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Nova Vulgata - Novum Testamentum - Ad Corinthios Epistula II Sancti Pauli Apostoli - 3

Ad Corinthios Epistula II Sancti Pauli Apostoli

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CEI 2008

Nova Vulgata 3 3,1Incipimus iterum nosmetipsos commendare? Aut numquid egemus, sicut quidam, commendaticiis epistulis ad vos aut ex vobis?
CEI 2008 2Cor Cominciamo di nuovo a raccomandare noi stessi? O abbiamo forse bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione per voi o da parte vostra?
3,1-6 Ministri della Nuova Alleanza
Nova Vulgata 3,2Epistula nostra vos estis, scripta in cordibus nostris, quae scitur et legitur ab omnibus hominibus;
CEI 2008 2Cor3,2La nostra lettera siete voi, lettera scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini.
Nova Vulgata manifestati quoniam epistula estis Christi ministrata a nobis, scripta non atramento sed Spiritu Dei vivi, non in tabulis lapideis sed in tabulis cordis carnalibus.
3 et scripta
CEI 2008 2Cor3,3È noto infatti che voi siete una lettera di Cristo composta da noi, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, non su tavole di pietra, ma su tavole di cuori umani.
Nova Vulgata
3,4Fiduciam autem talem habemus per Christum ad Deum.
CEI 2008 2Cor3,4Proprio questa è la fiducia che abbiamo per mezzo di Cristo, davanti a Dio.
Nova Vulgata 3,5Non quod sufficientes simus cogitare aliquid a nobis quasi ex nobis, sed sufficientia nostra ex Deo est,
CEI 2008 2Cor3,5Non che da noi stessi siamo capaci di pensare qualcosa come proveniente da noi, ma la nostra capacità viene da Dio,
Nova Vulgata 3,6qui et idoneos nos fecit ministros Novi Testamenti, non litterae sed Spiritus: littera enim occidit, Spiritus autem vivificat.
CEI 2008 2Coril quale anche ci ha resi capaci di essere ministri di una nuova alleanza, non della lettera, ma dello Spirito; perché la lettera uccide, lo Spirito invece dà vita.
3,6 Gli apostoli sono costituiti da Dio ministri di una nuova alleanza (espressione desunta da Ger 31,31; vedi anche Lc 22,201Cor 11,25).
Nova Vulgata
3,7Quod si ministratio mortis litteris deformata in lapidibus fuit in gloria, ita ut non possent intendere filii Israel in faciem Moysis propter gloriam vultus eius, quae evacuatur,
CEI 2008 2CorSe il ministero della morte, inciso in lettere su pietre, fu avvolto di gloria al punto che i figli d'Israele non potevano fissare il volto di Mosè a causa dello splendore effimero del suo volto,
3,7-18 Novità del Nuovo Testamento
Nova Vulgata 3,8quomodo non magis ministratio Spiritus erit in gloria?
CEI 2008 2Cor3,8quanto più sarà glorioso il ministero dello Spirito?
Nova Vulgata Nam si ministerium damnationis gloria est, multo magis abundat ministerium iustitiae in gloria.
9 Nam si ministratio damnationis
CEI 2008 2Cor3,9Se già il ministero che porta alla condanna fu glorioso, molto di più abbonda di gloria il ministero che porta alla giustizia.
Nova Vulgata 3,10Nam nec glorificatum est, quod claruit in hac parte, propter excellentem gloriam;
CEI 2008 2Cor3,10Anzi, ciò che fu glorioso sotto quell'aspetto, non lo è più, a causa di questa gloria incomparabile.
Nova Vulgata 3,11si enim, quod evacuatur, per gloriam est, multo magis, quod manet, in gloria est.
CEI 2008 2Cor3,11Se dunque ciò che era effimero fu glorioso, molto più lo sarà ciò che è duraturo.
Nova Vulgata
3,12Habentes igitur talem spem multa fiducia utimur,
CEI 2008 2Cor3,12Forti di tale speranza, ci comportiamo con molta franchezza
Nova Vulgata et non sicut Moyses: ponebat velamen super faciem suam, ut non intenderent filii Israel in finem illius quod evacuatur.
13 filii Israel in faciem eius quod evacuatur
CEI 2008 2Cor3,13e non facciamo come Mosè che poneva un velo sul suo volto, perché i figli d'Israele non vedessero la fine di ciò che era solo effimero.
Nova Vulgata 3,14Sed obtusi sunt sensus eorum. Usque in hodiernum enim diem idipsum velamen in lectione Veteris Testamenti manet non revelatum, quoniam in Christo evacuatur;
CEI 2008 2CorMa le loro menti furono indurite; infatti fino ad oggi quel medesimo velo rimane, non rimosso, quando si legge l'Antico Testamento, perché è in Cristo che esso viene eliminato.
3,14 Il velo, in senso metaforico, è riferito ora alla lettura attuale della Legge, ossia dell’AT, da parte degli Ebrei. Questa lettura rimane velata. Non penetra il senso profondo della parola di Dio.
Nova Vulgata 3,15sed usque in hodiernum diem, cum legitur Moyses, velamen est positum super cor eorum.
CEI 2008 2Cor3,15Fino ad oggi, quando si legge Mosè, un velo è steso sul loro cuore;
Nova Vulgata Quando autem conversus fuerit ad Dominum, aufertur velamen.
16 Cum autem conversus fuerit
CEI 2008 2Cor ma quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto.
3,16  Il testo biblico dice che Mosè si toglieva il velo quando si rivolgeva al Signore (Es 34,34). Oggi, solo con il riconoscimento di Gesù Signore, viene tolto quel velo.
Nova Vulgata 3,17Dominus autem Spiritus est; ubi autem Spiritus Domini, ibi libertas.
CEI 2008 2CorIl Signore è lo Spirito e, dove c'è lo Spirito del Signore, c'è libertà.
3,17  Il Signore è lo Spirito: nel senso che, a partire dalla risurrezione, Gesù è costituito Spirito datore di vita (1Cor 15,45); il significato ultimo e profondo dell’antica alleanza è svelato e compiuto in Gesù Signore.
Nova Vulgata 3,18Nos vero omnes revelata facie gloriam Domini speculantes, in eandem imaginem transformamur a claritate in claritatem tamquam a Domini Spiritu.
CEI 2008 2Cor3,18E noi tutti, a viso scoperto, riflettendo come in uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine, di gloria in gloria, secondo l'azione dello Spirito del Signore.