Geremia 39
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CEI 2008
I Babilonesi conquistano Gerusalemme
(vedi 52,4-16; 2 Re 25,1-12)
Ecco come avvenne la conquista di Gerusalemme.
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Il re di Babilonia Nabucodònosor aveva schierato tutto il suo esercito per assediare la città. Era il decimo mese del nono anno del regno di Sedecia re di Giuda.
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Nell’anno undicesimo del regno di Sedecia, nel giorno nove del quarto mese, i Babilonesi aprirono una breccia nelle mura della città.
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Ger39,2Nel quarto mese dell'anno undicesimo di Sedecìa, il nove del mese, fu aperta una breccia nella città,
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Vi entrarono tutti gli ufficiali del re di Babilonia e stabilirono il comando vicino alla porta di mezzo: erano Nergal-Sareser, Samgar Nebo, Sarsechim capo dei funzionari, Nergal-Sareser capo degli indovini e altri ufficiali del re di Babilonia.
Rimandi
39,3
capo dei funzionari v. 13; cfr. Dn 1,3.
Note al Testo
39,3
I nomi degli ufficiali e quelli delle loro cariche non sono sicuri e non coincidono con quelli elencati al v. 13.
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Ger39,3entrarono tutti i generali del re di Babilonia e si stabilirono alla porta di mezzo: Nergal-Sarèser di Sin-Maghìr, Nebosar-Sechìm, capo dei funzionari, Nergal-Sarèser, comandante delle truppe di frontiera, e tutti gli altri capi del re di Babilonia.
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Appena il re Sedecia e i suoi ufficiali se ne accorsero, cercarono di fuggire dalla città durante la notte. Attraversarono il giardino del re e, passata la porta fra le due mura, si diressero verso la valle del Giordano.
Rimandi
39,4-10
fuga, cattura, condanna di Sedecia Ger 52,7-11; 2 Re 25,4-7.
Note al Testo
39,4
la valle del Giordano: altri: l’Araba.
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Ger39,4Appena videro ciò, Sedecìa, re di Giuda, e tutti i suoi guerrieri fuggirono, uscendo di notte per la via del giardino del re, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Araba.
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Ma i soldati babilonesi li inseguirono, e raggiunsero Sedecia nella pianura vicino a Gerico. Lo fecero prigioniero e poi lo condussero da Nabucodònosor re di Babilonia che allora si trovava nella regione di Camat, a Ribla. Qui, Nabucodònosor pronunziò la sentenza contro Sedecia
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Ger39,5Ma i soldati dei Caldei li inseguirono e raggiunsero Sedecìa nelle steppe di Gerico, lo presero e lo condussero a Ribla, nel paese di Camat, presso Nabucodònosor, re di Babilonia, che pronunciò la sentenza su di lui.
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39,6e la fece eseguire sul posto: ordinò di uccidere i figli di Sedecia sotto gli occhi del padre e fece uccidere anche tutte le persone importanti di Giuda.
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Ger39,6Il re di Babilonia fece ammazzare i figli di Sedecìa a Ribla, sotto i suoi occhi; il re di Babilonia fece ammazzare anche tutti i notabili di Giuda.
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39,7Poi fece cavare gli occhi al re Sedecia e ordinò di legarlo con una doppia catena per condurlo a Babilonia.
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Intanto a Gerusalemme i Babilonesi avevano incendiato il palazzo reale e le case della gente, e avevano demolito le mura della città.
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Ger39,8I Caldei diedero alle fiamme la reggia e le case del popolo e demolirono le mura di Gerusalemme.
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Poi il comandante delle guardie Nabuzaradàn fece deportare a Babilonia la popolazione rimasta in città e tutti quelli che si erano arresi.
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Ger39,9Nabuzaradàn, capo delle guardie, deportò a Babilonia il resto del popolo rimasto in città e i disertori che erano passati a lui.
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39,10Invece lasciò nel territorio di Giuda la gente più povera, quelli che non possedevano nulla, ed assegnò loro, in quell’occasione, vigne e campi.
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Ger39,10Nabuzaradàn, capo delle guardie, lasciò nel paese di Giuda i poveri del popolo, che non avevano nulla, assegnando loro vigne e campi in tale occasione.
I Babilonesi liberano Geremia
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39,11Il re di Babilonia, Nabucodònosor, aveva dato al comandante delle guardie Nabuzaradàn le disposizioni seguenti nei confronti di Geremia:
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Ger39,11Quanto a Geremia, Nabucodònosor, re di Babilonia, aveva dato queste disposizioni a Nabuzaradàn, capo delle guardie:
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39,13Così Nabuzaradàn si mise d’accordo con Nabusazbàn capo dei funzionari, con Nergal-Sareser capo degli indovini e con gli altri ufficiali del re di Babilonia:
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Ger39,13Essi allora - cioè Nabuzaradàn, capo delle guardie, Nabusazbàn, capo dei funzionari, Nergal-Sarèser, comandante delle truppe di frontiera, e tutti gli alti ufficiali del re di Babilonia -
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diede l’ordine di andare a liberare Geremia dall’atrio della prigione. Lo affidarono a Godolia, figlio di Achikàm e nipote di Safan, perché lo accompagnasse a casa sano e salvo. Così Geremia tornò a vivere tra la sua gente.
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Ger39,14mandarono a prendere Geremia dall'atrio della prigione e lo consegnarono a Godolia, figlio di Achikàm, figlio di Safan, perché lo conducesse a casa. Così egli rimase in mezzo al popolo.
Promessa di salvezza per Ebed-Melec
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39,15Al tempo in cui Geremia si trovava ancora rinchiuso nell’atrio della prigione, il Signore l’aveva incaricato
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di riferire a Ebed-Melec, l’Etiope, queste parole: «Ascolta il messaggio del Signore dell’universo, Dio d’Israele: Avevo annunziato la distruzione e non il benessere per questa città. Tra poco porterò a compimento le mie minacce e tu stesso potrai vederle attuate.
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Ger39,16"Va' a dire a Ebed-Mèlec, l'Etiope: Così dice il Signore degli eserciti, Dio d'Israele: Ecco, io pongo in atto le mie parole contro questa città, a sua rovina e non a suo bene; in quel giorno esse si avvereranno sotto i tuoi occhi.
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Ma in quel giorno io, il Signore, ti proteggerò e non ti lascerò cadere nelle mani degli uomini che ti fanno tanta paura.
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Ger39,17Ma io ti libererò in quel giorno - oracolo del Signore - e non sarai consegnato in mano agli uomini che tu temi.
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Sta’ tranquillo, ti salverò da una morte violenta. Avrai salva la vita perché hai avuto fiducia in me. Te lo prometto io, il Signore».
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Ger39,18Poiché, certo, io ti salverò; non cadrai di spada, ma ti sarà conservata la vita come tuo bottino, perché hai avuto fiducia in me". Oracolo del Signore.