Interconfessionale - Nuovo Testamento - Lettere di Paolo - 1 Corinzi - 8
Prima Lettera ai Corinzi 8
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CEI 2008
La carne offerta agli idoli
Interconfessionale
Trattiamo ora il problema delle carni che vengono sacrificate agli idoli. So che tutti siamo pieni di conoscenza su questo argomento. Ma la conoscenza fa insuperbire, l’amore soltanto fa crescere nella fede.
CEI 2008
1Cor Riguardo alle carni sacrificate agli idoli, so che tutti ne abbiamo conoscenza. Ma la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l'amore edifica.
8,1
CULTO PAGANO E CULTO CRISTIANO (8,1-11,34)
Le carni sacrificate agli idoli
Paolo affronta un primo problema sul quale i cristiani di Corinto sono divisi. Delle carni di animali offerti in sacrificio agli dèi, parte viene consumata nei banchetti sacri presso il tempio e parte è venduta al mercato. È lecito a un cristiano partecipare a questi banchetti sacri presso il tempio o mangiare privatamente la carne dei sacrifici? L’apostolo condanna nettamente la partecipazione ai banchetti nel tempio pagano (10,14-22); invece, riguardo alle carni offerte agli idoli e poi vendute al mercato, egli afferma che gli idoli non sono nulla, quindi le carni dei sacrifici non sono sacre. Ma per risolvere le tensioni nella comunità, egli richiama il principio della carità. Il cristiano che si sente più sicuro e libero deve evitare di dare scandalo al fratello più debole.
Le carni sacrificate agli idoli
Paolo affronta un primo problema sul quale i cristiani di Corinto sono divisi. Delle carni di animali offerti in sacrificio agli dèi, parte viene consumata nei banchetti sacri presso il tempio e parte è venduta al mercato. È lecito a un cristiano partecipare a questi banchetti sacri presso il tempio o mangiare privatamente la carne dei sacrifici? L’apostolo condanna nettamente la partecipazione ai banchetti nel tempio pagano (10,14-22); invece, riguardo alle carni offerte agli idoli e poi vendute al mercato, egli afferma che gli idoli non sono nulla, quindi le carni dei sacrifici non sono sacre. Ma per risolvere le tensioni nella comunità, egli richiama il principio della carità. Il cristiano che si sente più sicuro e libero deve evitare di dare scandalo al fratello più debole.
Interconfessionale
Dunque: le carni sacrificate agli idoli si possono mangiare? Noi sappiamo che gli idoli di questo mondo non sono niente, e che vi è un solo Dio.
CEI 2008
1Cor8,4Riguardo dunque al mangiare le carni sacrificate agli idoli, noi sappiamo che non esiste al mondo alcun idolo e che non c'è alcun dio, se non uno solo.
Interconfessionale
Veramente c’è chi parla di certe divinità del cielo e della terra; e di fatto ve ne sono molti di questi «dèi» e «signori».
CEI 2008
1Cor8,5In realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo che sulla terra - e difatti ci sono molti dèi e molti signori -,
Interconfessionale
Per noi invece vi è un solo Dio e Padre. Egli ha creato ogni cosa, ed è per lui che viviamo. E vi è un solo Signore, Gesù *Cristo, per mezzo del quale esiste ogni cosa. Anche noi viviamo per mezzo di lui.
Rimandi
8,6
un solo Dio Ml 2,10; 1 Cor 12,6; Ef 4,6. — un solo Signore, per mezzo del quale… Gv 1,3; 1 Cor 12,5; Ef 4,5; Col 1,16.
CEI 2008
1Cor8,6per noi c'è un solo Dio, il Padre,
dal quale tutto proviene e noi siamo per lui;
e un solo Signore, Gesù Cristo,
in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui.
dal quale tutto proviene e noi siamo per lui;
e un solo Signore, Gesù Cristo,
in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui.
Interconfessionale
8,7Non tutti però hanno questa conoscenza. Alcuni, abituati finora al culto degli idoli, mangiano ancora quelle carni come se appartenessero agli idoli. E la loro debole coscienza ne è turbata.
CEI 2008
1Cor8,7Ma non tutti hanno la conoscenza; alcuni, fino ad ora abituati agli idoli, mangiano le carni come se fossero sacrificate agli idoli, e così la loro coscienza, debole com'è, resta contaminata.
Interconfessionale
Ma non sarà certo un cibo a rendermi gradito a Dio. Non perderemo nulla se non lo mangiamo e non guadagneremo nulla se lo mangiamo.
CEI 2008
1Cor8,8Non sarà certo un alimento ad avvicinarci a Dio: se non ne mangiamo, non veniamo a mancare di qualcosa; se ne mangiamo, non ne abbiamo un vantaggio.
Interconfessionale
Badate però a questa vostra libertà: non diventi un’occasione di turbamento per chi è debole nella fede.
Interconfessionale
8,10Supponiamo che uno, debole nella fede, veda te che sei pieno di conoscenza, seduto a tavola in un tempio di idoli. Non si sentirà forse spinto nella sua coscienza a mangiare della carne sacrificata agli idoli?
CEI 2008
1Cor8,10Se uno infatti vede te, che hai la conoscenza, stare a tavola in un tempio di idoli, la coscienza di quest'uomo debole non sarà forse spinta a mangiare le carni sacrificate agli idoli?
Interconfessionale
E così tu, con tutta la tua conoscenza, metti in pericolo la fede di quel fratello per il quale Cristo è morto.
CEI 2008
1Cor8,11Ed ecco, per la tua conoscenza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto!
CEI 2008
1Cor8,12Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo.
Interconfessionale
Per conto mio, piuttosto che turbare la fede di un fratello a causa di un cibo, preferisco non mangiare mai più la carne. Così non turberò la fede di un mio fratello.
CEI 2008
1Cor8,13Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello.