Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

INTERCONFESSIONALE

Interconfessionale

Capitoli
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
BibbiaEDU-logo

Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Levitico - 13

Levitico 13

Interconfessionale Torna al libro

CEI 1974

Malattie della pelle che rendono impuri

Interconfessionale 13,1Il Signore disse a Mosè e ad Aronne:
CEI 1974 Lv13,1 Il Signore aggiunse a Mosè e ad Aronne:
Interconfessionale «Quando uno ha sulla pelle del corpo un gonfiore o una pustola o una macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sia condotto dal sacerdote Aronne o da uno dei suoi discendenti.
Rimandi
13,2 lebbra Nm 12,10; Dt 24,8-9; 2 Re 5; Mt 8,2+.
CEI 1974 Lv Quando uno ha sulla pelle del corpo un tumore o una pustola o macchia bianca che faccia sospettare una piaga di lebbra, quel tale sarà condotto dal sacerdote Aronne o da qualcuno dei sacerdoti, suoi figli.
13,2 La lebbra, che designa varie affezioni della pelle, e, per estensione, dei tessuti e dei muri, viene considerata dal punto di vista religioso per difendere la comunità da contaminazioni.
Interconfessionale 13,3Il sacerdote esaminerà la parte malata: se i peli della pelle sono diventati bianchi e nella pelle si forma una cavità, si tratta di un caso di lebbra. Il sacerdote allora, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell’uomo impuro.
CEI 1974 Lv13,3 Il sacerdote esaminerà la piaga sulla pelle del corpo; se il pelo della piaga è diventato bianco e la piaga appare depressa rispetto alla pelle del corpo, è piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, dichiarerà quell`uomo immondo.
Interconfessionale Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare una cavità e non ci sono peli bianchi, il sacerdote isolerà il malato per una settimana.
Rimandi
13,4 isolamento 14,38; Nm 12,14-15.
CEI 1974 Lv13,4 Ma se la macchia sulla pelle del corpo è bianca e non appare depressa rispetto alla pelle e il suo pelo non è diventato bianco, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga.
Interconfessionale 13,5Il settimo giorno lo esaminerà di nuovo: se vede che la piaga non è cambiata e non si è allargata sulla pelle, isolerà il malato per un’altra settimana.
CEI 1974 Lv13,5 Al settimo giorno il sacerdote l`esaminerà ancora; se gli parrà che la piaga si sia fermata senza allargarsi sulla pelle, il sacerdote lo isolerà per altri sette giorni.
Interconfessionale 13,6Il settimo giorno lo esaminerà di nuovo: se la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell’uomo puro: si tratta di una semplice pustola. Quel tale si laverà le vesti e sarà puro.
CEI 1974 Lv13,6 Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminerà di nuovo; se vedrà che la piaga non è più bianca e non si è allargata sulla pelle, dichiarerà quell`uomo mondo: è una pustola. Quegli si laverà le vesti e sarà mondo.
Interconfessionale 13,7Ma se la pustola si allarga, dopo che il sacerdote l’ha esaminato e l’ha dichiarato puro, questi deve ritornare dal sacerdote.
CEI 1974 Lv13,7 Ma se la pustola si è allargata sulla pelle, dopo che egli si è mostrato al sacerdote per essere dichiarato mondo, si farà esaminare di nuovo dal sacerdote;
Interconfessionale 13,8Il sacerdote lo esaminerà di nuovo: se costata che la pustola si è estesa sulla pelle, dichiara l’uomo impuro: si tratta di una forma di lebbra.
CEI 1974 Lv13,8 il sacerdote l`esaminerà e se vedrà che la pustola si è allargata sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è lebbra.
Interconfessionale 13,9«Quando uno è colpito da una forma di lebbra, sarà condotto dal sacerdote.
CEI 1974 Lv13,9 Quando uno avrà addosso una piaga di lebbra, sarà condotto al sacerdote,
Interconfessionale 13,10Il sacerdote lo esaminerà: se c’è un gonfiore bianco sulla pelle, con peli bianchi, e si vede la carne viva,
CEI 1974 Lv13,10 ed egli lo esaminerà; se vedrà che sulla pelle c`è un tumore bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che nel tumore si trova carne viva,
Interconfessionale 13,11si tratta di un caso di lebbra cronica. Il sacerdote dichiarerà quell’uomo impuro. È inutile tenerlo isolato, perché è certamente lebbroso.
CEI 1974 Lv13,11 è lebbra inveterata nella pelle del corpo e il sacerdote lo dichiarerà immondo; non lo terrà isolato, perché certo è immondo.
Interconfessionale 13,12Ma se il sacerdote si accorge che la lebbra si propaga sulla pelle in modo da coprire di piaghe tutto il corpo del malato, dalla testa ai piedi,
CEI 1974 Lv13,12 Se la lebbra si propaga sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi,
Interconfessionale 13,13farà un esame approfondito. Se costata che le piaghe coprono tutto il suo corpo dichiara che questo male non rende impuro; l’uomo è puro perché tutto il corpo è diventato bianco.
CEI 1974 Lv13,13 questi lo esaminerà; se vedrà che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarerà mondo colui che ha la piaga: essendo tutto bianco, è mondo.
Interconfessionale 13,14Ma quando si vede la carne viva, quel malato diventa impuro:
CEI 1974 Lv13,14 Ma quando apparirà in lui carne viva, sarà chiamato immondo.
Interconfessionale 13,15il sacerdote esaminerà la parte in cui si vede la carne viva, e dichiarerà l’uomo impuro. La carne viva è impura: quando si vede, si tratta di lebbra.
CEI 1974 Lv13,15 Il sacerdote, vista la carne viva, lo dichiarerà immondo; la carne viva è immonda: è lebbra.
Interconfessionale 13,16Ma se la parte, dove la carne viva è visibile ridiventa bianca, l’uomo ritornerà dal sacerdote.
CEI 1974 Lv13,16 Ma se la carne viva ridiventa bianca, egli vada dal sacerdote e il sacerdote lo esaminerà;
Interconfessionale 13,17Costui lo esaminerà di nuovo, e se vede che la piaga è effettivamente ridiventata bianca, dichiara che essa non rende più impuro quindi che l’uomo è puro.
CEI 1974 Lv13,17 se vedrà che la piaga è ridiventata bianca, il sacerdote dichiarerà mondo colui che ha la piaga: è mondo.
Interconfessionale 13,18«Quando un uomo ha avuto un foruncolo da cui è guarito,
CEI 1974 Lv13,18 Quando uno ha avuto sulla pelle della carne un`ulcera che sia guarita
Interconfessionale 13,19se poi al posto del foruncolo appare un gonfiore bianco o una macchia bianco-rossastra, si recherà dal sacerdote.
CEI 1974 Lv13,19 e poi, sul luogo dell`ulcera, appaia un tumore bianco o una macchia bianca, rosseggiante, quel tale si mostrerà al sacerdote,
Interconfessionale 13,20Questi esaminerà la parte malata: se una cavità si forma sulla pelle e se i peli diventano bianchi, il sacerdote dichiara l’uomo impuro; si tratta di una forma di lebbra che si sviluppa sulla cicatrice del foruncolo.
CEI 1974 Lv13,20 il quale l`esaminerà e se vedrà che la macchia è depressa rispetto alla pelle e che il pelo è diventato bianco, il sacerdote lo dichiarerà immondo; è una piaga di lebbra che è scoppiata nell`ulcera.
Interconfessionale 13,21Ma se, esaminandola, il sacerdote non trova peli bianchi, se la cicatrice non forma una cavità sulla pelle e si è ridotta, isolerà il malato per una settimana.
CEI 1974 Lv13,21 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi, che non è depressa rispetto alla pelle e che si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni.
Interconfessionale 13,22Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà impuro: si tratta di una forma di lebbra.
CEI 1974 Lv13,22 Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra.
Interconfessionale 13,23Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, si tratta di una cicatrice del foruncolo, e il sacerdote dichiarerà l’uomo puro.
CEI 1974 Lv13,23 Ma se la macchia è rimasta allo stesso punto, senza allargarsi, è una cicatrice di ulcera e il sacerdote lo dichiarerà mondo.
Interconfessionale 13,24«Quando uno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta dal fuoco, e su questa appare una macchia lucida, bianco-rossastra o soltanto bianca,
CEI 1974 Lv13,24 Quando uno ha sulla pelle del corpo una scottatura prodotta da fuoco e su questa appaia una macchia lucida, bianca, rossastra o soltanto bianca,
Interconfessionale 13,25il sacerdote l’esaminerà; se vedrà che i peli della macchia sono diventati bianchi e la macchia presenta una cavità sulla pelle, si tratta di una forma di lebbra che si sviluppa al posto della scottatura, e perciò il sacerdote dichiarerà l’uomo impuro.
CEI 1974 Lv13,25 il sacerdote l`esaminerà; se vedrà che il pelo della macchia è diventato bianco e la macchia appare depressa rispetto alla pelle, è lebbra scoppiata nella scottatura. Il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra.
Interconfessionale 13,26Ma se, esaminandola, il sacerdote non trova peli bianchi, se la macchia non forma una cavità nella pelle e si è ridotta, isolerà il malato per una settimana.
CEI 1974 Lv13,26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c`è pelo bianco nella macchia e che essa non è depressa rispetto alla pelle e si è attenuata, il sacerdote lo isolerà per sette giorni.
Interconfessionale 13,27Se, al settimo giorno, il sacerdote costata che il male si è esteso sulla pelle, dichiara l’uomo impuro: si tratta di una forma di lebbra.
CEI 1974 Lv13,27 Al settimo giorno il sacerdote lo esaminerà e se la macchia si è diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è una piaga di lebbra.
Interconfessionale 13,28Ma se la macchia rimasta non si è allargata e non si è diffusa sulla pelle, anzi si è ridotta, in tal caso si tratta di un gonfiore dovuto a semplice scottatura; il sacerdote dichiarerà quel tale puro, perché si tratta soltanto della cicatrice della scottatura.
CEI 1974 Lv13,28 Ma se la macchia è rimasta ferma nella stessa zona e non si è diffusa sulla pelle, ma si è attenuata, è un tumore di bruciatura; il sacerdote dichiarerà quel tale mondo, perché si tratta di una cicatrice della bruciatura.
Interconfessionale 13,29«Quando un uomo o una donna sono colpiti da una malattia della pelle sul capo o sul mento,
CEI 1974 Lv13,29 Quando un uomo o una donna ha una piaga sul capo o nella barba,
Interconfessionale 13,30il sacerdote esamina la parte malata: se appare una cavità sulla pelle e vi sono peli giallicci e sottili, il sacerdote dichiara quella persona impura, poiché si tratta di tigna, che è una forma di lebbra del capo o del mento.
CEI 1974 Lv13,30 il sacerdote esaminerà la piaga; se riscontra che essa è depressa rispetto alla pelle e che v`è del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote lo dichiarerà immondo: è tigna, lebbra del capo o della barba.
Interconfessionale Ma se, esaminando la piaga, il sacerdote vede che non c’è cavità nella pelle e che non vi sono peli scuri, farà isolare il malato per una settimana.
Note al Testo
13,31 Il pelo scuro era considerato un segno di salute, mentre il pelo giallastro segno di malattia (v. 30).
CEI 1974 Lv13,31 Ma se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, riscontra che non è depressa rispetto alla pelle e che non vi è pelo scuro, il sacerdote isolerà per sette giorni colui che ha la piaga della tigna.
Interconfessionale 13,32Se, il settimo giorno, il sacerdote costata, dopo un nuovo esame, che il male non si è esteso, che non ci sono peli giallicci né cavità nella pelle,
CEI 1974 Lv13,32 Se il sacerdote, esaminando al settimo giorno la piaga, vedrà che la tigna non si è allargata e che non v`è pelo gialliccio e che la tigna non appare depressa rispetto alla pelle,
Interconfessionale 13,33il malato deve radersi il capo, salvo la parte colpita, poi il sacerdote lo farà isolare per un’altra settimana.
CEI 1974 Lv13,33 quel tale si raderà, ma non raderà il luogo dove è la tigna; il sacerdote lo terrà isolato per altri sette giorni.
Interconfessionale 13,34Alla fine della settimana, il sacerdote esamina la parte malata: se il male non si è esteso sulla pelle e non forma cavità, il sacerdote dichiara la persona pura. Essa deve soltanto lavare i suoi vestiti e sarà pura.
CEI 1974 Lv13,34 Al settimo giorno, il sacerdote esaminerà la tigna; se riscontra che la tigna non si è allargata sulla pelle e non appare depressa rispetto alla pelle, il sacerdote lo dichiarerà mondo; egli si laverà le vesti e sarà mondo.
Interconfessionale 13,35Ma se la tigna si estende sul corpo, dopo che il sacerdote aveva dichiarato pura questa persona,
CEI 1974 Lv13,35 Ma se, dichiarato mondo, la tigna si è allargata sulla pelle,
Interconfessionale 13,36il sacerdote rifà un esame: se la tigna si è effettivamente estesa sulla pelle, il sacerdote non ha bisogno di vedere se ci sono peli giallicci, perché quell’uomo è evidentemente impuro.
CEI 1974 Lv13,36 il sacerdote l`esaminerà; se nota che la tigna si è allargata sulla pelle, non cercherà se vi è il pelo giallo; quel tale è immondo.
Interconfessionale 13,37Se invece la parte colpita non ha visibilmente cambiato aspetto e se ci sono peli scuri, significa che il male è guarito e che la persona è pura. Allora il sacerdote la dichiara pura.
CEI 1974 Lv13,37 Ma se vedrà che la tigna si è fermata e vi è cresciuto il pelo scuro, la tigna è guarita; quel tale è mondo e il sacerdote lo dichiarerà tale.
Interconfessionale «Quando un uomo o una donna vede comparire sulla pelle macchie bianche,
Note al Testo
13,38 macchie bianche: altri: macchie lucide, bianche.
CEI 1974 Lv13,38 Quando un uomo o una donna ha sulla pelle del corpo macchie lucide, bianche,
Interconfessionale 13,39il sacerdote le esamina: se le macchie sono di un bianco pallido, la malattia che si è sviluppata non è grave e la persona resta pura.
CEI 1974 Lv13,39 il sacerdote le esaminerà; se vedrà che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, è un`eruzione cutanea; quel tale è mondo.
Interconfessionale 13,40«Quando un uomo perde i capelli e diventa calvo, resta puro.
CEI 1974 Lv13,40 Chi perde i capelli del capo è calvo, ma è mondo.
Interconfessionale 13,41Se perde i capelli sul davanti e ha la fronte calva, resta ugualmente puro.
CEI 1974 Lv13,41 Se i capelli gli sono caduti dal lato della fronte, è calvo davanti, ma è mondo.
Interconfessionale 13,42Ma se nella parte calva del capo o sulla fronte compaiono macchie di un bianco rossastro, si tratta di una forma di lebbra che si sviluppa.
CEI 1974 Lv13,42 Ma se sulla calvizie del cranio o della fronte appare una piaga bianca tendente al rosso, è lebbra scoppiata sulla calvizie del cranio o della fronte;
Interconfessionale 13,43Il sacerdote la esamina: se trova nella parte calva dei gonfiori di un bianco rossastro, somiglianti alla lebbra,
CEI 1974 Lv13,43 il sacerdote lo esaminerà: se riscontra che il tumore della piaga nella parte calva del cranio o della fronte è bianco tendente al rosso, simile alla lebbra della pelle del corpo,
Interconfessionale 13,44l’uomo è colpito da una forma di lebbra ed è impuro; il sacerdote lo dichiara impuro, a causa del male dal quale è stato colpito alla testa.
CEI 1974 Lv13,44 quel tale è un lebbroso; è immondo e lo dovrà dichiarare immondo; la piaga è sul suo capo.
Interconfessionale «L’uomo colpito da lebbra deve portare vestiti strappati, stare a capo scoperto e coprirsi la parte bassa del viso; egli deve gridare: “Impuro! Impuro!”.
Note al Testo
13,45 vestiti strappati: manifestazione tradizionale di lutto e di dolore (vedi Levitico 10,6; Ezechiele 24,17).
CEI 1974 Lv13,45 Il lebbroso colpito dalla lebbra porterà vesti strappate e il capo scoperto, si coprirà la barba e andrà gridando: Immondo! Immondo!
Interconfessionale Egli è impuro per tutto il tempo durante il quale è colpito dal suo male; per questo dovrà abitare da solo, fuori dell’accampamento».
Rimandi
13,46 fuori dell’accampamento 14,3; Nm 5,2; 2 Re 15,5.
CEI 1974 Lv13,46 Sarà immondo finché avrà la piaga; è immondo, se ne starà solo, abiterà fuori dell`accampamento.
Lebbra delle vesti
Muffa che rende impuri i vestiti

Interconfessionale «Quando macchie di muffa compaiono su vestiti di lana o di lino,
Note al Testo
13,47 muffa: la parola ebraica, tradotta sopra con lebbra, non indica soltanto una malattia della pelle ma anche varie specie di muffa che colpiscono i vestiti o i muri delle case (vedi 14,34).
CEI 1974 Lv13,47 Quando apparirà una macchia di lebbra su una veste, di lana o di lino,
Interconfessionale 13,48su stoffe o su manufatti di lana o di lino, su pellami oppure oggetti di cuoio,
CEI 1974 Lv13,48 nel tessuto o nel manufatto di lino o di lana, su una pelliccia o qualunque altra cosa di cuoio,
Interconfessionale 13,49se queste macchie sono verdastre o rossastre, si tratta di muffa che si deve far esaminare al sacerdote.
CEI 1974 Lv13,49 se la macchia sarà verdastra o rossastra, sulla veste o sulla pelliccia, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque cosa di cuoio, è macchia di lebbra e sarà mostrata al sacerdote.
Interconfessionale 13,50Il sacerdote, dopo averla esaminata, conserva per una settimana sotto chiave l’oggetto colpito.
CEI 1974 Lv13,50 Il sacerdote esaminerà la macchia e rinchiuderà per sette giorni l`oggetto che ha la macchia.
Interconfessionale 13,51Il settimo giorno rifà l’esame: se la macchia si è estesa sull’oggetto, si tratta di una muffa che non si può eliminare: l’oggetto è impuro.
CEI 1974 Lv13,51 Al settimo giorno esaminerà la macchia; se la macchia si sarà allargata sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sulla pelliccia o sull`oggetto di cuoio per qualunque uso, è una macchia di lebbra maligna, è cosa immonda.
Interconfessionale 13,52Il sacerdote brucia allora il vestito, la stoffa, il manufatto in lana o in lino, o l’oggetto in cuoio. Poiché non si può eliminare la muffa, l’oggetto dev’essere distrutto con il fuoco.
CEI 1974 Lv13,52 Egli brucerà quella veste o il tessuto o il manufatto di lana o di lino o qualunque oggetto fatto di pelle, sul quale è la macchia; perché è lebbra maligna, saranno bruciati nel fuoco.
Interconfessionale 13,53Ma se, esaminandolo, il sacerdote costata che la macchia non si è estesa sull’oggetto,
CEI 1974 Lv13,53 Ma se il sacerdote, esaminandola, vedrà che la macchia non si è allargata sulle vesti o sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di cuoio,
Interconfessionale 13,54ordina che quest’oggetto si lavi e sia rimesso sotto chiave per un’altra settimana.
CEI 1974 Lv13,54 il sacerdote ordinerà che si lavi l`oggetto su cui è la macchia e lo rinchiuderà per altri sette giorni.
Interconfessionale 13,55Quando farà un altro esame, dopo questo lavaggio, se vede che la macchia non ha cambiato aspetto, anche se non si è estesa, l’oggetto è dichiarato impuro. Allora, si deve bruciarlo: vi è corrosione, sul diritto o sul rovescio dell’oggetto.
CEI 1974 Lv13,55 Il sacerdote esaminerà la macchia, dopo che sarà stata lavata; se vedrà che la macchia non ha mutato colore, benché non si sia allargata, è un oggetto immondo; lo brucerai nel fuoco; vi è corrosione, sia che la parte corrosa si trovi sul diritto o sul rovescio dell`oggetto.
Interconfessionale 13,56Ma se, esaminandolo, il sacerdote costata che la macchia è diventata pallida dopo il lavaggio, si limiterà a tagliare la parte colpita del vestito, della pelle, della stoffa o del manufatto.
CEI 1974 Lv13,56 Se il sacerdote, esaminandola, vede che la macchia, dopo essere stata lavata, è diventata pallida, la strapperà dalla veste o dalla pelle o dal tessuto o dal manufatto.
Interconfessionale 13,57Se, in seguito, la macchia ricompare sul vestito, sulla stoffa, sul manufatto o sull’oggetto di cuoio, si tratta di una muffa che si sviluppa di nuovo. Allora l’oggetto colpito viene bruciato.
CEI 1974 Lv13,57 Se appare ancora sulla veste o sul tessuto o sul manufatto o sull`oggetto di cuoio, è una eruzione in atto; brucerai nel fuoco l`oggetto su cui è la macchia.
Interconfessionale 13,58«Quando si è lavato un oggetto colpito da muffa, vestito o stoffa o manufatto oppure oggetto di cuoio, e la macchia è scomparsa, bisogna lavarlo una seconda volta perché sia puro».
CEI 1974 Lv13,58 La veste o il tessuto o il manufatto o qualunque oggetto di cuoio che avrai lavato e dal quale la macchia sarà scomparsa, si laverà una seconda volta e sarà mondo.
Interconfessionale 13,59Queste sono le prescrizioni riguardanti le macchie di muffa che compaiono su vestiti di lana o di lino, su stoffe, su manufatti, su oggetti di cuoio; queste istruzioni permettono di dichiarare puro o impuro l’oggetto colpito.
CEI 1974 Lv13,59 Questa è la legge relativa alla macchia di lebbra sopra una veste di lana o di lino, sul tessuto o sul manufatto o su qualunque oggetto di pelle, per dichiararli mondi o immondi".