Ad Corinthios Epistula II Sancti Pauli Apostoli
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Interconfessionale
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2CorPer un attimo vorrei che mi lasciaste parlare come se fossi pazzo. Permettetemelo dunque!
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11,2Aemulor enim vos Dei aemulatione; despondi enim vos uni viro virginem castam exhibere Christo.
Interconfessionale
2CorPerché nei vostri riguardi io provo una gelosia che è quella stessa di Dio per il suo popolo. Vi ho promesso in matrimonio a un solo sposo, a *Cristo, e intendo presentarvi a lui come una vergine pura.
Rimandi
11,2
gelosia di Dio Es 20,5; Dt 4,24; 1 Cor 10,22. — Vi ho promesso in matrimonio a un solo sposo Ef 5,25-26; Ap 19,7; 21,2-9.
Nova Vulgata
Timeo autem, ne, sicut serpens Evam seduxit astutia sua, ita corrumpantur sensus vestri a simplicitate et castitate, quae est in Christum.
Interconfessionale
2CorTemo però che i vostri pensieri si corrompano, e come Eva fu sedotta dalla malizia del serpente, così voi possiate perdere la vostra semplicità e purezza nei riguardi di Cristo.
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11,4Nam si is qui venit, alium Christum praedicat, quem non praedicavimus, aut alium Spiritum accipitis, quem non accepistis, aut aliud evangelium, quod non recepistis, recte pateremini.
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2CorInfatti, se uno viene ad annunziarvi un Gesù diverso da quello che vi abbiamo annunziato, voi lo accoglierete volentieri. Siete anche disposti a ricevere uno spirito e un messaggio di salvezza diverso da quelli che avete ricevuto.
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2Cor11,5Ma io sono certo di non essere in nulla inferiore a quei vostri «super-apostoli».
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nam etsi imperitus sermone, sed non scientia, in omni autem manifestantes in omnibus ad vos.
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2Cor11,6Forse sono inesperto nel parlare, ma non lo sono certo nella conoscenza: ve l’ho dimostrato in molte circostanze e in tutti i modi.
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11,7Aut numquid peccatum feci meipsum humilians, ut vos exaltemini, quoniam gratis evangelium Dei evangelizavi vobis?
11,7Aut numquid peccatum feci meipsum humilians, ut vos exaltemini, quoniam gratis evangelium Dei evangelizavi vobis?
Interconfessionale
2CorForse la mia colpa è di essermi abbassato perché voi siate innalzati e di avervi annunziato gratuitamente la parola di Dio.
Rimandi
11,7-9
annunziare gratuitamente la parola di Dio At 18,3; 20,33-35; 1 Cor 4,12; 9,12.18; 2 Cor 12,13; Fil 4,15-18.
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11,9et, cum essem apud vos et egerem, nulli onerosus fui; nam, quod mihi deerat, suppleverunt fratres, qui venerunt a Macedonia; et in omnibus sine onere me vobis servavi et servabo.
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2Cor11,9Quando ero tra voi e mi sono trovato privo di denaro, non sono stato di peso a nessuno. Alle mie necessità hanno provveduto i fratelli venuti dalla Macedonia. In qualsiasi circostanza ho fatto molta attenzione, e continuerò a farla per non essere a vostro carico.
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11,10Est veritas Christi in me, quoniam haec gloria non infringetur in me in regionibus Achaiae.
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2Cor11,11Non dico questo perché non vi voglia bene! Anzi, lo sa Dio quanto vi amo!
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11,12Quod autem facio et faciam, ut amputem occasionem eorum, qui volunt occasionem, ut in quo gloriantur, inveniantur sicut et nos.
Interconfessionale
2Cor11,12Ma continuerò a comportarmi così per togliere ogni pretesto a quelli che vogliono vantarsi ed essere uguali a me.
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11,13Nam eiusmodi pseudoapostoli, operarii subdoli, transfigurantes se in apostolos Christi.
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2CorNon c’è da meravigliarsene, visto che anche *Satana finge di essere un *angelo.
Nova Vulgata
non est ergo magnum, si et ministri eius transfigurentur velut ministri iustitiae, quorum finis erit secundum opera ipsorum.
Interconfessionale
2CorQuindi non è strano che i suoi aiutanti fingano di essere apostoli leali. Ma la loro fine sarà degna delle loro opere.
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Iterum dico, ne quis me putet insipientem esse; alioquin velut insipientem accipite me, ut et ego modicum quid glorier.
Iterum dico, ne quis me putet insipientem esse; alioquin velut insipientem accipite me, ut et ego modicum quid glorier.
Interconfessionale
2CorLo ripeto: nessuno mi consideri pazzo. Oppure, se mi credete tale, sopportatemi come si sopporta un pazzo, perché anch’io possa vantarmi un poco.
Nova Vulgata
Quod loquor, non loquor secundum Dominum, sed quasi in insipientia in hac substantia gloriationis.
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2Cor11,17Quel che vi dico ora, mentre mi vanto, non piacerebbe al Signore; ma lo dico come parlerebbe un pazzo.
Nova Vulgata
11,20sustinetis enim, si quis vos in servitutem redigit, si quis devorat, si quis accipit, si quis extollitur, si quis in faciem vos caedit.
Interconfessionale
2Cor11,20Infatti sopportate chi vi tratta come schiavi, chi vi divora, chi vi sfrutta, chi vi maltratta e vi prende a schiaffi.
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11,21Secundum ignobilitatem dico, quasi nos infirmi fuerimus; in quo quis audet, in insipientia dico, audeo et ego.
11,21Secundum ignobilitatem dico, quasi nos infirmi fuerimus; in quo quis audet, in insipientia dico, audeo et ego.
Interconfessionale
2Cor11,21Si vede che io sono stato troppo debole! Lo dico a mia vergogna.
A ogni modo, se quelli osano vantarsi di qualcosa (parlo proprio da pazzo), mi vanterò anch’io.
A ogni modo, se quelli osano vantarsi di qualcosa (parlo proprio da pazzo), mi vanterò anch’io.
Nova Vulgata
11,23Ministri Christi sunt? Minus sapiens dico, plus ego: in laboribus plurimis, in carceribus abundantius, in plagis supra modum, in mortibus frequenter;
Interconfessionale
2CorSono servi di Cristo? Ebbene, dirò uno sproposito: io lo sono più di loro.
Io ho lavorato più di loro; sono stato in prigione più di loro; sono stato picchiato più di loro.
Più di loro ho affrontato pericoli mortali:
Io ho lavorato più di loro; sono stato in prigione più di loro; sono stato picchiato più di loro.
Più di loro ho affrontato pericoli mortali:
Rimandi
11,23-27
prove dell’apostolo 2 Cor 7,5+.
11,23
servo di Cristo 1 Cor 15,10. — l’apostolo in prigione At 16,23; 1 Cor 15,32; Fil 1,7.13; Ef 3,1; 4,1; Col 4,18; Fm 1.9.
Interconfessionale
2Corcinque volte ho ricevuto le trentanove frustate dagli Ebrei;
Note al Testo
11,24
trentanove, e non quaranta, perché gli Ebrei non volevano rischiare di oltrepassare il massimo di quaranta colpi, prescritto da Deuteronomio 25,3.
Nova Vulgata
11,25ter virgis caesus sum, semel lapidatus sum, ter naufragium feci, nocte et die in profundo maris fui;
Nova Vulgata
11,26in itineribus saepe, periculis fluminum, periculis latronum, periculis ex genere, periculis ex gentibus, periculis in civitate, periculis in solitudine, periculis in mari, periculis in falsis fratribus,
Nova Vulgata
in labore et aerumna, in vigiliis saepe, in fame et siti, in ieiuniis frequenter, in frigore et nuditate;
Interconfessionale
2Cor11,27Ho sopportato duri lavori ed estenuanti fatiche; ho trascorso molte notti senza potere dormire; ho patito la fame e la sete; parecchie volte sono stato costretto a digiunare; sono rimasto al freddo e non avevo di che coprirmi.
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11,28praeter illa, quae extrinsecus sunt, instantia mea cotidiana, sollicitudo omnium ecclesiarum.
Interconfessionale
2Cor11,28E, oltre a tutto questo, ogni giorno ho avuto il peso delle preoccupazioni per tutte le comunità.
Interconfessionale
2CorSe qualcuno è in difficoltà, io soffro con lui. Se qualcuno è debole nella fede, io sono tormentato per lui.
Interconfessionale
2Cor11,31Dio, il Padre di Gesù Cristo, nostro Signore, — sia benedetto in eterno, — sa che dico la verità.
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11,32Damasci praepositus gentis Aretae regis custodiebat civitatem Damascenorum, ut me comprehenderet,
Interconfessionale
2CorQuando ero a Damasco, il governatore rappresentante del re *Areta aveva fatto mettere delle guardie alle porte della città per catturarmi.
Rimandi
11,32-33
Paolo fugge da Damasco At 9,24-25.
Note al Testo
11,32
Areta: dal 9 a.C. al 40 d.C. fu re della Nabatèa, territorio che si estendeva a sud della Palestina.
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2Cor11,33Ma da una finestra io fui calato in una cesta all’esterno delle mura e così gli sfuggii di mano.