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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Neemia - 13

Neemia 13

Interconfessionale Torna al libro

CEI 2008

Neemia porta a termine le sue riforme

Interconfessionale Quando fu letto pubblicamente il libro della legge di Mosè, si trovò scritto che gli Ammoniti e i Moabiti non avrebbero mai dovuto far parte del popolo di Dio.
Rimandi
13,1 Ammoniti e Moabiti esclusi Dt 23,4-6.
CEI 2008 Ne In quel giorno si lesse in presenza del popolo il libro di Mosè e vi si trovò scritto che l'Ammonita e il Moabita non dovevano mai entrare nella comunità di Dio,
13,1-2 I vv. 1-2 si riferiscono a Dt 23,4-7. L’episodio di Balaam è narrato in Nm 22-24.
Interconfessionale La ragione era che questi popoli, un tempo, non avevano aiutato gli Israeliti bisognosi di acqua e di cibo. I Moabiti, inoltre, avevano pagato Balaam perché maledicesse gli Israeliti, anche se poi Dio aveva cambiato la maledizione in benedizione.
Rimandi
13,2 Balaam Nm 22-24.
CEI 2008 Ne13,2perché non erano venuti incontro agli Israeliti con il pane e l'acqua e perché, contro di loro, avevano pagato Balaam per maledirli, sebbene il nostro Dio avesse mutato la maledizione in benedizione.
Interconfessionale 13,3Quando udirono questa legge gli Israeliti decisero di escludere ogni straniero dalla comunità.
CEI 2008 Ne13,3Quando ebbero udito la legge, separarono da Israele tutti gli stranieri.
Interconfessionale Poco tempo prima il sacerdote Eliasìb, custode dei magazzini del tempio, aveva concesso in uso una grande stanza a Tobia perché era suo parente. Prima ancora, in questa stanza si custodivano le offerte, l’incenso, gli oggetti sacri, insieme alle decime del grano, del vino nuovo e dell’olio dovute, secondo la legge, ai leviti, ai portinai, ai cantori e, per la loro parte, ai sacerdoti.
Note al Testo
13,4-5 Tobia… suo parente: vedi 6,18.
Interconfessionale La stanza era stata data a Tobia mentre io ero assente da Gerusalemme. Infatti nel trentaduesimo anno del regno di Artaserse re di Babilonia, io ero ritornato presso di lui. Ma, dopo un po’ di tempo ottenni nuovamente il permesso
Note al Testo
13,6 I re di Persia avevano una delle loro residenze a Babilonia, perciò potevano essere chiamati re di Babilonia. — Il trentaduesimo anno corrisponde al 432 a.C.
CEI 2008 NeQuando si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme, perché nell'anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, ero andato dal re; ma dopo qualche tempo, chiesi di congedarmi dal re,
13,6 nell’anno trentaduesimo di Artaserse: vedi Esd 4,7 e nota relativa.
Interconfessionale 13,7di venire a Gerusalemme. Solo allora seppi che Eliasìb aveva concesso a Tobia una stanza che dava sul cortile del tempio. Disapprovai questo fatto
CEI 2008 Ne13,7venni a Gerusalemme e mi accorsi del male che Eliasìb aveva fatto in favore di Tobia, preparando per lui una stanza nei cortili del tempio di Dio.
Interconfessionale 13,8e fui così contrariato che feci buttar fuori da quella stanza tutta la roba di Tobia e
CEI 2008 Ne13,8La cosa mi dispiacque molto e feci gettare fuori dalla stanza tutti gli oggetti della casa di Tobia;
Interconfessionale 13,9purificare il locale. Vi depositai di nuovo gli oggetti sacri del tempio, le offerte e l’incenso.
CEI 2008 Ne13,9poi ordinai che si purificassero quelle camere e vi feci tornare gli utensili del tempio di Dio, le offerte e l'incenso.
Interconfessionale Seppi anche che non veniva più versato il contributo per i leviti: per vivere, ognuno di loro era dovuto tornare a lavorare i suoi campi. Lo stesso era accaduto ai cantori.
Rimandi
13,10 le parti dei leviti 12,47; cfr. Dt 12,19.
CEI 2008 Ne13,10Seppi anche che le porzioni fissate per i leviti non erano state consegnate e che i leviti e i cantori, che prestavano il servizio, erano fuggiti ognuno al suo paese.
Interconfessionale 13,11Rimproverai aspramente le autorità perché avevano trascurato i doveri verso il tempio. Poi mandai a chiamare leviti e cantori e li rimisi nelle loro funzioni.
CEI 2008 Ne13,11Allora rimproverai i magistrati e dissi loro: "Perché il tempio di Dio è stato abbandonato?". Poi li radunai e li ristabilii nei loro uffici.
Interconfessionale Tutti gli abitanti della Giudea ricominciarono a portare nei magazzini del tempio la decima parte dei raccolti di grano, vino nuovo e olio.
Rimandi
13,12 a portare la decima parte dei raccolti 10,38; Ml 3,10.
CEI 2008 Ne13,12Allora tutto Giuda portò ai magazzini la decima del frumento, del vino e dell'olio;
Interconfessionale 13,13Nominai come sorveglianti ai magazzini il sacerdote Selemia, il segretario Sadoc e il levita Pedaià, aiutati da Canan figlio di Zaccur e nipote di Mattania. Erano ritenuti persone oneste e li incaricai di distribuire le offerte agli altri leviti e sacerdoti.

CEI 2008 Ne13,13incaricai dei magazzini il sacerdote Selemia, lo scriba Sadoc, Pedaià, uno dei leviti, e al loro fianco Canan, figlio di Zaccur, figlio di Mattania, perché erano reputati uomini fedeli. Così stava a loro fare le parti per i loro fratelli.
Interconfessionale 13,14«O mio Dio, ricordati di me e non dimenticare tutto quel che ho fatto per il tempio e per il culto!».

CEI 2008 Ne13,14Ricòrdati per questo di me, o mio Dio, e non cancellare la fedeltà con cui ho agito per il tempio del mio Dio e per il suo servizio!
Interconfessionale In quel tempo mi accorsi anche di altri fatti: alcuni, in Giudea, pigiavano l’uva in giorno di sabato; altri, sempre in giorno di sabato, trasportavano a dorso d’asino grano, vino, uva, fichi e altra merce fino a Gerusalemme. Io li avvertii che non era il giorno per vendere e comprare.
Rimandi
13,15 lavoro durante il sabato 10,32; Lv 19,3+; Ger 17,21-22.
CEI 2008 Ne13,15In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano nei tini durante il sabato, altri che trasportavano i covoni e li caricavano sugli asini, e anche vino, uva, fichi e ogni sorta di carichi, e li portavano a Gerusalemme in giorno di sabato; io protestai a motivo del giorno in cui vendevano le derrate.
Interconfessionale Anche gente di Tiro, che abitava a Gerusalemme, si procurava pesce e altre merci per venderle in giorno di sabato agli abitanti della città e della Giudea.
Note al Testo
13,16 La gente di Tiro faceva commercio di pesce perché la loro città era sul mare.
CEI 2008 Ne13,16C'erano anche alcuni di Tiro stabiliti in città che portavano pesce e ogni sorta di merci e le vendevano durante il sabato ai figli di Giuda e a Gerusalemme.
Interconfessionale 13,17Intervenni presso le autorità della Giudea e dissi loro: «Vi rendete conto del male che fate? Voi non rispettate il carattere sacro del sabato.
CEI 2008 Ne13,17Allora io rimproverai i notabili di Giuda e dissi loro: "Che cosa è mai questo male che fate, profanando il giorno del sabato?
Interconfessionale Anche i vostri padri hanno agito così, ma Dio ha fatto venire su di noi e la nostra città tutti i mali che ben ricordate. Se non rispettate il sabato voi attirate castighi sugli Israeliti».
Note al Testo
13,18 S’intende la distruzione di Gerusalemme e l’esilio.
CEI 2008 Ne13,18I nostri padri non hanno fatto così? Il nostro Dio per questo ha fatto cadere su noi e su questa città tutti questi mali. Voi accrescete l'ira contro Israele, profanando il sabato!".
Interconfessionale Diedi l’ordine di chiudere le porte di Gerusalemme al tramonto prima del sabato e di non riaprirle fino alla sera successiva. Inoltre misi di guardia alcuni miei collaboratori perché non entrasse in città nessun carico in giorno di sabato.
Note al Testo
13,19 Il sabato, come ogni giorno, iniziava al tramonto della sera precedente e terminava al tramonto successivo.
CEI 2008 Ne13,19Non appena le porte di Gerusalemme comiciavano a essere nell'ombra, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fin dopo il sabato; collocai alcuni miei uomini alle porte: non doveva entrare nessun carico durante il sabato.
Interconfessionale Per uno o due sabati alcuni mercanti, con le loro merci di ogni genere, passarono la notte fuori della città.
Note al Testo
13,20 I mercanti esercitavano ugualmente il loro commercio fuori delle mura, essendo proibito vendere nelle città in giorno di sabato.
CEI 2008 Ne13,20Così i mercanti e i venditori di ogni merce una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme.
Interconfessionale 13,21Ma diedi loro questo avviso: «Se passate ancora la notte sotto le mura della città, vi farò arrestare». Da allora, di sabato, non vennero più mercanti.
CEI 2008 Ne13,21Allora io protestai contro di loro e dissi: "Perché passate la notte davanti alle mura? Se lo farete un'altra volta, stenderò la mano contro di voi". Da quel momento non vennero più durante il sabato.
Interconfessionale 13,22Poi ordinai ai leviti di purificarsi e di mettersi di guardia alle porte per far rispettare il sabato.

«O mio Dio, ricordati anche di questo e, nella tua bontà infinita, trattami con benevolenza».

CEI 2008 Ne13,22Ordinai ai leviti di purificarsi e di venire a custodire le porte per santificare il giorno del sabato.
Anche per questo ricòrdati di me, mio Dio, e abbi pietà di me secondo il tuo grande amore!
Interconfessionale In quel periodo venni anche a sapere che alcuni avevano sposato donne ammonite, moabite e della città di Asdod.
Rimandi
13,23 matrimoni misti Esd 9,2+.
Note al Testo
13,23 Per gli abitanti di Asdod e gli Ammoniti vedi 4,1; i Moabiti abitavano a est del Mar Morto.
CEI 2008 Ne13,23In quei giorni vidi anche che alcuni Giudei si erano ammogliati con donne di Asdod, di Ammon e di Moab;
Interconfessionale 13,24Metà dei loro figli parlava la lingua di Asdod, altri usavano lingue di popoli diversi, ma nessuno sapeva la nostra.
CEI 2008 Nela metà dei loro figli parlava l'asdodeo, nessuno di loro sapeva parlare giudaico, ma solo la lingua di un popolo o dell'altro.
13,24 asdodeo: lingua degli abitanti di Asdod, città filistea sulla costa mediterranea.
Interconfessionale 13,25Io reagii duramente: minacciai maledizioni, ne picchiai qualcuno e gli strappai perfino i capelli. Poi li feci giurare in nome di Dio che non avrebbero mai più combinato matrimoni con gente di quelle popolazioni.
CEI 2008 Ne13,25Io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli e li feci giurare su Dio: "Non darete le vostre figlie ai loro figli e non prenderete le loro figlie per i vostri figli o per voi stessi.
Interconfessionale Dissi loro: «Non sapete che per questa strada anche Salomone, re d’Israele, finì per peccare? Eppure non c’era un re come lui in tutti i popoli. Dio lo aveva amato e lo aveva fatto re di tutto Israele. Ma le donne straniere portarono lontano da Dio anche lui.
Rimandi
13,26 Salomone re d’Israele 1 Re 11. — amato da Dio 2 Sam 12,24-25.
CEI 2008 NeSalomone, re d'Israele, non ha forse peccato appunto in questo? Certo, fra le molte nazioni non ci fu un re simile a lui: era amato dal suo Dio e Dio l'aveva fatto re di tutto Israele; eppure le donne straniere fecero peccare anche lui.
13,26 L’episodio di Salomone è riferito in 1Re 11,1-2, ma è assente nel parallelo in 2Cr.
Interconfessionale 13,27Non voglio più sentire una cosa simile: qualcuno di noi che tradisce il nostro Dio al punto di prendere in moglie una straniera!».
CEI 2008 Ne13,27Dovremmo dunque ascoltare voi e fare tutto questo grande male e prevaricare contro il nostro Dio sposando donne straniere?".
Interconfessionale Uno dei figli di Ioiadà, figlio del sommo sacerdote Eliasìb, aveva sposato una figlia di Sanballàt il Coronita e, per questo, io lo mandai via.

Rimandi
13,28 Eliasìb Esd 10,6+. — Saballat 2,10+.
Note al Testo
13,28 Sanballàt: vedi 2,10 e nota.
CEI 2008 Ne13,28Uno dei figli di Ioiadà, figlio di Eliasìb, il sommo sacerdote, era genero di Sanballàt, il Coronita; io lo cacciai via da me.
Interconfessionale 13,29«O mio Dio, non dimenticare il disonore che simili persone hanno gettato sul sacerdozio e sulla tua alleanza con sacerdoti e leviti».

CEI 2008 Ne13,29Ricòrdati di loro, mio Dio, poiché hanno profanato il sacerdozio e l'alleanza dei sacerdoti e dei leviti.
Interconfessionale 13,30Io eliminai ogni influsso straniero. Fissai i compiti dei sacerdoti e dei leviti e i doveri di ciascuno.
CEI 2008 Ne13,30Così li purificai da ogni elemento straniero e ristabilii gli incarichi dei sacerdoti e dei leviti, ognuno al suo compito,
Interconfessionale Ristabilii le offerte periodiche di legname e dei primi frutti.

«O mio Dio, ricordati di me e proteggimi».
Rimandi
13,31 offerte di legname 10,35.
Note al Testo
13,31 offerte… legname: vedi nota a 10,35. — e proteggimi: altri: in bene; quest’ultimo può voler dire per farmi del bene oppure per il bene che ti ho fatto.
CEI 2008 Ne13,31quelli dell'offerta della legna ai tempi stabiliti, e delle primizie.
Ricòrdati di me in bene, mio Dio!