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Interconfessionale - Antico Testamento - Legge - Numeri - 11

Numeri 11

Gli Israeliti castigati a Taberà

Un giorno gli Israeliti si lamentavano contro il Signore. Al sentirli il Signore si riempì di sdegno contro di loro e provocò un incendio, che devastò una zona ai lati dell’accampamento.
Rimandi
11,1 lamenti Ez 8,14. — provocò un incendio Lv 10,2+.
2Il popolo si mise a gridare e chiamò in aiuto Mosè. Egli pregò il Signore per loro, e il fuoco si spense.
3Quella località fu chiamata dagli Israeliti Taberà (incendio), appunto perché il Signore aveva incendiato il loro accampamento.
Il popolo protesta: vuole carne

Un altro giorno un’accozzaglia di gente che si era unita al popolo d’Israele fu presa da un gran desiderio di mangiare carne. Anche gli Israeliti ripresero a lamentarsi e a dire: «Avessimo almeno un po’ di carne!
Rimandi
11,4 accozzaglia di gente unita agli Israeliti Es 12,38.
5Vi ricordate quel che mangiavamo in Egitto? Senza spendere un soldo avevamo pesce, angurie, meloni, porri, cipolle e aglio!
Qui non c’è più niente, e siamo già deperiti. Non si vede altro che manna!».
Rimandi
11,6 la manna Es 16,13-15.
La manna aveva la forma dei semi di coriandolo e lo stesso colore della resina.
Note al Testo
11,7 manna: vedi Esodo 16,31 e nota.
Essa si posava di notte sull’accampamento insieme alla rugiada e, al mattino, il popolo andava in giro a raccoglierla. La schiacciavano con due pietre da macina e la riducevano in polvere in un mortaio; poi la cuocevano nelle pentole oppure facevano delle focacce. La manna aveva il sapore delle focacce all’olio.
Note al Testo
11,8-9 sapore delle focacce all’olio: secondo Esodo 16,31: sapore di una focaccia con miele.
10Mosè sentì gli Israeliti lamentarsi e piangere, radunati per famiglie davanti all’ingresso delle proprie tende. Il Signore si riempì di forte sdegno e Mosè, preso da un gran dolore,
11gli domandò: Perché mi tratti male? Perché non sei più benevolo con me e carichi sulle mie spalle il peso di tutta questa gente?
Non l’ho voluto io questo popolo, non sono stato io a metterlo al mondo, eppure mi ordini di portarlo in braccio, come una balia con un bambino, e di condurlo nella terra che hai promesso ai suoi antenati.
Note al Testo
11,12 terra che hai promesso ai suoi antenati: per la prima volta nel libro dei Numeri risuona la promessa della terra (vedi Genesi 12,7 e nota a 12,2-7); come in Esodo 31,12, è Mosè che la ricorda a Dio.
13Dove vado a prendere carne per tutta questa gente che se la prende con me e mi dice: Dacci carne da mangiare?
Non ce la faccio, io da solo, a portare il peso di tutto questo popolo: è troppo per me!
Rimandi
11,14 peso del popolo troppo pesante da portare Es 18,18; 1 Re 3,9.
15Visto che mi tratti in questo modo, allora fammi morire, se vuoi essere benevolo verso di me; non farmi subire questa sorte!
Il Signore rispose a Mosè:
— Raduna settanta uomini stimati, che tu conosci, tra gli anziani e i responsabili del popolo. Li condurrai alla tenda dell’incontro, e compariranno alla mia presenza accanto a te.
Rimandi
11,16 gli anziani Es 18,21-26; Dt 1,9-18.
Io scenderò per parlare con te. Prenderò un po’ dello spirito che ti ho dato, per effonderlo su di loro. Così essi potranno aiutarti a portare il peso di questo popolo, e non sarai più solo a farlo.
Rimandi
11,17 lo spirito distribuito Is 44,3; Ez 39,29; Gl 3,1-2; At 2,17-18; Gal 4,6.
18Comunica al popolo d’Israele quest’ordine: Preparatevi per domani con un rito di purificazione. Avrete carne da mangiare, perché il Signore ve ne darà!
19Ne avrete non soltanto per un giorno o due, oppure per cinque o dieci o venti giorni,
20ma per un mese intero, finché ne avrete nausea, tanto che vi uscirà dal naso! Così sarete puniti, perché avete rifiutato il Signore che abita in mezzo a voi, e vi siete lamentati con lui di aver lasciato l’Egitto.
21Mosè esclamò:
— Il popolo in marcia con me conta non meno di seicentomila uomini. E tu prometti di dar loro da mangiare carne per un mese?
Non sarebbe sufficiente neanche ammazzare tutto il nostro bestiame; non basterebbe nemmeno pescare tutti i pesci del mare!
Rimandi
11,22 non sarebbe sufficiente 2 Re 4,43; Mt 14,17 par.; 15,33 par.
23Il Signore rispose:
— Ma la potenza del mio braccio non può arrivare a questo? Vedrai presto, se quel che ho detto, si realizzerà o no!
Dio comunica il suo spirito a settanta anziani

24Mosè uscì a comunicare al popolo d’Israele il messaggio del Signore. Poi radunò settanta anziani e li fece disporre attorno alla tenda sacra.
Il Signore intervenne dalla nube e parlò con Mosè. Prese un po’ dello spirito che era su Mosè per effonderlo su ciascuno dei settanta anziani. Appena lo spirito si posò su di loro, cominciarono a parlare come profeti, ma poi smisero.
Note al Testo
11,25 ma poi smisero: altri: senza più smettere.
26Due uomini, uno di nome Eldad e l’altro Medad, che erano nell’elenco dei settanta anziani, erano rimasti nell’accampamento, invece di recarsi alla tenda. Lo spirito si posò anche su di loro, e così, si misero a parlare come profeti in mezzo all’accampamento.
27Un ragazzo corse ad avvertire Mosè.
— Eldad e Medad — gli disse — stanno facendo i profeti in mezzo all’accampamento.
28Giosuè, figlio di Nun, che fin da ragazzo era stato aiutante di Mosè, disse:
— Mosè, mio signore, falli smettere!
29Ma Mosè rispose:
— Sei geloso per me? Invece, volesse davvero il Signore comunicare il suo spirito a tutto il popolo d’Israele, e tutti diventassero profeti!
30Allora Mosè e i settanta anziani d’Israele tornarono nell’accampamento.
Le quaglie

Il Signore fece soffiare dal mare un vento, che portò con sé stormi di quaglie e le fece calare sull’accampamento. Ce n’erano attorno al campo per la distanza di un giorno di cammino in tutte le direzioni, e coprivano il suolo fino a mucchi di circa un metro.
Rimandi
11,31 le quaglie Es 16,12-13.
32Per raccogliere le quaglie il popolo impiegò quel giorno, la notte e tutto il giorno seguente. Chi aveva raccolto meno quaglie di tutti, ne aveva migliaia di chili. Gli Israeliti sparsero le quaglie intorno all’accampamento per farle seccare.
33Mentre avevano ancora quella carne sotto i denti, prima di finire di masticarla, il Signore si riempì di sdegno contro di loro e li colpì con una terribile epidemia.
34Quella località fu chiamata Kibrot-Taavà (Tombe dell’Ingordigia), appunto perché là seppellirono gli Israeliti ingordi di carne.
35Da Kibrot-Taavà il popolo d’Israele andò ad accamparsi a Caseròt.

Rimandi

11,1 lamenti Ez 8,14. — provocò un incendio Lv 10,2+.
11,4 accozzaglia di gente unita agli Israeliti Es 12,38.
11,6 la manna Es 16,13-15.
11,14 peso del popolo troppo pesante da portare Es 18,18; 1 Re 3,9.
11,16 gli anziani Es 18,21-26; Dt 1,9-18.
11,17 lo spirito distribuito Is 44,3; Ez 39,29; Gl 3,1-2; At 2,17-18; Gal 4,6.
11,22 non sarebbe sufficiente 2 Re 4,43; Mt 14,17 par.; 15,33 par.
11,31 le quaglie Es 16,12-13.

Note al Testo

11,7 manna: vedi Esodo 16,31 e nota.
11,8-9 sapore delle focacce all’olio: secondo Esodo 16,31: sapore di una focaccia con miele.
11,12 terra che hai promesso ai suoi antenati: per la prima volta nel libro dei Numeri risuona la promessa della terra (vedi Genesi 12,7 e nota a 12,2-7); come in Esodo 31,12, è Mosè che la ricorda a Dio.
11,25 ma poi smisero: altri: senza più smettere.