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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Danielis - 7

Danielis

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CEI 2008

Nova Vulgata 7 7,1Anno primo Balthasar regis Babylonis Daniel somnium vidit et visionem capitis eius in cubili suo; tunc et somnium scripsit. Caput verborum, quae locutus est.
CEI 2008 Dn Nel primo anno di Baldassàr, re di Babilonia, Daniele, mentre era a letto, ebbe un sogno e visioni nella sua mente. Egli scrisse il sogno e ne fece la seguente relazione.
7,1 VISIONI DI DANIELE (7,1-12,13)
-12,13 In questa seconda parte del libro predominano un linguaggio e uno stile che vengono definiti “apocalittici”. Il termine deriva dal greco apokàlypsis che significa “rivelazione”: quelle che Daniele riceve sono delle visioni che gli rivelano eventi futuri. Le visioni sono caratterizzate da simboli complessi, per questo si ha spesso l’intervento di un angelo che le interpreta per Daniele. Il linguaggio e lo stile apocalittici si ritrovano in alcune pagine dei vangeli e, in particolare, nell’ultimo libro del NT, l’Apocalisse di Giovanni.
 La visione delle quattro bestie e il Figlio dell’uomo
 Le quattro bestie della visione rappresentano la successione dei regni: il leone è Babilonia, l’orso i Medi, il leopardo i Persiani, l’ultima bestia il regno di Alessandro Magno. Le dieci corna rappresentano i successori di Alessandro e, tra questi, si distingue un corno che indica Antioco IV re di Siria, protagonista di una persecuzione contro gli Ebrei (vedi 1Mac 1). Nella visione il popolo fedele a Dio è rappresentato dalla figura misteriosa di uno simile a un figlio d’uomo (v. 13). Nei vangeli l’espressione Figlio dell’uomo indica Gesù stesso.
 primo anno di Baldassàr: la data non è chiara, per l’imprecisione del testo (vedi nota a 5,1-2).
Nova Vulgata 7,2Respondit Daniel et dixit: «Videbam in visione mea nocte: et ecce quattuor venti caeli conturbabant mare Magnum,
CEI 2008 Dn7,2Io, Daniele, guardavo nella mia visione notturna, ed ecco, i quattro venti del cielo si abbattevano impetuosamente sul Mare Grande
Nova Vulgata 7,3et quattuor bestiae grandes ascendebant de mari diversae inter se.
CEI 2008 Dn7,3e quattro grandi bestie, differenti l'una dall'altra, salivano dal mare.
Nova Vulgata 7,4Prima quasi leaena et alas habebat aquilae; aspiciebam, donec evulsae sunt alae eius; et sublata est de terra et super pedes quasi homo stetit, et cor hominis datum est ei.
CEI 2008 Dn7,4La prima era simile a un leone e aveva ali di aquila. Mentre io stavo guardando, le furono strappate le ali e fu sollevata da terra e fatta stare su due piedi come un uomo e le fu dato un cuore d'uomo.
Nova Vulgata 7,5Et ecce bestia alia, secunda, similis urso in parte stetit, et tres costae erant in ore eius et in dentibus eius; et sic dicebant ei: “Surge, comede carnes plurimas”.
CEI 2008 Dn7,5Poi ecco una seconda bestia, simile a un orso, la quale stava alzata da un lato e aveva tre costole in bocca, fra i denti, e le fu detto: "Su, divora molta carne".
Nova Vulgata 7,6Post hoc aspiciebam, et ecce alia quasi pardus et alas habebat avis quattuor super se, et quattuor capita erant in bestia; et potestas data est ei.
CEI 2008 Dn7,6Dopo di questa, mentre stavo guardando, eccone un'altra simile a un leopardo, la quale aveva quattro ali d'uccello sul dorso; quella bestia aveva quattro teste e le fu dato il potere.
Nova Vulgata 7,7Post hoc aspiciebam in visione noctis, et ecce bestia quarta terribilis atque mirabilis et fortis nimis; dentes ferreos habebat magnos, comedens atque comminuens et reliqua pedibus suis conculcans; dissimilis autem erat ceteris bestiis, quas videram ante eam, et habebat cornua decem.
CEI 2008 Dn7,7Dopo di questa, stavo ancora guardando nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia, spaventosa, terribile, d'una forza straordinaria, con grandi denti di ferro; divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava: era diversa da tutte le altre bestie precedenti e aveva dieci corna.
Nova Vulgata 7,8Considerabam cornua, et ecce cornu aliud parvulum ortum est de medio eorum, et tria de cornibus primis evulsa sunt a facie eius; et ecce oculi quasi oculi hominis erant in cornu isto, et os loquens ingentia.
CEI 2008 Dn7,8Stavo osservando queste corna, quand'ecco spuntare in mezzo a quelle un altro corno più piccolo, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte: vidi che quel corno aveva occhi simili a quelli di un uomo e una bocca che proferiva parole arroganti.

Nova Vulgata
7,9Aspiciebam,
donec throni positi sunt,
et Antiquus dierum sedit.
Vestimentum eius quasi nix candidum,
et capilli capitis eius quasi lana munda;
thronus eius flammae ignis,
rotae eius ignis accensus.
CEI 2008 DnIo continuavo a guardare,
quand'ecco furono collocati troni
e un vegliardo si assise.
La sua veste era candida come la neve
e i capelli del suo capo erano candidi come la lana;
il suo trono era come vampe di fuoco
con le ruote come fuoco ardente.
7,9 Il vegliardo è Dio.
Nova Vulgata
7,10Fluvius igneus effluebat
et egrediebatur a facie eius;
milia milium ministrabant ei,
et decies milies centena milia assistebant ei:
iudicium sedit,
et libri aperti sunt.
CEI 2008 Dn7,10Un fiume di fuoco scorreva
e usciva dinanzi a lui,
mille migliaia lo servivano
e diecimila miriadi lo assistevano.
La corte sedette e i libri furono aperti.

Nova Vulgata
7,11Aspiciebam tunc propter vocem sermonum grandium, quos cornu illud loquebatur; et vidi quoniam interfecta esset bestia, et perisset corpus eius, et tradita esset ad comburendum igni;
CEI 2008 Dn7,11Continuai a guardare a causa delle parole arroganti che quel corno proferiva, e vidi che la bestia fu uccisa e il suo corpo distrutto e gettato a bruciare nel fuoco.
Nova Vulgata 7,12aliarum quoque bestiarum ablata esset potestas, et tempora vitae constituta essent eis usque ad tempus et tempus.
CEI 2008 Dn7,12Alle altre bestie fu tolto il potere e la durata della loro vita fu fissata fino a un termine stabilito.

Nova Vulgata
7,13Aspiciebam ergo in visione noctis:
et ecce cum nubibus caeli
quasi Filius hominis veniebat
et usque ad Antiquum dierum pervenit,
et in conspectu eius obtulerunt eum;
CEI 2008 Dn7,13Guardando ancora nelle visioni notturne,
ecco venire con le nubi del cielo
uno simile a un figlio d'uomo;
giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui.
Nova Vulgata
7,14et data sunt ei potestas et honor et regnum;
et omnes populi, tribus et linguae
ipsi servierunt:
potestas eius potestas aeterna,
quae non auferetur,
et regnum eius, quod non corrumpetur.
CEI 2008 Dn7,14Gli furono dati potere, gloria e regno;
tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano:
il suo potere è un potere eterno,
che non finirà mai,
e il suo regno non sarà mai distrutto.

Nova Vulgata
7,15Horruit spiritus meus: ego Daniel territus sum in his, et visiones capitis mei conturbaverunt me.
CEI 2008 Dn7,15Io, Daniele, mi sentii agitato nell'animo, tanto le visioni della mia mente mi avevano turbato;
Nova Vulgata 7,16Accessi ad unum de assistentibus et veritatem quaerebam ab eo de omnibus his; qui dixit mihi et interpretationem sermonum edocuit me:
CEI 2008 Dn7,16mi accostai a uno dei vicini e gli domandai il vero significato di tutte queste cose ed egli me ne diede questa spiegazione:
Nova Vulgata 7,17“Hae bestiae magnae quattuor, quattuor regna consurgent de terra;
CEI 2008 Dn7,17"Le quattro grandi bestie rappresentano quattro re, che sorgeranno dalla terra;
Nova Vulgata 7,18suscipient autem regnum sancti Dei altissimi et obtinebunt regnum usque in saeculum et saeculum saeculorum”.
CEI 2008 Dn7,18ma i santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per sempre, in eterno".
Nova Vulgata
7,19Post hoc volui diligenter discere de bestia quarta, quae erat dissimilis valde ab omnibus his et terribilis nimis, dentes ferrei et ungues eius aerei, comedens et comminuens et reliquias pedibus suis conculcans,
CEI 2008 Dn7,19Volli poi sapere la verità intorno alla quarta bestia, che era diversa da tutte le altre e molto spaventosa, che aveva denti di ferro e artigli di bronzo, che divorava, stritolava e il rimanente se lo metteva sotto i piedi e lo calpestava,
Nova Vulgata 7,20et de cornibus decem, quae habebat in capite, et de alio, quod ortum fuerat ante, et ceciderant tria cornua, de cornu illo, quod habebat oculos et os loquens grandia et maius erat ceteris.
CEI 2008 Dn7,20e anche intorno alle dieci corna che aveva sulla testa e intorno a quell'ultimo corno che era spuntato e davanti al quale erano cadute tre corna e del perché quel corno aveva occhi e una bocca che proferiva parole arroganti e appariva maggiore delle altre corna.
Nova Vulgata 7,21 Aspiciebam, et ecce cornu illud faciebat bellum adversus sanctos et praevalebat eis,
CEI 2008 Dn7,21Io intanto stavo guardando e quel corno muoveva guerra ai santi e li vinceva,
Nova Vulgata 7,22donec venit Antiquus dierum et iudicium dedit sanctis Excelsi, et tempus advenit, et regnum obtinuerunt sancti.
CEI 2008 Dn7,22finché venne il vegliardo e fu resa giustizia ai santi dell'Altissimo e giunse il tempo in cui i santi dovevano possedere il regno.
Nova Vulgata 7,23Et sic ait: “Bestia quarta regnum quartum erit in terra, quod maius erit omnibus regnis et devorabit universam terram et conculcabit et comminuet eam.
CEI 2008 Dn7,23Egli dunque mi disse: "La quarta bestia significa che ci sarà sulla terra un quarto regno diverso da tutti gli altri e divorerà tutta la terra, la schiaccerà e la stritolerà.
Nova Vulgata 7,24Porro cornua decem regni decem reges erunt; et alius consurget post eos et ipse potentior erit prioribus et tres reges humiliabit
CEI 2008 Dn7,24Le dieci corna significano che dieci re sorgeranno da quel regno e dopo di loro ne seguirà un altro, diverso dai precedenti: abbatterà tre re
Nova Vulgata 7,25et sermones contra Excelsum loquetur et sanctos Altissimi conteret et putabit quod possit mutare tempora et legem, et tradentur in manu eius usque ad tempus et tempora et dimidium temporis;
CEI 2008 Dne proferirà parole contro l'Altissimo e insulterà i santi dell'Altissimo; penserà di mutare i tempi e la legge. I santi gli saranno dati in mano per un tempo, tempi e metà di un tempo.
7,25 L’espressione un tempo, tempi e metà di un tempo significa tre anni e mezzo. Si può considerare la notazione in modo storico concreto, tenendo conto che la persecuzione di Antioco IV durò dal 167 al 164 circa. Ma il numero ha anche un valore simbolico: è la metà di sette e indica un periodo di sofferenza provvisorio, destinato a finire.
Nova Vulgata 7,26et iudicium sedebit, et potentiam eius auferent, ut conteratur et dispereat usque in finem;
CEI 2008 Dn7,26Si terrà poi il giudizio e gli sarà tolto il potere, quindi verrà sterminato e distrutto completamente.
Nova Vulgata 7,27regnum autem et potestas et magnitudo regnorum, quae sunt subter omne caelum, detur populo sanctorum Altissimi, cuius regnum regnum sempiternum est, et omnes reges servient ei et oboedient”».
CEI 2008 Dn7,27Allora il regno, il potere e la grandezza dei regni che sono sotto il cielo saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo, il cui regno sarà eterno e tutti gli imperi lo serviranno e gli obbediranno".
Nova Vulgata 7,28Hucusque finis verbi. Ego Daniel multum cogitationibus meis conturbabar, et facies mea mutata est in me; verbum autem in corde meo conservavi.
CEI 2008 Dn7,28Qui finisce il racconto. Io, Daniele, rimasi molto turbato nei pensieri, il colore del mio volto cambiò e conservai tutto questo nel cuore.