Interconfessionale - Antico Testamento - Scritti - Salmi - 137
Salmi 137 136
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CEI 2008
136
Canto degli esuli
Interconfessionale
Lungo i fiumi, laggiù in Babilonia,
sedevamo e piangevamo
al ricordo di Sion.
sedevamo e piangevamo
al ricordo di Sion.
CEI 2008
Sal Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
là sedevamo e piangevamo
ricordandoci di Sion.
137,1
L'antitesi Sion/Gerusalemme e Babilonia/Edom e la contrapposizione tra il verbo ricordare e il verbo dimenticare, costituiscono il filo conduttore di questo inno, che alcuni classificano tra i “canti di Sion” (vedi nota a Sal 46), mentre altri collocano tra le lamentazioni collettive. Il salmista, da una parte, ha vivo il ricordo dell’esilio in Babilonia, dall’altra avverte il profondo legame che lo unisce a Gerusalemme/Sion, cuore della sua fede.
137,1
i fiumi di Babilonia: il Tigri e l’Eufrate con i loro canali.
Interconfessionale
137,3Laggiù, dopo averci deportato,
ci invitavano a cantare;
esigevano canti di gioia
i nostri oppressori.
«Cantate — dicevano —
un canto di Sion».
ci invitavano a cantare;
esigevano canti di gioia
i nostri oppressori.
«Cantate — dicevano —
un canto di Sion».
CEI 2008
Sal137,3 perché là ci chiedevano parole di canto
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
"Cantateci canti di Sion!".
coloro che ci avevano deportato,
allegre canzoni, i nostri oppressori:
"Cantateci canti di Sion!".
Interconfessionale
137,6la mia lingua si incolli al palato,
se non pongo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
se non pongo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
CEI 2008
Sal137,6 mi si attacchi la lingua al palato
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
se lascio cadere il tuo ricordo,
se non innalzo Gerusalemme
al di sopra di ogni mia gioia.
Interconfessionale
Signore, non dimenticare quelli di Edom:
quando cadeva Gerusalemme
quei traditori dicevano:
«Radetela al suolo!
Distruggete le sue fondamenta!».
quando cadeva Gerusalemme
quei traditori dicevano:
«Radetela al suolo!
Distruggete le sue fondamenta!».
Rimandi
137,7
gli Edomiti alla caduta di Gerusalemme Ez 35,5; Gl 4,19; Abd 1-21; Lam 4,21; cfr. Ger 49,7-22.
CEI 2008
Sal Ricòrdati, Signore, dei figli di Edom,
che, nel giorno di Gerusalemme,
dicevano: "Spogliatela, spogliatela
fino alle sue fondamenta!".
che, nel giorno di Gerusalemme,
dicevano: "Spogliatela, spogliatela
fino alle sue fondamenta!".
137,7
Gli Edomiti si unirono ai Babilonesi nel distruggere e saccheggiare Gerusalemme (vedi Lam 4,21-22; Abd 9-16).
Interconfessionale
E tu, Babilonia, votata alla distruzione!
Beato chi ti ripaga
del male che ci hai fatto.
Beato chi ti ripaga
del male che ci hai fatto.
CEI 2008
Sal Figlia di Babilonia devastatrice,
beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.
beato chi ti renderà quanto ci hai fatto.
137,8-9
Figlia di Babilonia: un appellativo per indicare il popolo babilonese, personificato. La maledizione qui racchiusa si rifà alla legge del taglione (Es 21,23-24). Sfracellare i bambini contro la pietra era un modo barbaro e crudele di vendicarsi sui vinti (2Re 8,12; Is 14,22; Os 14,1; Na 3,10). Vedi anche nota a Sal 109.