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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Deuterocanonici - Siracide - 21

Siracide 21

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CEI 2008

Fuggi il peccato

Interconfessionale Figlio mio, hai peccato? Non farlo più
e chiedi perdono per i peccati commessi.
Rimandi
21,1 chiedi perdono 17,25.
CEI 2008 Sir Figlio, hai peccato? Non farlo più
e chiedi perdono per le tue colpe passate.
21,1

21,4b NVg (21,5bc) invece: e la casa troppo ricca sarà svuotata dalla superbia; / così pure gli averi del superbo svaniranno.
21,12b NVg (21,15) invece: che abbonda nel male / e dove c’è amarezza non vi può essere serenità d’animo.
21,28b NVg (21,31bc) aggiunge: e chi resta con lui si rende odioso; / chi è silenzioso e assennato sarà onorato


Fuggire il peccato
Interconfessionale Fuggi il peccato, come davanti a un serpente,
perché se ti avvicini ti morderà:
i suoi denti sono come quelli di un leone
e tolgono la vita all’uomo.
Rimandi
21,2-3 il peccato come un serpente Gn 3,1; cfr. Prv 23,32. — come un leone 1 Pt 5,8; cfr. Gl 1,6. — come una spada cfr. Sal 149,6; Prv 5,4.
CEI 2008 Sir21,2Come davanti a un serpente, fuggi il peccato:
se ti avvicini, ti morderà.
Denti di leone sono i suoi denti,
capaci di distruggere vite umane.
Interconfessionale 21,3Ogni colpa è come una spada a doppio taglio:
se ti ferisce non c’è più niente da fare.
CEI 2008 Sir21,3Ogni trasgressione è spada a doppio taglio,
non c'è guarigione alle sue ferite.
Interconfessionale 21,4Il prepotente che ricorre alla violenza distrugge le sue ricchezze,
e l’orgoglioso manda in fumo tutti i suoi beni.
CEI 2008 Sir21,4Spavento e violenza disperdono la ricchezza,
così la casa del superbo sarà devastata.
Interconfessionale La preghiera del povero arriva fino a Dio,
che non tarderà a fargli giustizia.
Rimandi
21,5 La preghiera del povero arriva a Dio 4,6+.
CEI 2008 Sir21,5La preghiera del povero sale agli orecchi di Dio
e il giudizio di lui sarà a suo favore.
Interconfessionale Se detesti i rimproveri, ti metti sulla strada dei peccatori,
ma se ami il Signore ritornerai sinceramente a lui.
Rimandi
21,6 detestare i rimproveri Prv 12,1. — amare (temere) il Signore 1,11+.
CEI 2008 Sir21,6Chi odia il rimprovero segue le orme del peccatore,
ma chi teme il Signore si converte nel cuore.
Interconfessionale Un chiacchierone si fa riconoscere da lontano
e quando sbaglia, il saggio se ne accorge.
Rimandi
21,7 coscienza dello sbaglio cfr. Prv 28,11.
CEI 2008 Sir21,7Da lontano si conosce chi è abile nel parlare,
ma l'assennato avverte quando inciampa.
Interconfessionale Chi costruisce la sua casa coi soldi degli altri
è come chi raccoglie pietre per costruirsi il sepolcro.
Note al Testo
21,8 per costruirsi il sepolcro: così secondo alcuni manoscritti greci, mentre gli altri hanno: per l’inverno.
CEI 2008 Sir21,8Chi costruisce la sua casa con ricchezze altrui
è come chi ammucchia pietre per il sepolcro.
Interconfessionale Una riunione di ribelli è come un mucchio di paglia,
è destinata a finire tra le fiamme del fuoco.
Rimandi
21,9 riunione di ribelli 7,16+.
CEI 2008 Sir21,9Ammasso di stoppa è una riunione di iniqui,
la loro fine è una fiammata di fuoco.
Interconfessionale La strada dei peccatori è liscia e senza buche,
però porta all’abisso della morte.
Rimandi
21,10 La strada dei peccatori Sal 1,1.6; Mt 7,13-14.
CEI 2008 Sir21,10La via dei peccatori è ben lastricata,
ma al suo termine c'è il baratro infernale.

Il sapiente e lo stolto

Interconfessionale Chi rimane fedele alla legge sarà sempre capace di controllare i suoi temperamenti
e così il timore del Signore si trasforma in sapienza.
Rimandi
21,11 timore del Signore 1,11+.
CEI 2008 SirChi osserva la legge domina il suo istinto,
il timore del Signore conduce alla sapienza.
21,11-28 Il saggio e lo stolto
Interconfessionale 21,12È impossibile educare un uomo privo di capacità,
ma un uomo dotato può essere fonte di amarezze.
CEI 2008 Sir21,12Chi non è perspicace non può essere istruito,
ma c'è anche una perspicacia che riempie di amarezza.
Interconfessionale Il saggio cresce nella sapienza come un fiume in piena
e i suoi consigli sono sorgente di acqua viva;
Rimandi
21,13 i consigli del saggio sono come una sorgente Prv 13,14; 18,4; cfr. Prv 20,5. — la sapienza è vita 4,13+.
Note al Testo
21,13 fiume in piena: il testo ha la parola diluvio, che di solito indica un castigo, ma qui è simbolo di abbondanza (come in 39,22).
CEI 2008 Sir21,13La scienza del saggio cresce come un diluvio
e il suo consiglio è come sorgente di vita.
Interconfessionale 21,14invece la mente dello stolto è come un vaso rotto
perché non riesce a conservare quello che impara.
CEI 2008 Sir21,14L'intimo dello stolto è come un vaso frantumato,
non può contenere alcuna scienza.
Interconfessionale 21,15Un tipo intelligente, quando ascolta un discorso serio,
lo approva e lo approfondisce.
Se invece lo sente un imbecille,
si annoia e poi se ne infischia.
CEI 2008 Sir21,15Se un assennato ascolta un discorso intelligente,
lo approva e vi aggiunge dell'altro;
se l'ascolta un dissoluto, se ne dispiace
e lo getta via, dietro le spalle.
Interconfessionale 21,16Ascoltare uno stolto è come viaggiare con un carico ingombrante,
invece la parola del saggio è affascinante.
CEI 2008 Sir21,16Le spiegazioni dello sciocco sono come un fardello nel cammino,
ma il parlare del saggio reca diletto.
Interconfessionale 21,17Nelle riunioni si vuol sentire che cosa dicono i saggi
per poi riflettere a fondo sulle loro parole.
CEI 2008 Sir21,17La parola del prudente è ricercata nell'assemblea,
sui suoi discorsi si riflette seriamente.

Interconfessionale 21,18Per uno stolto, la saggezza è come una casa diroccata,
tutta la sua scienza è fatta di discorsi senza capo né coda.
CEI 2008 Sir21,18Per lo stolto la sapienza è come casa in rovina,
e la scienza dell'insensato è un insieme di parole astruse.
Interconfessionale 21,19Agli occhi dell’insensato l’educazione è come una catena ai piedi
o le manette che si mettono ai polsi.
CEI 2008 Sir21,19Ceppi ai piedi è l'istruzione per l'insensato
e come catene alla sua destra.
Interconfessionale 21,20Mentre il maleducato ride sguaiato,
l’uomo cauto sorride appena.
CEI 2008 Sir21,20Lo stolto alza la sua voce quando ride,
ma l'uomo saggio sorride appena sommessamente.
Interconfessionale Per chi ha buon senso, l’educazione è come un gioiello d’oro
o come un braccialetto intorno al polso.
Rimandi
21,21 gioiello d’oro 6,30.
CEI 2008 Sir21,21Come ornamento d'oro è l'istruzione per chi ha senno,
è come un monile al braccio destro.
Interconfessionale 21,22Lo stolto se ne va in casa d’altri,
entra improvvisamente senza alcun riguardo;
l’uomo maturo invece si presenta con discrezione;
CEI 2008 Sir21,22Il piede dello stolto entra subito in una casa,
ma l'uomo prudente è rispettoso verso gli altri.
Interconfessionale 21,23quello entra e si mette a curiosare dappertutto,
ma l’altro, per educazione, aspetta fuori;
CEI 2008 Sir21,23Lo stolto spia dalla porta dentro una casa,
l'uomo educato invece se ne sta fuori.
Interconfessionale 21,24solo un maleducato origlia dietro le porte,
l’uomo serio invece morirebbe di vergogna a farlo.
CEI 2008 Sir21,24È cattiva educazione origliare alla porta,
l'uomo prudente ne resterebbe confuso.
Interconfessionale Il chiacchierone ripete quel che dicono gli altri,
ma l’uomo riflessivo sa pesare le sue parole.
Rimandi
21,25 pesare le parole 28,25.
Note al Testo
21,25 chiacchierone… altri: così secondo un manoscritto greco; invece di: quel che dicono gli altri si può intendere anche: cose che non lo riguardano. Il testo degli altri manoscritti è per noi oscuro.
CEI 2008 Sir21,25Le labbra degli stolti raccontano sciocchezze,
ma le parole dei prudenti sono pesate sulla bilancia.
Interconfessionale Lo stolto parla senza pensare,
il saggio prima pensa poi parla.
Note al Testo
21,26 Lo stolto… parla: altri: Il cuore degli stolti sta sulla loro bocca, mentre la bocca dei saggi è nel loro cuore.
CEI 2008 Sir21,26Il cuore degli stolti sta sulla loro bocca,
mentre bocca dei saggi è il loro cuore.
Interconfessionale Quando l’empio incolpa il suo avversario
in realtà incolpa se stesso.
Note al Testo
21,27 il suo avversario: ossia l’uomo pio; il testo greco ha satana, che si può intendere nel senso generico di avversario oppure come designazione delle cattive inclinazioni dell’uomo; in questo secondo caso, l’uomo che incolpa una forza esterna che lo ha trascinato al male dovrebbe dare piuttosto la colpa a se stesso.
CEI 2008 Sir21,27Quando un empio maledice l'avversario,
maledice se stesso.
Interconfessionale Anche chi parla male degli altri discredita se stesso
e si fa odiare dai suoi vicini.
Rimandi
21,28 chi parla male 28,14-16.
CEI 2008 Sir21,28Chi mormora diffama se stesso
ed è detestato dal suo vicinato.