Prima lettera di Giovanni 5
Interconfessionale Torna al libro
CEI 2008
La fede e l’amore
Interconfessionale
Chiunque crede che Gesù è il *Cristo è diventato il figlio di Dio. Chi ama un padre ama anche i suoi figli.
Rimandi
5,1
figlio di Dio 1 Pt 1,22-23; 1 Gv 2,29+.
Note al Testo
5,1
è diventato il figlio di: altri: è stato generato da; è nato da.
CEI 2008
1Gv Chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.
Interconfessionale
Amare Dio vuol dire osservare i suoi comandamenti. E i suoi comandamenti non sono pesanti,
Rimandi
5,3
amore e osservanza dei comandamenti Gv 14,15.23.24; 15,10; 2 Gv 6. — non sono pesanti Dt 30,11; Mt 11,29-30.
CEI 2008
1Gv5,3In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.
Interconfessionale
Solo chi crede che Gesù è il Figlio di Dio può vincere il mondo.
Interconfessionale
Il Figlio di Dio è quel Gesù che è stato battezzato in acqua, e ha versato il suo sangue sulla croce. Non è passato soltanto attraverso l’acqua, ma anche attraverso il sangue. È lo Spirito che dà testimonianza di questo, quello Spirito che è verità.
CEI 2008
1GvEgli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l'acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.
5,6-8
L’acqua è il battesimo che rivelò Cristo a Israele; il sangue è il suo sacrificio (Gv 19,34). Contro i falsi maestri l’autore afferma la realtà storica di Cristo. Lo Spirito testimonia questa verità nel cuore di ogni discepolo.
Interconfessionale
Se siamo disposti ad accettare come testimoni gli uomini, Dio è un testimone migliore: egli ha reso testimonianza al Figlio suo.
CEI 2008
1Gv5,9Se accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio è superiore: e questa è la testimonianza di Dio, che egli ha dato riguardo al proprio Figlio.
Interconfessionale
Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in se stesso. Chi non crede a Dio lo fa passare per bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha dato al Figlio suo.
CEI 2008
1Gv5,10Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé. Chi non crede a Dio, fa di lui un bugiardo, perché non crede alla testimonianza che Dio ha dato riguardo al proprio Figlio.
Interconfessionale
Chi è unito al Figlio ha la vita; chi non è unito al Figlio di Dio non ha neppure la vita.
CEI 2008
1GvChi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita.
Interconfessionale
Voi credete nel Figlio di Dio: perciò vi ho scritto queste cose, perché sappiate che avete la vita eterna.
CEI 2008
1Gv5,13Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio.
La preghiera
Interconfessionale
Noi ci rivolgiamo a Dio con fiducia, perché egli ci ascolta, se gli chiediamo qualcosa secondo la sua volontà.
CEI 2008
1GvE questa è la fiducia che abbiamo in lui: qualunque cosa gli chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta.
Interconfessionale
5,15Sapendo dunque che Dio ascolta le nostre preghiere, noi abbiamo la certezza di possedere già quello che gli abbiamo chiesto.
CEI 2008
1Gv5,15E se sappiamo che ci ascolta in tutto quello che gli chiediamo, sappiamo di avere già da lui quanto abbiamo chiesto.
Interconfessionale
Se uno vede un fratello commettere un peccato che non porta alla morte, preghi per lui, e Dio darà la vita a quel fratello. Naturalmente, se si tratta di peccati che non portano alla morte. Esiste anche un tipo di peccato che porta alla morte. Non è per questi peccati che dico di pregare.
Rimandi
5,16
peccato che non porta alla morte Dt 22,26. — peccato che porta alla morte Nm 15,30; 18,22; Mt 12,31-32 par.; Eb 6,4-6; 10,26-27; 2 Pt 2,20-21.
CEI 2008
1GvSe uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita: a coloro, cioè, il cui peccato non conduce alla morte. C'è infatti un peccato che conduce alla morte; non dico di pregare riguardo a questo peccato.
Interconfessionale
5,17Tutto quel che facciamo contro la volontà di Dio è peccato, ma non ogni peccato porta alla morte.
Conclusione
Interconfessionale
Noi sappiamo che chiunque è diventato figlio di Dio non vive nel peccato, perché il Figlio di Dio lo custodisce, e il *diavolo non può fargli alcun male.
CEI 2008
1GvSappiamo che chiunque è stato generato da Dio non pecca: chi è stato generato da Dio preserva se stesso e il Maligno non lo tocca.
5,18
CONCLUSIONE (5,18-21)
In una prospettiva diversa da quella dei vv. 16-17, Giovanni dice ora che il cristiano non pecca, in quanto in lui vi è un nuovo principio vitale – la filiazione divina – che lo mette in grado di vincere il peccato.
In una prospettiva diversa da quella dei vv. 16-17, Giovanni dice ora che il cristiano non pecca, in quanto in lui vi è un nuovo principio vitale – la filiazione divina – che lo mette in grado di vincere il peccato.
Interconfessionale
Noi sappiamo di appartenere a Dio, e sappiamo che tutto il mondo intorno a noi si trova sotto il potere del diavolo.
Interconfessionale
Noi sappiamo che il Figlio di Dio è venuto e ci ha insegnato a conoscere il vero Dio. Noi siamo uniti a lui e a Gesù Cristo, suo Figlio. È lui il vero Dio, è lui la vita eterna.
Rimandi
5,20
ci ha insegnato a conoscere Ger 31,33; Ez 11,19; 36,26; Ef 1,17-18; Col 1,10; 1 Gv 2,3. — il vero Dio Ap 3,7. — È lui il vero Dio Gv 20,28; Rm 9,5. — e la vita eterna Gv 11,25; 17,3.
Note al Testo
5,20
È lui il vero Dio: l’espressione è qui applicata successivamente a Dio stesso e a suo Figlio.
CEI 2008
1Gv5,20Sappiamo anche che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato l'intelligenza per conoscere il vero Dio. E noi siamo nel vero Dio, nel Figlio suo Gesù Cristo: egli è il vero Dio e la vita eterna.
Interconfessionale
Figli miei, state attenti a non farvi degli idoli.
CEI 2008
1GvFiglioli, guardatevi dai falsi dèi!