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Nova Vulgata - Novum Testamentum - Ad Hebraeos Epistula Sancti Pauli Apostoli - 6

Ad Hebraeos Epistula Sancti Pauli Apostoli

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CEI 2008

Nova Vulgata 6 Quapropter praetermittentes inchoationis Christi sermonem ad perfectionem feramur, non rursum iacientes fundamentum paenitentiae ab operibus mortuis et fidei ad Deum,
1 intermittentes
CEI 2008 Eb Perciò, lasciando da parte il discorso iniziale su Cristo, passiamo a ciò che è completo, senza gettare di nuovo le fondamenta: la rinuncia alle opere morte e la fede in Dio,
6,1-20 Fedeltà di Dio
Nova Vulgata 6,2baptismatum doctrinae, impositionis quoque manuum, ac resurrectionis mortuorum et iudicii aeterni.
CEI 2008 Ebla dottrina dei battesimi, l'imposizione delle mani, la risurrezione dei morti e il giudizio eterno.
6,2 La dottrina dei battesimi, al plurale, può fare riferimento alla triplice immersione oppure al significato e valore delle diverse pratiche battesimali; l’imposizione delle mani è quella che accompagna il battesimo (vedi At 19,5-6 e anche 8,18).
Nova Vulgata 6,3Et hoc faciemus siquidem permiserit Deus.
CEI 2008 Eb6,3Questo noi lo faremo, se Dio lo permette.
Nova Vulgata
6,4Impossibile est enim eos, qui semel sunt illuminati, gustaverunt etiam donum caeleste et participes sunt facti Spiritus Sancti
CEI 2008 EbQuelli, infatti, che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste, sono diventati partecipi dello Spirito Santo
6,4-8 L’apostasia dalla fede non ha rimedio, perché con essa si rifiuta l’atto salvifico di Gesù, Figlio di Dio, la sua morte di croce, avvenuta una volta per sempre (10,26-31).
Nova Vulgata et bonum gustaverunt Dei verbum virtutesque saeculi venturi
5 gustaverunt nihilominus bonum Dei verbum
CEI 2008 Eb6,5e hanno gustato la buona parola di Dio e i prodigi del mondo futuro.
Nova Vulgata et prolapsi sunt, rursus renovari ad paenitentiam, rursum crucifigentes sibimetipsis Filium Dei et ostentui habentes.
6 renovari rursus
CEI 2008 Eb6,6Tuttavia, se sono caduti, è impossibile rinnovarli un'altra volta portandoli alla conversione, dal momento che, per quanto sta in loro, essi crocifiggono di nuovo il Figlio di Dio e lo espongono all'infamia.
Nova Vulgata Terra enim saepe venientem super se bibens imbrem et generans herbam opportunam illis, propter quos et colitur, accipit benedictionem a Deo;
7 illis a quibus colitur
CEI 2008 Eb6,7Infatti, una terra imbevuta della pioggia che spesso cade su di essa, se produce erbe utili a quanti la coltivano, riceve benedizione da Dio;
Nova Vulgata proferens autem spinas ac tribulos reproba est et maledicto proxima, cuius finis in combustionem.
8 cuius consummatio in conbustionem
CEI 2008 Eb6,8ma se produce spine e rovi, non vale nulla ed è vicina alla maledizione: finirà bruciata!
Nova Vulgata
6,9Confidimus autem de vobis, dilectissimi, meliora et viciniora saluti, tametsi ita loquimur;
CEI 2008 Eb6,9Anche se a vostro riguardo, carissimi, parliamo così, abbiamo fiducia che vi siano in voi cose migliori, che portano alla salvezza.
Nova Vulgata non enim iniustus Deus, ut obliviscatur operis vestri et dilectionis, quam ostendistis nomini ipsius, qui ministrastis sanctis et ministratis.
10 in nomine ipsius
CEI 2008 Eb6,10Dio infatti non è ingiusto tanto da dimenticare il vostro lavoro e la carità che avete dimostrato verso il suo nome, con i servizi che avete reso e che tuttora rendete ai santi.
Nova Vulgata 6,11Cupimus autem unumquemque vestrum eandem ostentare sollicitudinem ad expletionem spei usque in finem,
CEI 2008 Eb6,11Desideriamo soltanto che ciascuno di voi dimostri il medesimo zelo perché la sua speranza abbia compimento sino alla fine,
Nova Vulgata ut non segnes efficiamini, verum imitatores eorum, qui fide et patientia hereditant promissiones.
12 hereditabunt promissiones
CEI 2008 Eb6,12perché non diventiate pigri, ma piuttosto imitatori di coloro che, con la fede e la costanza, divengono eredi delle promesse.
Nova Vulgata 6,13Abrahae namque promittens Deus, quoniam neminem habuit, per quem iuraret maiorem, iuravit per semetipsum
CEI 2008 EbQuando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso
6,13-20 L’esortazione prosegue nella forma di incoraggiamento e invito alla speranza avendo come modello la storia di Abramo, con il quale Dio si impegnò con un giuramento (al v. 14 si cita Gen 22,17). Il fondamento della speranza per i cristiani è Gesù Cristo, che è entrato nel santuario del cielo come sommo sacerdote per sempre secondo l’ordine di Melchìsedek (v. 20).
Nova Vulgata dicens: “ Utique benedicens benedicam te et multiplicans multiplicabo te”;
14 Nisi benedicens benedicam te
CEI 2008 Eb6,14dicendo: Ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza.
Nova Vulgata 6,15et sic longanimiter ferens adeptus est repromissionem.
CEI 2008 Eb6,15Così Abramo, con la sua costanza, ottenne ciò che gli era stato promesso.
Nova Vulgata 6,16Homines enim per maiorem sui iurant, et omnis controversiae eorum finis ad confirmationem est iuramentum;
CEI 2008 Eb6,16Gli uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro, e per loro il giuramento è una garanzia che pone fine a ogni controversia.
Nova Vulgata in quo abundantius volens Deus ostendere pollicitationis heredibus immobilitatem consilii sui, se interposuit iure iurando,
17 interposuit iusiurandum
CEI 2008 Eb6,17Perciò Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento,
Nova Vulgata ut per duas res immobiles, in quibus impossibile est mentiri Deum, fortissimum solacium habeamus, qui confugimus ad tenendam propositam spem,
18 quibus impossibile est
CEI 2008 Eb6,18affinché, grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio mentisca, noi, che abbiamo cercato rifugio in lui, abbiamo un forte incoraggiamento ad afferrarci saldamente alla speranza che ci è proposta.
Nova Vulgata 6,19quam sicut ancoram habemus animae, tutam ac firmam et incedentem usque in interiora velaminis, 
CEI 2008 EbIn essa infatti abbiamo come un'àncora sicura e salda per la nostra vita: essa entra fino al di là del velo del santuario,
6,19 Il velo, nel santuario ebraico, separa la sala interna dal Santo dei Santi, dove entra il sommo sacerdote per il rito dell’espiazione (Lv 16,2.12.15).
Nova Vulgata 6,20ubi praecursor pro nobis introivit Iesus, secundum ordinem Melchisedech pontifex factus in aeternum.
CEI 2008 Eb6,20dove Gesù è entrato come precursore per noi, divenuto sommo sacerdote per sempre secondo l'ordine di Melchìsedek.