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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Sapienza - 2

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CEI 2008

I malvagi dicono: Godiamoci la vita

Interconfessionale I malvagi vaneggiano dicendo:
«La nostra vita è breve e piena di tristezza,
giunti alla fine nessuno può salvarci
e non conosciamo nessuno che ci liberi dalla morte.
Note al Testo
2,1 che ci liberi dalla morte: altri: che sia tornato indietro dal mondo dei morti.
CEI 2008 Sap Dicono fra loro sragionando:
"La nostra vita è breve e triste;
non c'è rimedio quando l'uomo muore,
e non si conosce nessuno che liberi dal regno dei morti.
2,1-11  Le scelte degli empi
 Per gli empi l’uomo è frutto del caso e tutto finisce con la morte. Da qui le loro scelte, dettate dall’egoismo e dalla frenesia di godere il momento presente (vv. 6-11).
Interconfessionale 2,2Siamo stati messi al mondo per caso
e al momento di lasciarlo sarà come se non fossimo esistiti.
Il respiro che ci fa vivere è leggero come il fumo,
il pensiero è una scintilla sprigionata dal palpito del cuore.
CEI 2008 SapSiamo nati per caso
e dopo saremo come se non fossimo stati:
è un fumo il soffio delle nostre narici,
il pensiero è una scintilla nel palpito del nostro cuore,
2,2-3 fumo, scintilla, cenere: sembrano allusioni alla concezione greca dell’anima, considerata come un principio igneo.
Interconfessionale 2,3Quando si spegne, il corpo diventa cenere
e il respiro si perde come aria impalpabile.
CEI 2008 Sap2,3spenta la quale, il corpo diventerà cenere
e lo spirito svanirà come aria sottile.
Interconfessionale Passerà il tempo e nessuno si ricorderà più di noi;
nessuno parlerà delle nostre imprese.
La nostra vita passerà come una nuvola che non lascia tracce,
si dissolverà come nebbia
disfatta dai raggi e dal calore del sole.
Rimandi
2,4 nessuno si ricorderà più di noi Qo 2,16+.
CEI 2008 Sap2,4Il nostro nome cadrà, con il tempo, nell'oblio
e nessuno ricorderà le nostre opere.
La nostra vita passerà come traccia di nuvola,
si dissolverà come nebbia
messa in fuga dai raggi del sole
e abbattuta dal suo calore.
Interconfessionale 2,5La nostra vita è solo un’ombra che passa,
al momento della morte non possiamo tornare indietro.
La sua data è già stata fissata e nessuno la può rinviare.
CEI 2008 Sap2,5Passaggio di un'ombra è infatti la nostra esistenza
e non c'è ritorno quando viene la nostra fine,
poiché il sigillo è posto e nessuno torna indietro.
Interconfessionale Diamoci dunque alla pazza gioia!
Godiamo questo mondo
con l’ardore della giovinezza:
Rimandi
2,6 Godiamo questo mondo 1 Cor 15,32+.
CEI 2008 Sap2,6Venite dunque e godiamo dei beni presenti,
gustiamo delle creature come nel tempo della giovinezza!
Interconfessionale 2,7beviamo tutti i vini prelibati, inebriamoci di tutti i profumi,
non chiudiamo gli occhi davanti ai fiori della primavera.
CEI 2008 Sap2,7Saziamoci di vino pregiato e di profumi,
non ci sfugga alcun fiore di primavera,
Interconfessionale 2,8Coroniamoci con boccioli di rose prima che appassiscano.
CEI 2008 Sap2,8coroniamoci di boccioli di rosa prima che avvizziscano;
Interconfessionale Su ogni prato lasciamo i segni dei nostri godimenti
in ogni luogo le tracce della nostra gioia.
Ne abbiamo pieno diritto».
Note al Testo
2,9 Su ogni… godimenti: così secondo la traduzione latina; il testo greco ha: Nessuno di noi sia escluso dalle nostre orge.
CEI 2008 Sap2,9nessuno di noi sia escluso dalle nostre dissolutezze.
Lasciamo dappertutto i segni del nostro piacere,
perché questo ci spetta, questa è la nostra parte.
I più forti schiacciano i poveri…

Interconfessionale «Comportiamoci da padroni con il povero che vive onestamente,
non vi sia riguardo per la vedova,
e neppure per i vecchi e i loro capelli bianchi.
Rimandi
2,10 Comportiamoci da padroni con il povero… la vedova, i vecchi Am 2,6; cfr. Es 22,21; Lv 19,32.
CEI 2008 Sap2,10Spadroneggiamo sul giusto, che è povero,
non risparmiamo le vedove,
né abbiamo rispetto per la canizie di un vecchio attempato.
Interconfessionale 2,11La nostra forza sia la norma suprema del diritto,
perché i deboli non valgono niente.
CEI 2008 Sap2,11La nostra forza sia legge della giustizia,
perché la debolezza risulta inutile.
Interconfessionale 2,12Tendiamo trappole all’uomo giusto
perché ci mette in imbarazzo:
si oppone alle nostre scelte,
ci rimprovera di non rispettare la Legge
e ci accusa di incoerenza con l’educazione ricevuta.
CEI 2008 SapTendiamo insidie al giusto, che per noi è d'incomodo
e si oppone alle nostre azioni;
ci rimprovera le colpe contro la legge
e ci rinfaccia le trasgressioni contro l'educazione ricevuta.
2,12-20  La condotta del giusto è rimprovero per l’empio
 Il ritratto del giusto, qui delineato, si ispira al quarto canto del Servo sofferente (Is 52,13-53,12) e a Sal 22,8. La totale fiducia che il giusto ripone in Dio, il suo rigore morale e la sua fedeltà alla legge diventano un monito insopportabile per l’empio, che decide di sottoporlo a tortura con violenze e tormenti (v. 19) e poi sopprimerlo.
Interconfessionale Egli pretende di conoscere Dio
e si dice servo del Signore.
Note al Testo
2,13 servo: altri: figlio.
CEI 2008 Sap2,13Proclama di possedere la conoscenza di Dio
e chiama se stesso figlio del Signore.
Interconfessionale 2,14Per noi e per i nostri progetti, egli è un severo rimprovero.
È insopportabile solo a vederlo.
CEI 2008 Sap2,14È diventato per noi una condanna dei nostri pensieri;
ci è insopportabile solo al vederlo,
Interconfessionale 2,15La sua vita non è come quella degli altri,
il suo modo di fare è del tutto diverso.
CEI 2008 Sap2,15perché la sua vita non è come quella degli altri,
e del tutto diverse sono le sue strade.
Interconfessionale 2,16Ci considera ambigui e falsi,
schiva le nostre abitudini come cosa sporca;
dice che solo il giusto alla fine sarà felice
e si vanta di avere Dio come padre.
CEI 2008 Sap2,16Siamo stati considerati da lui moneta falsa,
e si tiene lontano dalle nostre vie come da cose impure.
Proclama beata la sorte finale dei giusti
e si vanta di avere Dio per padre.
Interconfessionale 2,17Ma sono proprio vere le sue parole?
Proviamo a vedere come va a finire.
CEI 2008 Sap2,17Vediamo se le sue parole sono vere,
consideriamo ciò che gli accadrà alla fine.
Interconfessionale Se il giusto è figlio di Dio, Dio l’aiuterà,
lo libererà dalle grinfie dei suoi nemici.
Rimandi
2,18 Dio l’aiuterà cfr. Sal 22,9+.
CEI 2008 Sap2,18Se infatti il giusto è figlio di Dio, egli verrà in suo aiuto
e lo libererà dalle mani dei suoi avversari.
Interconfessionale 2,19Mettiamolo alla prova con torture e insulti,
e vediamo fino a che punto è paziente e tollerante.
CEI 2008 Sap2,19Mettiamolo alla prova con violenze e tormenti,
per conoscere la sua mitezza
e saggiare il suo spirito di sopportazione.
Interconfessionale Condanniamolo a una morte infame.
Se è vero quel che dice, Dio interverrà in suo favore».
Rimandi
2,20 Dio interverrà in suo favore Sap 3,7+.
CEI 2008 Sap2,20Condanniamolo a una morte infamante,
perché, secondo le sue parole, il soccorso gli verrà".
…ma fanno male i loro conti

Interconfessionale I malvagi pensano così ma si sbagliano,
la loro cattiveria li rende ciechi;
Rimandi
2,21 la loro cattiveria li rende ciechi Rm 1,21.
CEI 2008 SapHanno pensato così, ma si sono sbagliati;
la loro malizia li ha accecati.
2,21-24  Origine del male e della morte
Interconfessionale 2,22non conoscono i progetti segreti di Dio
e non immaginano che egli ricompensa chi è retto
e disprezzano l’onore riservato a chi è onesto.
CEI 2008 Sap2,22Non conoscono i misteriosi segreti di Dio,
non sperano ricompensa per la rettitudine
né credono a un premio per una vita irreprensibile.
Interconfessionale Dio ha creato l’uomo perché fosse immortale
e lo ha fatto a immagine del suo essere divino.
Rimandi
2,23 lo ha fatto a immagine… Gn 1,26.27.
CEI 2008 Sap2,23Sì, Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità,
lo ha fatto immagine della propria natura.
Interconfessionale Solo per invidia del diavolo
la morte è entrata nel mondo
e quelli che stanno dalla sua parte
ne fanno l’esperienza.
Rimandi
2,24 la morte è entrata nel mondo Rm 5,12.
Note al Testo
2,24 stanno dalla sua parte: altri: le appartengono.
CEI 2008 SapMa per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo
e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.


2,24 Il serpente del racconto di Gen 3 viene qui identificato con il diavolo. La morte fisica è effetto della condizione terrestre dell’uomo, quella spirituale è invece opera del peccato.