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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Exodus - 25

Exodus

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CEI 2008

Nova Vulgata 25 25,1Locutusque est Dominus ad Moysen dicens:
CEI 2008 Es25,1 Il Signore parlò a Mosè dicendo:
Nova Vulgata 25,2«Loquere filiis Israel, ut tollant mihi donaria; ab omni homine, qui offert ultroneus, accipietis ea.
CEI 2008 Es25,2"Ordina agli Israeliti che raccolgano per me un contributo. Lo raccoglierete da chiunque sia generoso di cuore.
Nova Vulgata 25,3Haec sunt autem, quae accipere debetis: aurum et argentum et aes,
CEI 2008 Es25,3Ed ecco che cosa raccoglierete da loro come contributo: oro, argento e bronzo,
Nova Vulgata 25,4hyacinthum et purpuram coccumque et byssum, pilos caprarum
CEI 2008 Es25,4tessuti di porpora viola e rossa, di scarlatto, di bisso e di pelo di capra,
Nova Vulgata 25,5et pelles arietum rubricatas pellesque delphini et ligna acaciae,
CEI 2008 Es25,5pelle di montone tinta di rosso, pelle di tasso e legno di acacia,
Nova Vulgata 25,6oleum ad luminaria concinnanda, aromata in unguentum et in thymiama boni odoris,
CEI 2008 Es25,6olio per l'illuminazione, balsami per l'olio dell'unzione e per l'incenso aromatico,
Nova Vulgata 25,7lapides onychinos et gemmas ad ornandum ephod ac pectorale.
CEI 2008 Es25,7pietre di ònice e pietre da incastonare nell'efod e nel pettorale.
Nova Vulgata 25,8Facientque mihi sanctuarium, et habitabo in medio eorum.
CEI 2008 EsEssi mi faranno un santuario e io abiterò in mezzo a loro.
25,8-9 La presenza del Dio dell’alleanza è legata al tempo, ma anche a uno spazio. Il luogo dove Dio dimora, ma soprattutto il popolo nel quale dimora, diviene così “sacro”: e io abiterò in mezzo a loro (v. 8). Nel vangelo di Giovanni, il Verbo di Dio sceglierà la carne dell’uomo come luogo sacro del suo attendarsi tra noi: e venne ad abitare in mezzo a noi (1,14).
Nova Vulgata 25,9Iuxta omnem similitudinem habitaculi, quam ostendam tibi, et omnium vasorum in cultum eius: sicque facietis illud.
CEI 2008 Es25,9Eseguirete ogni cosa secondo quanto ti mostrerò, secondo il modello della Dimora e il modello di tutti i suoi arredi.
Nova Vulgata
25,10Arcam de lignis acaciae compingent; cuius longitudo habeat duos semis cubitos, latitudo cubitum et dimidium, altitudo cubitum similiter ac semissem. 
CEI 2008 EsFaranno dunque un'arca di legno di acacia: avrà due cubiti e mezzo di lunghezza, un cubito e mezzo di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
25,10-22 L’oggetto più prezioso e significativo della presenza di Dio è l’arca, che riveste una duplice valenza: scrigno della Testimonianza (v. 16) e trono da dove Dio rivolge i suoi ordini a Mosè (v. 22). Una delle denominazioni di Dio, il Signore degli eserciti, che siede sui cherubini (1Sam 4,4), ha un riferimento evidente al coperchio dell’arca, sormontato da due cherubini adoranti. Per le vicende dell’arca, vedi 1Sam 4-6; 2Sam 6; 1Re 8.
Nova Vulgata 25,11Et deaurabis eam auro mundissimo intus et foris; faciesque supra coronam auream per circuitum
CEI 2008 Es25,11La rivestirai d'oro puro: dentro e fuori la rivestirai e le farai intorno un bordo d'oro.
Nova Vulgata 25,12et conflabis ei quattuor circulos aureos, quos pones in quattuor arcae pedibus: duo circuli sint in latere uno et duo in altero.
CEI 2008 Es25,12Fonderai per essa quattro anelli d'oro e li fisserai ai suoi quattro piedi: due anelli su di un lato e due anelli sull'altro.
Nova Vulgata 25,13Facies quoque vectes de lignis acaciae et operies eos auro;
CEI 2008 Es25,13Farai stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro.
Nova Vulgata 25,14inducesque per circulos, qui sunt in arcae lateribus, ut portetur in eis;
CEI 2008 Es25,14Introdurrai le stanghe negli anelli sui due lati dell'arca per trasportare con esse l'arca.
Nova Vulgata 25,15qui semper erunt in circulis nec umquam extrahentur ab eis.
CEI 2008 Es25,15Le stanghe dovranno rimanere negli anelli dell'arca: non verranno tolte di lì.
Nova Vulgata 25,16Ponesque in arcam testimonium, quod dabo tibi.
CEI 2008 Es25,16Nell'arca collocherai la Testimonianza che io ti darò.
Nova Vulgata
25,17Facies et propitiatorium de auro mundissimo; duos cubitos et dimidium tenebit longitudo eius, et cubitum ac semissem latitudo.
CEI 2008 EsFarai il propiziatorio, d'oro puro; avrà due cubiti e mezzo di lunghezza e un cubito e mezzo di larghezza.
25,17 propiziatorio: lastra d’oro che copriva l’arca, considerata il luogo della presenza di Dio. Il termine dà rilievo al fatto che tale presenza si realizza come gratuita benevolenza di Dio verso il suo popolo. Essa prende forma nel rito dell’aspersione in occasione del sacrificio di cui si parla in Lv 16 (vedi note a Lv 16,2.14). Nel NT sarà Gesù Cristo lo strumento di espiazione che ottiene da Dio la remissione dei peccati (vedi nota a Rm 3,25).
Nova Vulgata 25,18Duos quoque cherubim aureos et productiles facies ex utraque parte propitiatorii,
CEI 2008 Es25,18Farai due cherubini d'oro: li farai lavorati a martello sulle due estremità del propiziatorio.
Nova Vulgata 25,19cherub unus sit in latere uno et alter in altero; ex propitiatorio facies cherubim in utraque parte eius.
CEI 2008 Es25,19Fa' un cherubino a una estremità e un cherubino all'altra estremità. Farete i cherubini alle due estremità del propiziatorio.
Nova Vulgata 25,20Expandent alas sursum et operient alis suis propitiatorium; respicientque se mutuo, versis vultibus in propitiatorium,
CEI 2008 Es25,20I cherubini avranno le due ali spiegate verso l'alto, proteggendo con le ali il propiziatorio; saranno rivolti l'uno verso l'altro e le facce dei cherubini saranno rivolte verso il propiziatorio.
Nova Vulgata 25,21quo operienda est arca, in qua pones testimonium, quod dabo tibi.
CEI 2008 Es25,21Porrai il propiziatorio sulla parte superiore dell'arca e collocherai nell'arca la Testimonianza che io ti darò.
Nova Vulgata 25,22Et conveniam te ibi et loquar ad te supra propitiatorium de medio duorum cherubim, qui erunt super arcam testimonii, cuncta, quae mandabo per te filiis Israel.
CEI 2008 Es25,22Io ti darò convegno in quel luogo: parlerò con te da sopra il propiziatorio, in mezzo ai due cherubini che saranno sull'arca della Testimonianza, dandoti i miei ordini riguardo agli Israeliti.
Nova Vulgata
25,23Facies et mensam de lignis acaciae habentem duos cubitos longitudinis et in latitudine cubitum et in altitudine cubitum ac semissem.
CEI 2008 EsFarai una tavola di legno di acacia: avrà due cubiti di lunghezza, un cubito di larghezza, un cubito e mezzo di altezza.
25,23-30 La tavola (v. 23), trasportabile come l’arca, serve per poggiarvi sopra i pani dell’offerta (v. 30) a Dio, che saranno ritenuti sacri e destinati al consumo da parte dei sacerdoti (Lv 24,9; 1Sam 21,5).
Nova Vulgata 25,24Et inaurabis eam auro purissimo; faciesque illi coronam auream per circuitum.
CEI 2008 Es25,24La rivestirai d'oro puro e le farai attorno un bordo d'oro.
Nova Vulgata 25,25Facies quoque ei limbum altum quattuor digitis per circuitum et super illum coronam auream. 
CEI 2008 Es25,25Le farai attorno una cornice di un palmo e farai un bordo d'oro per la cornice.
Nova Vulgata 25,26Quattuor quoque circulos aureos praeparabis et pones eos in quattuor angulis eiusdem mensae per singulos pedes.
CEI 2008 Es25,26Le farai quattro anelli d'oro e li fisserai ai quattro angoli, che costituiranno i suoi quattro piedi.
Nova Vulgata 25,27Iuxta limbum erunt circuli aurei, ut mittantur vectes per eos, et possit mensa portari.
CEI 2008 Es25,27Gli anelli saranno contigui alla cornice e serviranno a inserire le stanghe, destinate a trasportare la tavola.
Nova Vulgata 25,28Ipsosque vectes facies de lignis acaciae et circumdabis auro, et per ipsos subvehitur mensa.
CEI 2008 Es25,28Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro; con esse si trasporterà la tavola.
Nova Vulgata 25,29Parabis et acetabula ac phialas, vasa et cyathos, in quibus offerenda sunt libamina, ex auro purissimo.
CEI 2008 Es25,29Farai anche i suoi piatti, coppe, anfore e tazze per le libagioni: li farai d'oro puro.
Nova Vulgata 25,30Et pones super mensam panes propositionis in conspectu meo semper.
CEI 2008 Es25,30Sulla tavola collocherai i pani dell'offerta: saranno sempre alla mia presenza.
Nova Vulgata
25,31Facies et candelabrum ductile de auro mundissimo: basis et hastile eius, scyphi et sphaerulae ac flores in unum efformentur.
CEI 2008 EsFarai anche un candelabro d'oro puro. Il candelabro sarà lavorato a martello, il suo fusto e i suoi bracci; i suoi calici, i suoi bulbi e le sue corolle saranno tutti di un pezzo.
25,31 candelabro… e i suoi bracci: in ebraico menorah; serve a far luce e ad ardere davanti a Dio, nella tenda. Per costruirlo è richiesto un talento d’oro, cioè circa 33 kg (v. 39). Con il tempo è divenuto uno dei più comuni simboli dell’ebraismo.
Nova Vulgata 25,32Sex calami egredientur de lateribus, tres ex uno latere et tres ex altero.
CEI 2008 Es25,32Sei bracci usciranno dai suoi lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro lato.
Nova Vulgata 25,33Tres scyphi quasi in nucis modum in calamo uno sphaerulaeque simul et flores; et tres similiter scyphi instar nucis in calamo altero sphaerulaeque simul et flores: hoc erit opus sex calamorum, qui producendi sunt de hastili.
CEI 2008 Es25,33Vi saranno su di un braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla, e così anche sull'altro braccio tre calici in forma di fiore di mandorlo, con bulbo e corolla. Così sarà per i sei bracci che usciranno dal candelabro.
Nova Vulgata 25,34In ipso autem hastili candelabri erunt quattuor scyphi in nucis modum sphaerulaeque et flores.
CEI 2008 Es25,34Il fusto del candelabro avrà quattro calici in forma di fiore di mandorlo, con i loro bulbi e le loro corolle:
Nova Vulgata 25,35Singulae sphaerulae sub binis calamis per tria loca, qui simul sex fiunt, procedentes de hastili uno.
CEI 2008 Es25,35un bulbo sotto i due bracci che si dipartono da esso e un bulbo sotto i due bracci seguenti e un bulbo sotto gli ultimi due bracci che si dipartono da esso; così per tutti i sei bracci che escono dal candelabro.
Nova Vulgata 25,36Sphaerulae igitur et calami unum cum ipso erunt, totum ductile de auro purissimo.
CEI 2008 Es25,36I bulbi e i relativi bracci saranno tutti di un pezzo: il tutto sarà formato da una sola massa d'oro puro lavorata a martello.
Nova Vulgata 25,37Facies et lucernas septem et pones eas super candelabrum, ut luceant in locum ex adverso.
CEI 2008 Es25,37Farai le sue sette lampade: vi si collocheranno sopra in modo da illuminare lo spazio davanti ad esso.
Nova Vulgata 25,38Emunctoria quoque et vasa, in quibus emuncta condantur, fient de auro purissimo.
CEI 2008 Es25,38I suoi smoccolatoi e i suoi portacenere saranno d'oro puro.
Nova Vulgata 25,39Omne pondus candelabri cum universis vasis suis habebit talentum auri purissimi.
CEI 2008 Es25,39Lo si farà con un talento di oro puro, esso con tutti i suoi accessori.
Nova Vulgata 25,40Inspice et fac secundum exemplar, quod tibi in monte monstratum est.
CEI 2008 Es25,40Guarda ed esegui secondo il modello che ti è stato mostrato sul monte.