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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Sapienza - 14

Sapienza 14

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CEI 2008

La navigazione guidata da Dio

Interconfessionale 14,1Un altro, in procinto di imbarcarsi,
sta per attraversare il mare minaccioso.
Ma prima si mette
a invocare una statua di legno
più malconcia della barca su cui vuole salire.
CEI 2008 Sap Anche chi si dispone a navigare e a solcare onde selvagge
invoca un legno più fragile dell'imbarcazione che lo porta.
14,1-11  La salvezza di chi naviga viene solo da Dio
 La critica ora colpisce chi rivolge la propria preghiera agli idoli di legno. Ad essi i naviganti affidavano la protezione delle imbarcazioni. Non è l’idolo, ma Dio solo, a dare protezione, come già ai tempi di Noè, quando salvò l’umanità e ne garantì la sopravvivenza (v. 6: lasciò al mondo un seme di nuove generazioni).
un legno: l’idolo.
Interconfessionale 14,2Questa almeno l’hanno progettata
perché volevano guadagnare qualcosa:
gli artigiani l’hanno costruita con l’abilità del mestiere.
CEI 2008 Sap14,2Questa infatti fu inventata dal desiderio di guadagni
e fu costruita da una saggezza artigiana;
Interconfessionale Ma sei tu, o padre, che con la tua provvidenza la guidi,
perché ti preoccupi degli uomini e già un tempo
hai tracciato una rotta nel mare
e un sentiero sicuro in mezzo alle acque.
Rimandi
14,3-5 provvidenza di Dio Sap 17,2; Sal 107,23-30.
14,3 una rotta nel mare e un sentiero sicuro Is 43,16; Sal 77,20.
CEI 2008 Sap14,3ma la tua provvidenza, o Padre, la pilota,
perché tu tracciasti un cammino anche nel mare
e un sentiero sicuro anche fra le onde,
Interconfessionale 14,4Così hai fatto vedere che puoi salvare da ogni pericolo
anche se chi si imbarca non è marinaio esperto.
CEI 2008 Sap14,4mostrando che puoi salvare da tutto,
sì che uno possa imbarcarsi anche senza esperienza.
Interconfessionale 14,5Tu vuoi che le opere della tua sapienza siano utili;
perciò gli uomini possono affidare la loro vita
anche a una fragile barca
e arrivare a buon porto
perfino dopo aver attraversato su una zattera il mare in burrasca.
CEI 2008 Sap14,5Tu non vuoi che le opere della tua sapienza siano inutili;
per questo gli uomini affidano la loro vita anche a un minuscolo legno
e, avendo attraversato i flutti su una zattera, furono salvati.
Interconfessionale Anche all’inizio, quando morirono i giganti superbi,
la speranza del mondo trovò scampo su una zattera
e, guidata dalla tua mano,
poté lasciare il seme di nuove generazioni per l’avvenire del mondo.
Rimandi
14,6 i giganti superbi Gn 6,1-4; Sir 16,7; Bar 3,26-28. — scampo su una zattera Gn 6,14-9,17.
CEI 2008 SapInfatti, anche in principio, mentre perivano i superbi giganti,
la speranza del mondo, rifugiatasi in una zattera
e guidata dalla tua mano,
lasciò al mondo un seme di nuove generazioni.
14,6  la speranza del mondo: Noè (Gen 6).
Interconfessionale 14,7Dio ha protetto quel legno,
utilizzandolo per salvare gli uomini.
CEI 2008 Sap14,7Benedetto è il legno per mezzo del quale si compie la giustizia,
Interconfessionale 14,8Maledetto invece l’idolo e chi lo fa!
Maledetto l’autore perché lo ha costruito,
maledetto l’idolo perché viene chiamato dio
anche se è solo un pezzo di legno che marcisce.
CEI 2008 Sap14,8maledetto invece l'idolo, opera delle mani, e chi lo ha fatto;
questi perché lo ha preparato,
quello perché, pur essendo corruttibile, è stato chiamato dio.
Interconfessionale 14,9Dio odia in egual misura
l’empio e l’empietà.
CEI 2008 Sap14,9Perché a Dio sono ugualmente in odio l'empio e la sua empietà;
Interconfessionale 14,10Perciò castigherà l’opera e il suo autore.
CEI 2008 Sap14,10l'opera sarà punita assieme a chi l'ha compiuta.
L’origine dell’idolatria

Interconfessionale Dio interverrà contro gli idoli di tutte le nazioni.
Sono diventati una vergogna nel mondo creato da Dio:
sono un ostacolo nel quale gli uomini inciampano
e una trappola per chi non sa ragionare.
Rimandi
14,11 interverrà contro gli idoli cfr. Sap 3,7+.
CEI 2008 Sap14,11Perciò ci sarà un giudizio anche per gli idoli delle nazioni,
perché fra le creature di Dio sono diventati oggetto di ribrezzo,
e inciampo per le anime degli uomini,
e laccio per i piedi degli stolti.
Interconfessionale L’idea di costruire statue sacre
fu il primo passo per diventare infedeli a Dio,
e il secondo fu la corruzione morale.
Rimandi
14,12 infedeli a Dio (mediante l’adulterio e la prostituzione) Os 1,2+.
Note al Testo
14,12 L’idea di costruire statue sacre: altri: L’invenzione degli idoli.
CEI 2008 SapInfatti l'invenzione degli idoli fu l'inizio della fornicazione,
la loro scoperta portò alla corruzione della vita.
14,12-21 Origine dell’idolatria
Interconfessionale 14,13Gli idoli non c’erano all’inizio
e certo non ci saranno sempre.
CEI 2008 Sap14,13Essi non esistevano dall'inizio e non esisteranno in futuro.
Interconfessionale 14,14Questa mania degli idoli si è imposta nel mondo
perché gli uomini erano presuntuosi,
ma finirà bruscamente
perché Dio l’ha deciso.

CEI 2008 Sap14,14Entrarono nel mondo, infatti, per la vana ambizione degli uomini,
per questo è stata decretata loro una brusca fine.
Interconfessionale 14,15Un padre, afflitto per la morte prematura del figlio,
fece costruire la statua del figlio
e si mise a onorare come dio un morto;
e tramandò ai familiari riti e cerimonie segrete.
CEI 2008 SapUn padre, consumato da un lutto prematuro,
avendo fatto un'immagine del figlio così presto rapito,
onorò come un dio un uomo appena morto
e ai suoi subalterni ordinò misteri e riti d'iniziazione;
14,15 e ai suoi subalterni ordinò: si riferisce ai riti delle religioni misteriche, diffuse nel mondo orientale e greco-romano (vedi anche 14,23).
Interconfessionale 14,16Con il passare del tempo,
quest’usanza infelice prende consistenza
e tutti la rispettano come fosse una legge.

Altre statue vengono adorate per ordine dei sovrani.
CEI 2008 Sap14,16col passare del tempo l'empia usanza si consolidò
e fu osservata come una legge.
Anche per ordine dei sovrani
le immagini scolpite venivano fatte oggetto di culto;
Interconfessionale 14,17La gente non poteva onorarli di persona
perché abitavano lontano.
Allora, per rappresentarli a distanza,
fecero costruire una statua del re venerato
e lo onorarono con devozione come se fosse presente.
CEI 2008 Sap14,17alcuni uomini, non potendo onorarli di persona perché distanti,
avendo riprodotto le sembianze lontane,
fecero un'immagine visibile del re venerato,
per adulare con zelo l'assente, come fosse presente.
Interconfessionale 14,18L’ambizione dell’artista ne estese il culto
anche presso quelli che non lo praticavano.
CEI 2008 Sap14,18A estendere il culto anche presso quanti non lo conoscevano,
spinse l'ambizione dell'artista.
Interconfessionale 14,19Lo scultore infatti vuol piacere al sovrano
e perciò modifica ad arte i lineamenti e li rende più belli.
CEI 2008 Sap14,19Questi infatti, desideroso senz'altro di piacere al potente,
si sforzò con l'arte di renderne più bella l'immagine;
Interconfessionale 14,20E la gente, sedotta dal fascino dell’opera,
rende onori divini al re che prima onorava come uomo.
CEI 2008 Sap14,20ma la folla, attratta dal fascino dell'opera,
considerò oggetto di adorazione
colui che poco prima onorava come uomo.
Interconfessionale Questa per gli uomini è una vera trappola:
vittime della disgrazia o del potere
diedero a oggetti di pietra e di legno
il nome che appartiene solo a Dio.
Note al Testo
14,21 il nome che appartiene solo a Dio: altri: il nome incomunicabile.
CEI 2008 SapDivenne un'insidia alla vita il fatto che uomini,
resi schiavi della disgrazia e del potere,
abbiano attribuito a pietre o a legni il nome incomunicabile.
14,21 nome incomunicabile: quello di Dio (nella forma YHWH), che gli Ebrei non possono pronunziare.
Conseguenze sul piano morale

Interconfessionale Ma non si accontentano di voltare le spalle a Dio.
Vivono profondi conflitti dovuti alla loro ignoranza
e danno il nome di pace a dei mali così grandi.
Note al Testo
14,22 mali così grandi: sono dovuti al non riconoscimento di Dio e ai disordini causati da questa ignoranza; le conseguenze di tutto questo saranno descritte nel seguito del testo (vedi versi 23-28).
CEI 2008 SapInoltre non fu loro sufficiente errare nella conoscenza di Dio,
ma, vivendo nella grande guerra dell'ignoranza,
a mali tanto grandi danno il nome di pace.
14,22-31 L’idolatria è causa di ogni male
Interconfessionale Praticano riti segreti e immolano i loro figli,
le loro feste sono baldorie con riti stravaganti.
Rimandi
14,23 immolano i loro figli Lv 18,21+.
CEI 2008 Sap14,23Celebrando riti di iniziazione infanticidi o misteri occulti
o banchetti orgiastici secondo strane usanze,
Interconfessionale 14,24Non rispettano più la vita e il matrimonio,
uno uccide l’altro a tradimento
o semina dolori con l’adulterio.
CEI 2008 Sap14,24non conservano puri né la vita né il matrimonio,
ma uno uccide l'altro a tradimento o l'affligge con l'adulterio.
Interconfessionale 14,25E tutto è un’estrema confusione:
sangue e omicidi, furti e imbrogli,
corruzione e slealtà,
tumulti e giuramenti falsi.
CEI 2008 Sap14,25Tutto vi è mescolato:
sangue e omicidio, furto e inganno,
corruzione, slealtà, tumulto, spergiuro,
Interconfessionale 14,26Capovolgono la scala dei valori,
non hanno nessun senso di riconoscenza,
rovinano gli altri moralmente,
conoscono perversioni sessuali,
matrimoni che durano un sol giorno,
adulteri e altre dissolutezze.
CEI 2008 Sap14,26sconcerto dei buoni, dimenticanza dei favori,
corruzione di anime, perversione sessuale,
disordini nei matrimoni, adulterio e impudicizia.
Interconfessionale 14,27Essi adorano idoli senza personalità
e questo è l’inizio, la fine e il colmo di ogni male.
CEI 2008 Sap14,27L'adorazione di idoli innominabili
è principio, causa e culmine di ogni male.
Interconfessionale 14,28Nelle loro feste gaudenti vanno in delirio
o pronunziano oracoli falsi.
In tutta la loro vita si comportano da disonesti
e spergiurano per cose da niente.
CEI 2008 Sap14,28Infatti coloro che sono idolatri
vanno fuori di sé nelle orge o profetizzano cose false
o vivono da iniqui o spergiurano con facilità.
Interconfessionale 14,29Si fidano di idoli senza vita
e non temono il castigo
quando giurano il falso.
CEI 2008 Sap14,29Ponendo fiducia in idoli inanimati,
non si aspettano un castigo per aver giurato il falso.
Interconfessionale 14,30Ma una giusta condanna li attende per due motivi:
perché si sono fatti un’idea sbagliata di Dio
ricorrendo agli idoli,
e perché hanno spergiurato e ingannato
senza pensare che il giuramento coinvolge Dio.
CEI 2008 Sap14,30Ma, per l'uno e per l'altro motivo, li raggiungerà la giustizia,
perché concepirono un'idea falsa di Dio, rivolgendosi agli idoli,
e perché spergiurarono con frode, disprezzando la santità.
Interconfessionale 14,31Gli idoli, chiamati come testimoni nei giuramenti,
non hanno alcun potere.
Dio, invece, nella sua giustizia punisce i peccatori
e colpisce sempre chi è ingiusto e spergiura.
CEI 2008 Sap14,31Infatti non la potenza di coloro per i quali si giura,
ma la giustizia che punisce i peccatori
persegue sempre la trasgressione degli ingiusti.