Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Lettera di Geremia - 1
Lettera di Geremia 1
Inutilità degli idoli
Geremia scrisse una lettera a quelli che stavano per essere condotti prigionieri a Babilonia dal re dei Babilonesi. Voleva far giungere a loro il messaggio che Dio glia aveva ordinato di trasmettere. Ecco il contenuto:
Attenti agli idoli...
«Il re dei Babilonesi, Nabucodònosor, vi condurrà schiavi in Babilonia, perché avete offeso Dio con i vostri peccati.
...sono un inganno...
«La lingua di quegli idoli è stata modellata da artigiani! Anche se sono ricoperti d’oro e d’argento sono falsi dèi, e non possono neppure parlare.
Rimandi
1,7
modellata da artigiani Is 40,19-20. — ricoperti d’oro e d’argento Ger 10,4. — falsi dei Ger 10,14. — e non possono neppure parlare Is 46,7; Sal 115,7.
Note al Testo
1,9
prostitute sacre: in molti santuari pagani dell’antichità si praticava la prostituzione; era considerata «sacra» perché ritenuta un mezzo per entrare in comunione con la divinità (vedi note a Deuteronomio 23,18; Osea 1,2).
«Da tutto questo si vede che non sono dèi. Perciò non temeteli».
...si corrompono...
«Come un vaso rotto non serve più a niente, così sono i loro idoli posti nei templi.
22«Da tutto questo riconoscete che non sono dèi. Perciò non temeteli».
...sono morti...
23«Gli idoli pagani sono stati ricoperti d’oro per abbellirli. Ma se non c’è qualcuno che raschia la ruggine, non risplendono. Essi non sentivano nulla neanche quando venivano fusi. Quegli idoli si trovano sul mercato a qualsiasi prezzo. Sono cose: non danno segno di vita.
Rimandi
1,25
Sono senza piedi e perciò vengono portati v. 3; Is 46,7; Ger 10,5; Sal 115,7; cfr. Is 46,3-4. — sono spregevoli Is 41,24.29; Ger 10,15. — Se ne vergognano persino i loro fedeli Ger 10,14.
Note al Testo
1,25-26
Le affermazioni contenute in questi due versi si ripetono spesso nella polemica contro gli idoli (vedi Deuteronomio 4,28; Salmo 115,4-8; Geremia 10,5; Sapienza 15,15; Siracide 30,18-19).
Rimandi
1,27
ai poveri e ai malati Dt 14,28-29; 26,12-14.
Note al Testo
1,27
È contro la Legge toccare cose sante quando si è in stato di impurità rituale (vedi Levitico 12,4; 15,19).
...è sbagliato chiamarli dèi
29«Come si fa a chiamarli dèi?
«Persino donne offrono sacrifici a quegli idoli d’argento, d’oro e di legno! Nei loro templi i sacerdoti stanno seduti a capo scoperto, con le vesti strappate, la testa rasata e la barba tagliata.
La stoltezza del culto degli idoli
Gli idoli sono disonorati anche dai pagani...
«Persino i Babilonesi disonorano i loro idoli. Se c’è uno muto lo portano dal loro dio Bel e gli chiedono di farlo parlare, come se Bel potesse sentirli.
Rimandi
1,40
chiedono di farlo parlare Is 35,6.
Note al Testo
1,40
Bel: significa Signore ed è un titolo attribuito dai Babilonesi al loro dio nazionale Marduc.
...sono prodotti artigianali...
«Quegli idoli sono stati fatti da artigiani e orefici; non sono quindi niente altro se non un prodotto della mano dell’uomo.
...non aiutano gli uomini...
«Gli idoli dei pagani non metteranno mai nessuno sul trono di un paese, e non potranno mai far cadere la pioggia.
...sono impotenti...
56Come si fa a pensare o a dire che sono dèi?». 57«Gli idoli di legno ricoperti d’oro e d’argento non possono difendersi dai ladri o dai briganti. I ladri sono più forti di loro: rubano l’oro, l’argento e le vesti, e poi scappano, senza che gli idoli possano farci nulla. 58Piuttosto che un falso dio è meglio un re che sa mostrare il suo potere; è meglio un vaso qualunque che, in casa, è utile al suo proprietario; è meglio una porta: almeno essa tiene al sicuro quello che c’è in casa; è meglio una colonna di legno di un palazzo, piuttosto che quegli idoli falsi.
«Il sole, la luna e le stelle brillano e sono mandati a illuminare; essi fanno volentieri il loro servizio.
Rimandi
1,59
missione del sole e della luna Gn 1,14-18. — e delle stelle Bar 3,34-35. — Dio padrone della sua creazione Is 45,12; Ger 10,10-13; Gb 38,39; Sir 42,15-43,33.
...sono inferiori alle bestie
65«Gli idoli non possono né benedire né maledire i re. 66Non mostrano ai popoli nessun segno in cielo: non illuminano, come fa il sole; non rischiarano la notte, come fa la luna. 67Anche le bestie valgono più di loro: esse almeno possono rifugiarsi in una tana e così essere utili a se stesse. 68Non c’è dunque proprio niente che li dimostri dèi. Perciò non temeteli!
69«Gli idoli di legno, ricoperti d’oro e d’argento, sono come uno spauracchio in un campo di cetrioli: non fanno la guardia a niente. Anzi, sono come un cespuglio di rovi; sui loro rami vanno a posarsi uccelli di ogni genere. Quegli idoli sono come un cadavere gettato fuori nelle tenebre.
Rimandi
1,71
vergogna Is 42,17; 44,9-11; Ger 2,26-28.
Note al Testo
1,71
bisso: il greco ha: marmo, ma si tratta probabilmente di un errore.
Rimandi
Note al Testo