Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Neemia - 7
Neemia 7
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NT greco
Misure di protezione per la città
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Diedi loro questi ordini: «Le porte della città devono essere aperte dopo il sorgere del sole, devono essere chiuse e sbarrate al tramonto, prima che i portinai si ritirino. Di notte devono entrare in servizio sentinelle scelte tra gli abitanti di Gerusalemme: una parte ai posti di guardia e gli altri nei dintorni della propria casa».
Elenco degli abitanti della Giudea che erano tornati in patria
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Molti, originari della Giudea appartenenti alle famiglie che il re di Babilonia Nabucodònosor aveva deportato, ritornarono dall’esilio ciascuno nella sua città: o a Gerusalemme o in altre località della Giudea.
Note al Testo
7,6
Questo elenco è uguale a quello di Esdra 2,1-70, a parte alcune differenze nei nomi o nelle cifre.
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Erano guidati da Zorobabele, Giosuè, Neemia, Azaria, Raamia, Nacamanì, Mardocheo, Bilsan, Mispèret, Bigvài, Necum e Baanà.
Elenco degli Israeliti rimpatriati:
Elenco degli Israeliti rimpatriati:
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Elenco dei rimpatriati originari di varie località:
Betlemme e Netofà: 188
Betlemme e Netofà: 188
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In totale gli addetti al tempio e i discendenti dei «servi di Salomone» rimpatriati furono 392.
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Anche il governatore aveva confermato questa decisione: essi non potevano ricevere le offerte sacre, ma dovevano attendere che un sacerdote chiarisse la loro posizione per mezzo degli urim e tummim.
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I rimpatriati possedevano 435 cammelli e 6.720 asini.
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I sacerdoti, i leviti, i portinai, i cantori, gli addetti al tempio e gli altri rimpatriati si stabilirono ciascuno nella propria città. In tal modo tutti gli Israeliti erano ritornati nei luoghi d’origine.