Canticum Canticorum
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CEI 1974
Nova Vulgata
2,3Sicut malus inter ligna silvarum,
sic dilectus meus inter filios.
Sub umbra illius, quem desideraveram, sedi,
et fructus eius dulcis gutturi meo.
2,3Sicut malus inter ligna silvarum,
sic dilectus meus inter filios.
Sub umbra illius, quem desideraveram, sedi,
et fructus eius dulcis gutturi meo.
CEI 1974
Ct2,3 Come un melo tra gli alberi del bosco,
il mio diletto fra i giovani.
Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo
e dolce è il suo frutto al mio palato.
il mio diletto fra i giovani.
Alla sua ombra, cui anelavo, mi siedo
e dolce è il suo frutto al mio palato.
CEI 1974
Ct Mi ha introdotto nella cella del vino
e il suo vessillo su di me è amore.
e il suo vessillo su di me è amore.
CEI 1974
Ct2,5 Sostenetemi con focacce d`uva passa,
rinfrancatemi con pomi,
perché io sono malata d`amore.
rinfrancatemi con pomi,
perché io sono malata d`amore.
Nova Vulgata
2,7Adiuro vos, filiae Ierusalem,
per capreas cervasque camporum,
ne suscitetis neque evigilare faciatis dilectam,
quoadusque ipsa velit.
2,7Adiuro vos, filiae Ierusalem,
per capreas cervasque camporum,
ne suscitetis neque evigilare faciatis dilectam,
quoadusque ipsa velit.
CEI 1974
Ct Una voce! Il mio diletto!
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
Eccolo, viene
saltando per i monti,
balzando per le colline.
Nova Vulgata
2,9Similis est dilectus meus capreae
hinnuloque cervorum.
En ipse stat
post parietem nostrum
respiciens per fenestras,
prospiciens per cancellos.
2,9Similis est dilectus meus capreae
hinnuloque cervorum.
En ipse stat
post parietem nostrum
respiciens per fenestras,
prospiciens per cancellos.
CEI 1974
Ct2,9 Somiglia il mio diletto a un capriolo
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
o ad un cerbiatto.
Eccolo, egli sta
dietro il nostro muro;
guarda dalla finestra,
spia attraverso le inferriate.
Nova Vulgata
2,10En dilectus meus loquitur mihi:
«Surge, amica mea,
columba mea, formosa mea, et veni.
2,10En dilectus meus loquitur mihi:
«Surge, amica mea,
columba mea, formosa mea, et veni.
Nova Vulgata
2,12Flores apparuerunt in terra,
tempus putationis advenit;
vox turturis audita est
in terra nostra,
2,12Flores apparuerunt in terra,
tempus putationis advenit;
vox turturis audita est
in terra nostra,
CEI 1974
Ct2,12 i fiori sono apparsi nei campi,
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
il tempo del canto è tornato
e la voce della tortora ancora si fa sentire
nella nostra campagna.
Nova Vulgata
2,13ficus protulit grossos suos,
vineae florentes dederunt odorem suum:
surge, amica mea,
speciosa mea, et veni,
2,13ficus protulit grossos suos,
vineae florentes dederunt odorem suum:
surge, amica mea,
speciosa mea, et veni,
CEI 1974
Ct2,13 Il fico ha messo fuori i primi frutti
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
e le viti fiorite spandono fragranza.
Alzati, amica mia,
mia bella, e vieni!
Nova Vulgata
2,14columba mea, in foraminibus petrae,
in caverna abrupta.
Ostende mihi faciem tuam,
sonet vox tua in auribus meis;
vox enim tua dulcis,
et facies tua decora».
2,14columba mea, in foraminibus petrae,
in caverna abrupta.
Ostende mihi faciem tuam,
sonet vox tua in auribus meis;
vox enim tua dulcis,
et facies tua decora».
CEI 1974
Ct2,14 O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia,
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro".
nei nascondigli dei dirupi,
mostrami il tuo viso,
fammi sentire la tua voce,
perché la tua voce è soave,
il tuo viso è leggiadro".
Nova Vulgata
2,15Capite nobis vulpes, vulpes parvulas,
quae demoliuntur vineas
nam vineae nostrae florescunt.
2,15Capite nobis vulpes, vulpes parvulas,
quae demoliuntur vineas
nam vineae nostrae florescunt.
CEI 1974
Ct Prendeteci le volpi,
le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.
le volpi piccoline
che guastano le vigne,
perché le nostre vigne sono in fiore.
Nova Vulgata
2,17antequam aspiret dies,
et festinent umbrae.
Revertere; similis esto,
dilecte mi, capreae
hinnuloque cervorum super montes Bether.
2,17antequam aspiret dies,
et festinent umbrae.
Revertere; similis esto,
dilecte mi, capreae
hinnuloque cervorum super montes Bether.
CEI 1974
Ct2,17 Prima che spiri la brezza del giorno
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.
e si allunghino le ombre,
ritorna, o mio diletto,
somigliante alla gazzella
o al cerbiatto,
sopra i monti degli aromi.