Interconfessionale - Nuovo Testamento - Lettere di Paolo - Romani - 3
Lettera ai Romani 3
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CEI 1974
Interconfessionale
3,1Ma allora gli Ebrei hanno ancora dei vantaggi in confronto agli altri popoli? E la *circoncisione è ancora per loro di qualche utilità?
Interconfessionale
Senz’altro, e per molti motivi. Anzitutto perché Dio ha affidato le sue promesse al popolo ebraico.
CEI 1974
Rm Grande, sotto ogni aspetto. Anzitutto perché a loro sono state affidate le rivelazioni di Dio.
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Interconfessionale
3,3È vero che alcuni sono stati infedeli, ma la loro infedeltà può forse impedire che Dio sia fedele?
CEI 1974
Rm3,3 Che dunque? Se alcuni non hanno creduto, la loro incredulità può forse annullare la fedeltà di Dio?
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Interconfessionale
No di certo! Sia chiaro piuttosto che l’uomo è infedele, mentre Dio agisce sempre con fedeltà. Nella Bibbia sta scritto:
Tu, o Dio, sarai riconosciuto giusto quando parli.
E quando sarai chiamato in *giudizio risulterai vincitore.
Tu, o Dio, sarai riconosciuto giusto quando parli.
E quando sarai chiamato in *giudizio risulterai vincitore.
Rimandi
3,4
Dio è fedele (verace) Sal 89,31-38; 119,89-90; Os 1-3; 1 Gv 1,9; Ap 19,11. — l’uomo è infedele Sal 116,11; Gv 3,3.
Note al Testo
3,4
Il testo del Salmo 51,6 è riportato come si legge nell’antica traduzione greca.
Interconfessionale
3,5Qualcuno potrebbe dire: «Se il male che commettiamo serve a dimostrare che Dio è fedele, allora si mostra ingiusto quando ci castiga».
CEI 1974
Rm3,5 Se però la nostra ingiustizia mette in risalto la giustizia di Dio, che diremo? Forse è ingiusto Dio quando riversa su di noi la sua ira? Parlo alla maniera umana.
Interconfessionale
3,7Qualcuno potrebbe ancora insistere: «Perché Dio mi condanna come peccatore? Io non faccio altro che mettere in risalto la fedeltà di Dio e contribuisco alla sua gloria quando agisco male».
CEI 1974
Rm3,7 Ma se per la mia menzogna la verità di Dio risplende per sua gloria, perché dunque sono ancora giudicato come peccatore?
Interconfessionale
3,8Ma allora facciamo il male perché ne venga un bene!
Alcuni parlano male di me e mi accusano di dire: «Facciamo il male perché ne venga un bene». Dicono il falso ed è giusto che siano condannati.
Alcuni parlano male di me e mi accusano di dire: «Facciamo il male perché ne venga un bene». Dicono il falso ed è giusto che siano condannati.
CEI 1974
Rm3,8 Perché non dovremmo fare il male affinchè venga il bene, come alcuni - la cui condanna è ben giusta - ci calunniano, dicendo che noi lo affermiamo?
Tutti gli uomini sono peccatori
Tutti gli uomini sono peccatori
Tutti sono colpevoli
Interconfessionale
3,9Che dire dunque? Che noi Ebrei abbiamo qualche superiorità sugli altri? No! Infatti ho dimostrato che tutti sono peccatori; sia gli Ebrei, sia gli altri uomini.
CEI 1974
Rm3,9 Che dunque? Dobbiamo noi ritenerci superiori? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che Giudei e Greci, tutti, sono sotto il dominio del peccato,
Interconfessionale
La Bibbia dice:
Nessun uomo è giusto, nemmeno uno.
Nessun uomo è giusto, nemmeno uno.
Interconfessionale
3,12Tutti hanno smarrito la retta via,
tutti insieme si sono corrotti.
Non c’è nessuno che faccia il bene, neppure uno.
tutti insieme si sono corrotti.
Non c’è nessuno che faccia il bene, neppure uno.
CEI 1974
Rm3,12 Tutti hanno traviato e si son pervertiti;
non c`è chi compia il bene, non ce n`è neppure uno.
non c`è chi compia il bene, non ce n`è neppure uno.
Interconfessionale
3,19Tutto questo lo dice la Bibbia e noi sappiamo che lo dice per coloro che sono sotto il dominio della *Legge. Perciò, tutti chiudano la bocca e il mondo intero si riconosca colpevole davanti a Dio,
CEI 1974
Rm Ora, noi sappiamo che tutto ciò che dice la legge lo dice per quelli che sono sotto la legge, perché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio.
Interconfessionale
perché nessuno potrà essere riconosciuto giusto da Dio grazie alle opere che la Legge comanda. La Legge serve soltanto a far conoscere ciò che è male.
È per fede che si è giusti davanti a Dio
Interconfessionale
Ora viene rivelato quel che la legge di Mosè e i *profeti hanno affermato: Dio riabilita davanti a sé tutti quelli che credono in Gesù Cristo, e lo fa indipendentemente dalla Legge e senza alcuna distinzione tra gli uomini:
Interconfessionale
perché tutti hanno peccato e sono privi della presenza di Dio che salva.
Rimandi
3,23
presenza di Dio (= gloria di Dio) Ez 10,18-19; 11,22-23; 43,1-9; Is 60,1-3. — donata a Cristo 1 Cor 2,8; 2 Cor 4,6. — e ai credenti 2 Cor 3,18; Rm 8,18-21.30.
Note al Testo
3,23
sono privi della presenza di Dio che salva: oppure: sono privi della gloria di Dio.
CEI 1974
Rm tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio,
Interconfessionale
Ma ora siamo nella giusta relazione con Dio perché egli, nella sua bontà, ci ha liberati gratuitamente per mezzo di Gesù *Cristo.
CEI 1974
Rm3,24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù.
Interconfessionale
Dio infatti ha presentato Gesù che muore in croce come mezzo di perdono per quelli che credono in lui. Dio così dimostra che è sempre giusto: sia nel passato quando, in vista del perdono, tollerava pazientemente i peccati commessi, sia nel tempo presente, perché ora ∆egli accoglie come suoi coloro che credono in Gesù.
Rimandi
Note al Testo
3,25-26
nel passato quando,… i peccati commessi: altri: avendo usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza. — egli (= Dio) accoglie come suoi: oppure: rende giusti, giustifica; lo stesso verbo è reso con: mette nella giusta relazione con sé (3,30), accoglie favorevolmente (4,5) e dichiara che non sono più colpevoli (8,33). Questo modo di rendere la forma attiva del verbo greco spiega anche la traduzione della forma passiva. Questa è resa, a volte, attivamente: Dio accoglie come suoi (3,28); Dio ha accolto come suoi noi (5,1); Dio ci ha messi in una giusta relazione con sé (5,9); a volte conservata passiva: essere riconosciuto giusto (3,20); altre volte, infine, mette in risalto la situazione che si è creata dopo l’intervento di Dio: ora siamo nella giusta relazione con Dio (3,24). Da questo diverso modo di tradurre il verbo rendere giusti si comprende anche il perché della traduzione dell’espressione originale giustizia di Dio (vedi nota a 1,17).
Interconfessionale
Ci sono ancora motivi per insuperbirsi? No! Sono stati tutti eliminati, perché non vale più la legge delle opere ma vale quella della fede.
CEI 1974
Rm Dove sta dunque il vanto? Esso è stato escluso! Da quale legge? Da quella delle opere? No, ma dalla legge della fede.
Interconfessionale
3,28Noi riteniamo infatti che Dio accoglie come suoi quelli che credono, indipendentemente dalle opere della Legge.
CEI 1974
Rm3,28 Noi riteniamo infatti che l'uomo è giustificato per la fede, indipendentemente dalle opere della legge.
Interconfessionale
3,29Dio è forse soltanto il Dio degli Ebrei? No! Egli è anche il Dio di tutti gli altri popoli.
CEI 1974
Rm3,29 Forse Dio è Dio soltanto dei Giudei? Non lo è anche dei pagani? Certo, anche dei pagani!
Interconfessionale
3,30È chiaro perciò che vi è un solo Dio che mette nella giusta relazione con sé tutti quelli che credono, Ebrei e non Ebrei.
CEI 1974
Rm3,30 Poiché non c'è che un solo Dio, il quale giustificherà per la fede i circoncisi, e per mezzo della fede anche i non circoncisi.
Interconfessionale
Ma allora, mediante la fede, togliamo ogni valore alla Legge? No di certo! Anzi diamo alla Legge il suo vero valore.
Rimandi
3,31
dare alla Legge il suo valore Mt 5,17-19.
Note al Testo
3,31
il suo vero valore: la Legge per Paolo non è solo fonte di precetti e di obblighi, ma contiene anche la promessa di Dio.