Ad Corinthios Epistula I Sancti Pauli Apostoli
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CEI 2008
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15
Notum autem vobis facio, fratres, evangelium, quod evangelizavi vobis, quod et accepistis, in quo et statis,
CEI 2008
1Cor Vi proclamo poi, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi
15,1
RISURREZIONE DEI MORTI (15,1-58)
Sotto l’influsso della mentalità greca, che privilegia l’immortalità dello spirito o dell’anima, alcuni cristiani di Corinto ritengono che non ci sia risurrezione dei morti, ma esista solo una risurrezione spirituale. Paolo afferma, in modo chiaro e deciso, la risurrezione dei morti: tutto l’uomo redento, anche con il suo corpo, entra nella gloria della risurrezione, anche se la forma dell’esistenza sarà del tutto diversa dall’attuale.
Cristo morto e risorto: messaggio di salvezza
Sotto l’influsso della mentalità greca, che privilegia l’immortalità dello spirito o dell’anima, alcuni cristiani di Corinto ritengono che non ci sia risurrezione dei morti, ma esista solo una risurrezione spirituale. Paolo afferma, in modo chiaro e deciso, la risurrezione dei morti: tutto l’uomo redento, anche con il suo corpo, entra nella gloria della risurrezione, anche se la forma dell’esistenza sarà del tutto diversa dall’attuale.
Cristo morto e risorto: messaggio di salvezza
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per quod et salvamini, qua ratione evangelizaverim vobis, si tenetis, nisi si frustra credidistis!
CEI 2008
1Cor15,2e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l'ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano!
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15,3Tradidi enim vobis in primis, quod et accepi, quoniam Christus mortuus est pro peccatis nostris secundum Scripturas
CEI 2008
1Cor15,3A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch'io ho ricevuto, cioè
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che
che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture
e che
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et quia sepultus est et quia suscitatus est tertia die secundum Scripturas
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deinde visus est plus quam quingentis fratribus simul, ex quibus plures manent usque adhuc, quidam autem dormierunt;
CEI 2008
1CorIn seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti.
CEI 2008
1CorUltimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto.
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15,9Ego enim sum minimus apostolorum, qui non sum dignus vocari apostolus, quoniam persecutus sum ecclesiam Dei;
CEI 2008
1Cor15,9Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio.
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15,10gratia autem Dei sum id, quod sum, et gratia eius in me vacua non fuit, sed abundantius illis omnibus laboravi, non ego autem, sed gratia Dei mecum.
CEI 2008
1Cor15,10Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.
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Igitur sive ego sive illi, sic praedicamus, et sic credidistis.
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Si autem Christus praedicatur quod suscitatus est a mortuis, quomodo quidam dicunt in vobis quoniam resurrectio mortuorum non est?
Si autem Christus praedicatur quod suscitatus est a mortuis, quomodo quidam dicunt in vobis quoniam resurrectio mortuorum non est?
CEI 2008
1CorOra, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti?
Nova Vulgata
Si autem resurrectio mortuorum non est, neque Christus suscitatus est!
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Si autem Christus non suscitatus est, inanis est ergo praedicatio nostra, inanis est et fides vestra,
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invenimur autem et falsi testes Dei, quoniam testimonium diximus adversus Deum quod suscitaverit Christum, quem non suscitavit, si revera mortui non resurgunt.
CEI 2008
1Cor15,15Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono.
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quod si Christus non resurrexit, stulta est fides vestra, adhuc estis in peccatis vestris.
CEI 2008
1Cor15,17ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati.
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15,19Si in hac vita tantum in Christo sperantes sumus, miserabiliores sumus omnibus hominibus.
CEI 2008
1Cor15,19Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini.
CEI 2008
1Cor15,21Perché, se per mezzo di un uomo venne la morte, per mezzo di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti.
Nova Vulgata
sicut enim in Adam omnes moriuntur, ita et in Christo omnes vivificabuntur.
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15,23Unusquisque autem in suo ordine: primitiae Christus; deinde hi, qui sunt Christi, in adventu eius;
CEI 2008
1Cor15,23Ognuno però al suo posto: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo.
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deinde finis, cum tradiderit regnum Deo et Patri, cum evacuaverit omnem principatum et omnem potestatem et virtutem.
CEI 2008
1CorPoi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre, dopo avere ridotto al nulla ogni Principato e ogni Potenza e Forza.
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15,27omnia enim subiecit sub pedibus eius. Cum autem dicat: “Omnia subiecta sunt”, sine dubio praeter eum, qui subiecit ei omnia.
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15,28Cum autem subiecta fuerint illi omnia, tunc ipse Filius subiectus erit illi, qui sibi subiecit omnia, ut sit Deus omnia in omnibus.
CEI 2008
1Cor15,28E quando tutto gli sarà stato sottomesso, anch'egli, il Figlio, sarà sottomesso a Colui che gli ha sottomesso ogni cosa, perché Dio sia tutto in tutti.
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15,29Alioquin quid facient, qui baptizantur pro mortuis? Si omnino mortui non resurgunt, ut quid et baptizantur pro illis?
15,29Alioquin quid facient, qui baptizantur pro mortuis? Si omnino mortui non resurgunt, ut quid et baptizantur pro illis?
CEI 2008
1CorAltrimenti, che cosa faranno quelli che si fanno battezzare per i morti? Se davvero i morti non risorgono, perché si fanno battezzare per loro?
Nova Vulgata
Cotidie morior, utique per vestram gloriationem, fratres, quam habeo in Christo Iesu Domino nostro!
CEI 2008
1Cor15,31Ogni giorno io vado incontro alla morte, come è vero che voi, fratelli, siete il mio vanto in Cristo Gesù, nostro Signore!
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15,32Si secundum hominem ad bestias pugnavi Ephesi, quid mihi prodest? Si mortui non resurgunt, manducemus et bibamus, cras enim moriemur.
CEI 2008
1CorSe soltanto per ragioni umane io avessi combattuto a Èfeso contro le belve, a che mi gioverebbe? Se i morti non risorgono, mangiamo e beviamo, perché domani moriremo.
15,32
La lotta contro le belve a Èfeso va intesa in senso metaforico e potrebbe alludere a quanto si racconta in At 19,23-41. La citazione è di Is 22,13.
CEI 2008
1CorNon lasciatevi ingannare: "Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi".
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15,34Evigilate iuste et nolite peccare! Ignorantiam enim Dei quidam habent; ad reverentiam vobis loquor.
CEI 2008
1Cor15,34Tornate in voi stessi, come è giusto, e non peccate! Alcuni infatti dimostrano di non conoscere Dio; ve lo dico a vostra vergogna.
CEI 2008
1CorMa qualcuno dirà: "Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?".
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15,37et quod seminas, non corpus, quod futurum est, seminas sed nudum granum, ut puta tritici aut alicuius ceterorum.
CEI 2008
1Cor15,37Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere.
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Non omnis caro eadem caro, sed alia hominum, alia caro pecorum, alia caro volucrum, alia autem piscium.
CEI 2008
1Cor15,39Non tutti i corpi sono uguali: altro è quello degli uomini e altro quello degli animali; altro quello degli uccelli e altro quello dei pesci.
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15,40Et corpora caelestia et corpora terrestria, sed alia quidem caelestium gloria, alia autem terrestrium.
CEI 2008
1Cor15,40Vi sono corpi celesti e corpi terrestri, ma altro è lo splendore dei corpi celesti, altro quello dei corpi terrestri.
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15,41Alia claritas solis, alia claritas lunae et alia claritas stellarum; stella enim a stella differt in claritate.
CEI 2008
1Cor15,41Altro è lo splendore del sole, altro lo splendore della luna e altro lo splendore delle stelle. Ogni stella infatti differisce da un'altra nello splendore.
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Sic et resurrectio mortuorum: seminatur in corruptione, resurgit in incorruptione;
CEI 2008
1Cor15,42Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell'incorruttibilità;
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seminatur in ignobilitate, resurgit in gloria; seminatur in infirmitate, resurgit in virtute;
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1Cor15,43è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza;
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seminatur corpus animale, resurgit corpus spiritale.
Si est corpus animale, est et spiritale.
Si est corpus animale, est et spiritale.
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1Cor15,44è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale.
Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che
Se c'è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che
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15,45Sic et scriptum est: “ Factus est primus homo Adam in animam viventem ”; novissimus Adam in Spiritum vivificantem.
CEI 2008
1Coril primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l'ultimo Adamo divenne spirito datore di vita.
15,45
Paolo stabilisce un confronto tra Cristo e Adamo (vedi anche Rm 5,12-19). Il primo Adamo dà origine a una discendenza terrena e mortale; l’ultimo Adamo, cioè Cristo, è capostipite di una umanità celeste e immortale, perché egli è Spirito datore di vita. La citazione è di Gen 2,7.
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1Cor15,47Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo.
CEI 2008
1Cor15,48Come è l'uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l'uomo celeste, così anche i celesti.
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et sicut portavimus imaginem terreni, portabimus et imaginem caelestis.
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15,50Hoc autem dico, fratres, quoniam caro et sanguis regnum Dei possidere non possunt, neque corruptio incorruptelam possidebit.
CEI 2008
1Cor15,50Vi dico questo, o fratelli: carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio, né ciò che si corrompe può ereditare l'incorruttibilità.
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Ecce mysterium vobis dico: Non omnes quidem dormiemus, sed omnes immutabimur,
Ecce mysterium vobis dico: Non omnes quidem dormiemus, sed omnes immutabimur,
CEI 2008
1CorEcco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati,
15,51-58
Vittoria finale
Paolo dichiara che tutti, vivi e morti, devono essere trasformati per poter entrare nel regno di Dio (1Ts 4,15-17).
Paolo dichiara che tutti, vivi e morti, devono essere trasformati per poter entrare nel regno di Dio (1Ts 4,15-17).
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in momento, in ictu oculi, in novissima tuba; canet enim, et mortui suscitabuntur incorrupti, et nos immutabimur.
CEI 2008
1Cor15,52in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati.
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15,53Oportet enim corruptibile hoc induere incorruptelam, et mortale induere immortalitatem.
CEI 2008
1Cor15,53È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d'incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d'immortalità.
Nova Vulgata
Cum autem corruptibile hoc induerit incorruptelam, et mortale hoc induerit
immortalitatem, tunc fiet sermo, qui scriptus est:
“ Absorpta est mors in victoria.
immortalitatem, tunc fiet sermo, qui scriptus est:
“ Absorpta est mors in victoria.
CEI 2008
1Cor15,57Siano rese grazie a Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del Signore nostro Gesù Cristo!
Nova Vulgata
Itaque, fratres mei dilecti, stabiles estote, immobiles, abundantes in opere Domini semper, scientes quod labor vester non est inanis in Domino.
CEI 2008
1Cor15,58Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.