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Interconfessionale - Nuovo Testamento - Lettere di Paolo - Romani - 1

Lettera ai Romani 1

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CEI 1974

Saluto

Interconfessionale Vi scrive Paolo, servo di Gesù *Cristo. Dio mi ha scelto e mi ha fatto *apostolo perché io porti il suo messaggio di salvezza.
Rimandi
1,1 scelto Gal 1,15; At 26,16-18.
CEI 1974 Rm Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio,
1,1-7 Il lungo indirizzo è pari alla grandiosità della lettera e ne anticipa i temi principali. Come servo di Cristo, Paolo si dichiara a totale sua disposizione per la missione apostolica. Gesù lo ha prescelto con una vocazione, che fu eccezionale e lo annoverò fra i Dodici: cfr. Gal 1, 15 ss. 1 Il termine vangelo ricorre 40 volte nell’epistolario paolino.
Interconfessionale Dio, per mezzo dei suoi *profeti,
Rimandi
1,2 messaggio di salvezza (Vangelo) Is 52,7; 61,1; Mc 1,1+.
CEI 1974 Rm1,2 che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture,
Interconfessionale aveva già promesso questo messaggio di salvezza. Esso riguarda il *Figlio di Dio Gesù Cristo, nostro Signore. Sul piano umano egli è discendente da Davide,
Rimandi
1,3 discendente di Davide, Figlio di Dio Mt 1,1+; Sal 2,7; 110,1; Mt 14,33+; Mc 1,1+; At 13,33.
Note al Testo
1,3 Sul piano umano: vedi nota a 7,18.
CEI 1974 Rm riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne,
1,3-4 Il vangelo è Cristo, annunziato secondo la natura umana come figlio di Davide, cioè Messia ( cfr. Mt 1, 1) e rivelatosi Figlio di Dio, fonte della vita soprannaturale. Dopo l’umiliazione e la morte di croce, il Padre lo ha costituito nella gloria che aveva da sempre: cfr. At 2, 22-25. cfr. At 2, 32-36. cfr. Fil 2, 8 ss. ; cfr. Ef 1, 18-21.
Interconfessionale ma sul piano dello Spirito che santifica, Dio lo ha costituito Figlio suo, con potenza, quando lo ha risuscitato dai morti.
Rimandi
1,4 potenza del Risuscitato Fil 2,9; 1 Pt 1,21; Ef 1,20-23.
CEI 1974 Rm1,4 costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore.
Interconfessionale Da Gesù Cristo io ho ricevuto il dono di essere apostolo: perché lui abbia gloria, devo portare tutti i popoli a credere in Dio e a ubbidirgli nella fede.
Rimandi
1,5 l’apostolato è un dono Rm 12,3; 15,15; 1 Cor 3,10; Gal 2,8-9. — apostolo di tutti i popoli At 9,15; Rm 15,15-18. — la fede è un’ubbidienza Rm 6,15-20; 15,18; 16,26; 2 Cor 10,4-5; 2 Ts 1,8; 1 Pt 1,22; Eb 5,9; 11,8.
CEI 1974 Rm1,5 Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell`apostolato per ottenere l`obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome;
Interconfessionale 1,6-7Tra questi siete anche voi tutti che vivete a Roma. Dio vi ha amati e chiamati per appartenere a Gesù Cristo ed essere il suo popolo. Dio nostro Padre e Gesù Cristo nostro Signore diano a voi tutti grazia e pace.
Paolo desidera visitare i cristiani di Roma

Interconfessionale 1,8Prima di tutto, per mezzo di Gesù Cristo, io ringrazio il mio Dio: perché in ogni parte del mondo si parla della vostra fede.
CEI 1974 Rm1,8 Anzitutto rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesù Cristo riguardo a tutti voi, perché la fama della vostra fede si espande in tutto il mondo.
Interconfessionale Dio, che io servo con tutto me stesso annunziando il Figlio suo, sa che dico la verità e che vi ricordo continuamente.
Rimandi
1,9 l’apostolato è un culto reso a Dio Rm 15,16.
CEI 1974 Rm1,9 Quel Dio, al quale rendo culto nel mio spirito annunziando il vangelo del Figlio suo, mi è testimone che io mi ricordo sempre di voi,
Interconfessionale 1,10Nelle mie preghiere io chiedo sempre a Dio di poter finalmente trovare il modo di venire da voi:
CEI 1974 Rm1,10 chiedendo sempre nelle mie preghiere che per volontà di Dio mi si apra una strada per venire fino a voi.
Interconfessionale 1,11perché io ho il desiderio ardente di vedervi e di fare anche voi partecipi dei doni dello Spirito, perché vi rendano ancora più forti.
CEI 1974 Rm1,11 Ho infatti un vivo desiderio di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale perché ne siate fortificati,
Interconfessionale 1,12Ma soprattutto io desidero vedervi, perché in mezzo a voi anch’io possa sentirmi confortato da quella che è la vostra e la mia fede.
CEI 1974 Rm1,12 o meglio, per rinfrancarmi con voi e tra voi mediante la fede che abbiamo in comune, voi e io.
Interconfessionale 1,13Voglio che voi sappiate questo, fratelli: già molte volte avevo deciso di venire a raccogliere anche tra voi qualche buon frutto, come l’ho ottenuto tra altri popoli; ma fino a ora non mi è stato possibile.
CEI 1974 Rm Non voglio pertanto che ignoriate, fratelli, che più volte mi sono proposto di venire fino a voi - ma finora ne sono stato impedito - per raccogliere qualche frutto anche tra voi, come tra gli altri Gentili.
1,13 Cfr. At 19, 21. cfr. At 23, 11 sulle intenzioni di Paolo di recarsi a Roma.
Interconfessionale 1,14Il mio compito è di rivolgermi a tutti: ai popoli di civiltà greca e agli altri, alla gente istruita e agli ignoranti;
CEI 1974 Rm Poiché sono in debito verso i Greci come verso i barbari, verso i dotti come verso gli ignoranti:
1,14 I barbari erano allora detti i popoli non di cultura greca.
Interconfessionale 1,15e per quanto dipende da me, sono pronto ad annunziare il messaggio di Cristo anche a voi che siete in Roma.
CEI 1974 Rm1,15 sono quindi pronto, per quanto sta in me, a predicare il vangelo anche a voi di Roma.
Argomento della lettera
La potenza del messaggio che viene da Dio

Interconfessionale Io non mi vergogno del messaggio del *Vangelo, perché è potenza di Dio per salvare chiunque ha fede, prima l’Ebreo e poi tutti gli altri.
Rimandi
1,16 Ebrei e altri Rm 2,9-10; 3,9; 10,12; 11,11-14; At 13,46; 18,6.
Note al Testo
1,16 prima… altri: altri: prima del Giudeo, poi del Greco.
CEI 1974 Rm Io infatti non mi vergogno del vangelo, poiché è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco.
1,16 Comincia la parte dottrinale della lettera con la enunciazione del tema. Paolo non si vergogna di annunciare un crocifisso come l’unico Salvatore universale: cfr1 Cor 1, 18.23. cfr2 Tm 1, 8-12.16. cfr. Mc 8, 34.38.
Interconfessionale Questo messaggio rivela come Dio, mediante la fede, riabilita gli uomini davanti a sé. Lo afferma la Bibbia: Il giusto per fede vivrà.
Note al Testo
1,17 Dio… riabilita gli uomini davanti a sé: è, qui e in 3,21.22, il senso dell’espressione originale greca: giustizia di Dio; altrove è resa con Dio è fedele (3,5); oppure: Dio mette egli stesso gli uomini in una giusta relazione con sé (10,3); oppure: Dio salva in Cristo (10,3); in 3,25-26 per due volte ricorre l’espressione originale giustizia sua e si traduce che egli è giusto. Con queste diverse traduzioni di una stessa e ricchissima formula si cerca di esprimere nei diversi contesti l’azione di Dio che salva in Cristo (vedi anche nota a 3,26). — il giusto per fede vivrà: oppure: il giusto vivrà per la (sua) fede; vedi Abacuc 2,4.
CEI 1974 Rm E` in esso che si rivela la giustizia di Dio di fede in fede, come sta scritto: Il giusto vivrà mediante la fede.
Tutti gli uomini hanno peccato
1,17 La giustizia di Dio è la sua fedeltà alle promesse antiche per la salvezza, con la quale fa giusti noi ( cfr. Gal 3, 16). « Di fede in fede », cioè da una fede, che tende a diventare sempre più perfetta. Citazione di Ab 2, 4.
La situazione degli uomini senza *Cristo

Interconfessionale Di fatto, l’ira di Dio si manifesta dal cielo contro tutti gli uomini, perché lo hanno rifiutato e hanno commesso ogni specie di ingiustizia soffocando la verità.
Note al Testo
1,18 l’ira di Dio: questa espressione si oppone a giustizia di Dio (vedi nota a 1,17) e indica la reazione di Dio al peccato dell’uomo (vedi anche 2,5).
CEI 1974 Rm In realtà l`ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell`ingiustizia,
1,18 L’ira di Dio è una espressione metaforica proveniente dall’A.T. a indicare l’atteggiamento divino nei confronti del peccato: pagani (cfr. Rm 1, 18-32) ed Ebrei (cfr. 2, 1 - cfr. 3, 20) hanno tutti bisogno del vangelo, unica salvezza.
Interconfessionale Eppure ciò che si può conoscere di Dio è visibile a tutti: Dio stesso l’ha rivelato agli uomini.
Rimandi
1,19 conoscenza di Dio Sap 13-15; At 17,24-28; Gb 12,9; Sal 19,2; At 14,15-17; Eb 11,3.
CEI 1974 Rm1,19 poiché ciò che di Dio si può conoscere è loro manifesto; Dio stesso lo ha loro manifestato.
Interconfessionale 1,20Infatti, fin da quando Dio ha creato il mondo, gli uomini con la loro intelligenza possono vedere nelle cose che egli ha fatto le sue qualità invisibili, ossia la sua eterna potenza e la sua natura divina.
Perciò gli uomini non hanno nessuna scusa:
CEI 1974 Rm Infatti, dalla creazione del mondo in poi, le sue perfezioni invisibili possono essere contemplate con l`intelletto nelle opere da lui compiute, come la sua eterna potenza e divinità;
1,20 Cfr. Sap 13, 1-15.
Interconfessionale 1,21hanno conosciuto Dio, poi si sono rifiutati di adorarlo e di ringraziarlo come Dio. Si sono smarriti in stupidi ragionamenti e così non hanno capito più nulla.
CEI 1974 Rm1,21 essi sono dunque inescusabili, perché, pur conoscendo Dio, non gli hanno dato gloria né gli hanno reso grazie come a Dio, ma hanno vaneggiato nei loro ragionamenti e si è ottenebrata la loro mente ottusa.
Interconfessionale 1,22Essi, che pretendono di essere sapienti, sono impazziti:
CEI 1974 Rm1,22 Mentre si dichiaravano sapienti, sono diventati stolti
Interconfessionale adorano immagini dell’uomo mortale, di uccelli, di quadrupedi e di rettili, invece di adorare il Dio glorioso e immortale.
Rimandi
1,23 idolatria Es 32; Dt 4,16-18; Ger 2,11; Sap 11,15; 12,24.
CEI 1974 Rm e hanno cambiato la gloria dell`incorruttibile Dio con l`immagine e la figura dell`uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.
Dio li ha abbandonati
1,23 Il culto degli animali era diffuso particolarmente in Egitto.
Interconfessionale 1,24Per questo, Dio li ha abbandonati ai loro desideri: si sono lasciati andare a impurità di ogni genere fino al punto di comportarsi in modo vergognoso gli uni con gli altri;
CEI 1974 Rm Perciò Dio li ha abbandonati all`impurità secondo i desideri del loro cuore, sì da disonorare fra di loro i propri corpi,
1,24 L’abbandono di Dio sta a significare le conseguenze morali della idolatria.
Interconfessionale proprio loro che hanno messo idoli al posto del vero Dio, e hanno adorato e servito quel che Dio ha creato, anziché il Creatore. A lui solo sia la lode per sempre. *Amen.
Rimandi
1,25 vero Dio e idoli Ger 10,10-14; 16,19-21; 1 Ts 1,9.
CEI 1974 Rm1,25 poiché essi hanno cambiato la verità di Dio con la menzogna e hanno venerato e adorato la creatura al posto del creatore, che è benedetto nei secoli. Amen.
Interconfessionale 1,26Dio li ha abbandonati lasciandoli travolgere da passioni vergognose: le loro donne hanno avuto rapporti sessuali contro natura, invece di seguire quelli naturali.
CEI 1974 Rm1,26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami; le loro donne hanno cambiato i rapporti naturali in rapporti contro natura.
Interconfessionale 1,27Anche gli uomini, invece di avere rapporti con le donne, si sono infiammati di passione gli uni per gli altri. Uomini con uomini commettono azioni turpi, e ricevono così in loro stessi il giusto castigo per questo traviamento.
CEI 1974 Rm1,27 Egualmente anche gli uomini, lasciando il rapporto naturale con la donna, si sono accesi di passione gli uni per gli altri, commettendo atti ignominiosi uomini con uomini, ricevendo così in se stessi la punizione che s`addiceva al loro traviamento.
Interconfessionale 1,28E poiché si sono allontanati da Dio nei loro pensieri, Dio li ha abbandonati, li ha lasciati soli in balia dei loro pensieri corrotti, ed essi hanno compiuto cose orribili.
CEI 1974 Rm1,28 E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d`una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno,
Interconfessionale Sono ormai giunti al colmo di ogni specie di ingiustizia e di vergognosi desideri. Sono avidi, cattivi, invidiosi, assassini. Litigano e ingannano. Sono maligni, traditori,
CEI 1974 Rm colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d`invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori,
1,29 Cfr altri elenchi di vizi in 13, 13. cfr 1 Cor 6, 9-10. cfr. Gal 5, 19-21. cfr. Col 3, 5-8.
Interconfessionale 1,30calunniatori, nemici di Dio, violenti, superbi, presuntuosi, inventori di mali, ribelli ai genitori.
CEI 1974 Rm1,30 maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori,
Interconfessionale 1,31Sono disonesti e non mantengono le promesse. Sono senza pietà e incapaci di amare.
CEI 1974 Rm1,31 insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia.
Interconfessionale 1,32Eppure sanno benissimo come Dio giudica quelli che commettono queste colpe: sono degni di morte. Tuttavia, non solo continuano a commetterle, ma anche si rallegrano con tutti quelli che si comportano come loro.
CEI 1974 Rm1,32 E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa.