invocato come dio. Un tempo i vincitori si limitavano a imporre ai vinti il culto dei loro dèi, cui attribuivano la propria vittoria; invece Antioco IV Epìfane (175-163) pretese per sé addirittura onori divini (vedi 2Mac 9,8-12).
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Poi Oloferne attraversò la pianura di Èsdrelon e arrivò vicino alla città di ∆Dotàim di fronte alla catena montuosa che porta nella regione della Giudea.
Rimandi
3,9
Èsdrelon 1,8.
Note al Testo
3,9
Èsdrelon è qui il nome greco della più grande pianura della Palestina, chiamata in ebraico Izreèl (vedi Giosuè 17,16; Giudici 6,33). — Dotàim: località poco a sud di tale pianura.
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GdtPoi giunse in vista di Èsdrelon, vicino a Dotàim, che è di fronte alle grandi montagne della Giudea.
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Oloferne pose l’accampamento tra le città di Gebe e di Scitòpoli e restò là un mese, per rifornire il suo esercito.
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Gdt3,10Si accamparono fra Gebe e Scitòpoli e Oloferne rimase là un mese intero, per raccogliere tutto il bottino delle sue truppe.