Nova Vulgata - Novum Testamentum - Ad Hebraeos Epistula Sancti Pauli Apostoli - 2
Ad Hebraeos Epistula Sancti Pauli Apostoli
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Interconfessionale
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2
Propterea abundantius oportet observare nos ea, quae audivimus, ne forte praeterfluamus.
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Eb2,1Proprio per questo dobbiamo fare attenzione, con maggiore impegno, alle cose che abbiamo ascoltato: per non finire fuori della strada giusta.
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2,2Si enim, qui per angelos dictus est, sermo factus est firmus, et omnis praevaricatio et inoboedientia accepit iustam mercedis retributionem,
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2,3quomodo nos effugiemus si tantam neglexerimus salutem? Quae, cum initium accepisset enarrari per Dominum, ab eis, qui audierunt, in nos confirmata est,
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Eb2,3Perciò come potremo sfuggire al castigo noi, se trascuriamo una salvezza così grande? Prima essa è stata annunziata dal Signore. Poi l’hanno ripetuta e confermata per noi quelli che l’avevano udita dal Signore.
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2,4contestante Deo signis et portentis et variis virtutibus et Spiritus Sancti distributionibus secundum suam voluntatem.
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EbE intanto Dio garantiva il loro messaggio con segni, prodigi e *miracoli d’ogni genere, e con i doni dello *Spirito Santo che egli distribuiva come voleva.
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Eb2,5Infatti, non è agli angeli che Dio ha sottomesso quel mondo futuro di cui parliamo.
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2,6Testatus est autem in quodam loco quis dicens:
“ Quid est homo, quod memor es eius,
aut filius hominis, quoniam visitas eum?
“ Quid est homo, quod memor es eius,
aut filius hominis, quoniam visitas eum?
Interconfessionale
EbAnzi, in una pagina della Bibbia qualcuno ha dichiarato:
Che cos’è l’uomo, o Dio, perché tu ti ricordi di lui?
che cosa è un essere umano, perché ti curi di lui?
Che cos’è l’uomo, o Dio, perché tu ti ricordi di lui?
che cosa è un essere umano, perché ti curi di lui?
Rimandi
2,6-8
Sal 8,5-7. — Cristo ha potere su tutte le cose 1 Cor 15,27; Ef 1,22; Fil 3,21.
Note al Testo
2,6
che cos’è l’uomo…: in 2,6-8 l’autore riporta il Salmo 8,5-7 come si legge nell’antica traduzione greca.
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Minuisti eum paulo minus ab angelis,
gloria et honore coronasti eum,
Minuisti eum paulo minus ab angelis,
gloria et honore coronasti eum,
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Eb2,7L’hai fatto di poco inferiore agli angeli,
l’hai coronato di gloria e di onore,
l’hai coronato di gloria e di onore,
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omnia subiecisti sub pedibus eius ”.
In eo enim quod ei omnia subiecit, nihil dimisit non subiectibile ei. Nunc autem necdum videmus omnia subiecta ei;
omnia subiecisti sub pedibus eius ”.
In eo enim quod ei omnia subiecit, nihil dimisit non subiectibile ei. Nunc autem necdum videmus omnia subiecta ei;
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Eb2,8gli hai dato potere su tutte le cose.
E se Dio gli ha dato potere su tutte le cose, vuol dire che non ha lasciato nulla che non sia a lui sottomesso.
Fino a questo momento, tuttavia, non vediamo ancora che tutte le cose siano sotto il potere dell’uomo.
E se Dio gli ha dato potere su tutte le cose, vuol dire che non ha lasciato nulla che non sia a lui sottomesso.
Fino a questo momento, tuttavia, non vediamo ancora che tutte le cose siano sotto il potere dell’uomo.
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eum autem, qui paulo minus ab angelis minoratus est, videmus Iesum propter passionem mortis gloria et honore coronatum, ut gratia Dei pro omnibus gustaverit mortem.
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EbMa guardiamo a Gesù: egli per poco tempo fu fatto inferiore agli angeli; ora invece lo vediamo coronato di gloria e di onore a causa della morte che ha sofferto. Così, per grazia di Dio, la sua morte è stata un vantaggio per tutti.
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Decebat enim eum, propter quem omnia et per quem omnia, qui multos filios in gloriam adduxit, ducem salutis eorum per passiones consummare.
Decebat enim eum, propter quem omnia et per quem omnia, qui multos filios in gloriam adduxit, ducem salutis eorum per passiones consummare.
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EbDio, che crea e conserva in vita tutte le cose, voleva portare molti figli a partecipare della sua gloria. Quindi era giusto che egli, mediante la sofferenza, rendesse perfetto Gesù, il capo che li guida verso la salvezza.
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Qui enim sanctificat et qui sanctificantur, ex uno omnes; propter quam causam non erubescit fratres eos vocare
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2,12Qui enim sanctificat et qui sanctificantur, ex uno omnes; propter quam causam non erubescit fratres eos vocare
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et iterum: “ Ego ero fidens in eum ”;
et iterum: “ Ecce ego et pueri, quos mihi dedit Deus ”.
et iterum: “ Ego ero fidens in eum ”;
et iterum: “ Ecce ego et pueri, quos mihi dedit Deus ”.
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EbE poi:
In Dio metterò la mia fiducia.
E ancora:
Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato.
In Dio metterò la mia fiducia.
E ancora:
Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato.
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2,14Quia ergo pueri communicaverunt sanguini et carni, et ipse similiter participavit iisdem, ut per mortem destrueret eum, qui habebat mortis imperium, id est Diabolum,
2,14Quia ergo pueri communicaverunt sanguini et carni, et ipse similiter participavit iisdem, ut per mortem destrueret eum, qui habebat mortis imperium, id est Diabolum,
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EbQuesti «figli» sono uomini, fatti di carne e di sangue. Per questo anche Gesù è diventato come loro, ha partecipato alla loro natura umana. Così, mediante la propria morte, ha potuto distruggere il *demonio, che ha il potere della morte;
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Eb2,15e ha potuto liberare quelli che vivevano sempre come schiavi, per paura della morte.
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Eb2,16Certamente non è degli angeli che Gesù si prende cura. Piuttosto egli si prende cura dei discendenti di Abramo.
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Unde debuit per omnia fratribus similari, ut misericors fieret et fidelis pontifex in iis, quae sunt ad Deum, ut repropitiaret delicta populi;
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EbPer questo, doveva diventare del tutto simile ai suoi fratelli, ed essere per loro un *sommo sacerdote misericordioso, fedele ai suoi impegni verso Dio, per liberare il popolo dai peccati.
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in quo enim passus est ipse tentatus, potens est eis, qui tentantur, auxiliari.
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Eb2,18Infatti egli può venire in aiuto di quelli che sono nella tentazione, perché anche lui ha provato la tentazione e ha sofferto personalmente.