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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Exodus - 3

Exodus

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CEI 2008

Nova Vulgata 3 3,1Moyses autem pascebat oves Iethro soceri sui sacerdotis Madian; cumque minasset gregem ultra desertum, venit ad montem Dei Horeb.
CEI 2008 Es Mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb.
3,1 Oreb: è l’altro nome biblico del Sinai.
Nova Vulgata 3,2Apparuitque ei angelus Domini in flamma ignis de medio rubi; et videbat quod rubus arderet et non combureretur.
CEI 2008 EsL'angelo del Signore gli apparve in una fiamma di fuoco dal mezzo di un roveto. Egli guardò ed ecco: il roveto ardeva per il fuoco, ma quel roveto non si consumava.
3,2 L’angelo del Signore: qui, come anche altrove (vedi 14,19; 23,23; 32,34), l’angelo indica il Signore stesso, come risulta dal v. 4 in poi.
Nova Vulgata
3,3Dixit ergo Moyses: «Vadam et videbo visionem hanc magnam, quare non comburatur rubus».
CEI 2008 Es3,3Mosè pensò: "Voglio avvicinarmi a osservare questo grande spettacolo: perché il roveto non brucia?".
Nova Vulgata 3,4Cernens autem Dominus quod pergeret ad videndum, vocavit eum Deus de medio rubi et ait: «Moyses, Moyses». Qui respondit: «Adsum».
CEI 2008 Es3,4Il Signore vide che si era avvicinato per guardare; Dio gridò a lui dal roveto: "Mosè, Mosè!". Rispose: "Eccomi!".
Nova Vulgata 3,5At ille: «Ne appropies, inquit, huc; solve calceamentum de pedibus tuis; locus enim, in quo stas, terra sancta est».
CEI 2008 Es3,5Riprese: "Non avvicinarti oltre! Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale tu stai è suolo santo!".
Nova Vulgata 3,6Et ait: «Ego sum Deus patris tui, Deus Abraham, Deus Isaac et Deus Iacob». Abscondit Moyses faciem suam; non enim audebat aspicere contra Deum.
CEI 2008 EsE disse: "Io sono il Dio di tuo padre, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe". Mosè allora si coprì il volto, perché aveva paura di guardare verso Dio.
3,6 Il coprirsi il volto da parte di Mosè sottolinea la trascendenza di Dio.
Nova Vulgata
3,7Cui ait Dominus: «Vidi afflictionem populi mei in Aegypto et clamorem eius audivi propter duritiam exactorum eorum.
CEI 2008 Es3,7Il Signore disse: "Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze.
Nova Vulgata 3,8Et sciens dolorem eius descendi, ut liberem eum de manibus Aegyptiorum et educam de terra illa in terram bonam et spatiosam, in terram, quae fluit lacte et melle, ad loca Chananaei et Hetthaei et Amorraei et Pherezaei et Hevaei et Iebusaei.
CEI 2008 EsSono sceso per liberarlo dal potere dell'Egitto e per farlo salire da questa terra verso una terra bella e spaziosa, verso una terra dove scorrono latte e miele, verso il luogo dove si trovano il Cananeo, l'Ittita, l'Amorreo, il Perizzita, l'Eveo, il Gebuseo.
3,8 una terra dove scorrono latte e miele: espressione ricorrente per indicare la fertilità di Canaan, terra promessa ad Abramo (Gen 12,4-7).
Nova Vulgata 3,9Clamor ergo filiorum Israel venit ad me, vidique afflictionem eorum, qua ab Aegyptiis opprimuntur;
CEI 2008 Es3,9Ecco, il grido degli Israeliti è arrivato fino a me e io stesso ho visto come gli Egiziani li opprimono.
Nova Vulgata 3,10sed veni, mittam te ad pharaonem, ut educas populum meum, filios Israel, de Aegypto».
CEI 2008 Es3,10Perciò va'! Io ti mando dal faraone. Fa' uscire dall'Egitto il mio popolo, gli Israeliti!".
Nova Vulgata 3,11Dixitque Moyses ad Deum: «Quis sum ego, ut vadam ad pharaonem et educam filios Israel de Aegypto?».
CEI 2008 Es3,11Mosè disse a Dio: "Chi sono io per andare dal faraone e far uscire gli Israeliti dall'Egitto?".
Nova Vulgata 3,12Qui dixit ei: «Ego ero tecum; et hoc habebis signum quod miserim te: cum eduxeris populum de Aegypto, servietis Deo super montem istum».
CEI 2008 Es3,12Rispose: "Io sarò con te. Questo sarà per te il segno che io ti ho mandato: quando tu avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, servirete Dio su questo monte".
Nova Vulgata
3,13Ait Moyses ad Deum: «Ecce, ego vadam ad filios Israel et dicam eis: Deus patrum vestrorum misit me ad vos. Si dixerint mihi: “Quod est nomen eius?” quid dicam eis?».
CEI 2008 Es3,13Mosè disse a Dio: "Ecco, io vado dagli Israeliti e dico loro: "Il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi". Mi diranno: "Qual è il suo nome?". E io che cosa risponderò loro?".
Nova Vulgata 3,14Dixit Deus ad Moysen: «Ego sum qui sum». Ait: «Sic dices filiis Israel: Qui sum misit me ad vos».
CEI 2008 EsDio disse a Mosè: "Io sono colui che sono!". E aggiunse: "Così dirai agli Israeliti: "Io-Sono mi ha mandato a voi"".
3,14 Secondo una etimologia popolare, il tetragramma sacro, cioè le quattro consonanti ebraiche YHWH con le quali è indicato il Nome di Dio, viene spiegato con l’accostamento al verbo “essere” (hayah). Il significato di questo verbo, però, non va inteso tanto come una definizione filosofica di Dio, “Colui che ha l’essere per essenza”, ma come un “essere per”: Dio è colui che si rende “presente a”, che è “in favore di”.
Nova Vulgata 3,15Dixitque iterum Deus ad Moysen: «Haec dices filiis Israel: Dominus, Deus patrum vestrorum, Deus Abraham, Deus Isaac et Deus lacob, misit me ad vos; hoc nomen mihi est in aeternum, et hoc memoriale meum in generationem et generationem.
CEI 2008 EsDio disse ancora a Mosè: "Dirai agli Israeliti: "Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Giacobbe, mi ha mandato a voi". Questo è il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione.
3,15 Il Signore: la pronunzia esatta del tetragramma sacro non è giunta fino a noi. A partire dal periodo del secondo tempio, il nome di Dio non venne più pronunciato, a motivo della sua santità, e venne sostituito probabilmente dal termine Adonay (in greco Kyrios, che significa Signore).
Nova Vulgata 3,16Vade et congrega seniores Israel et dices ad eos: Dominus, Deus patrum vestrorum, apparuit mihi, Deus Abraham, Deus Isaac et Deus Iacob, dicens: Visitans visitavi vos et vidi omnia, quae acciderunt vobis in Aegypto;
CEI 2008 Es3,16Va'! Riunisci gli anziani d'Israele e di' loro: "Il Signore, Dio dei vostri padri, Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, mi è apparso per dirmi: Sono venuto a visitarvi e vedere ciò che viene fatto a voi in Egitto.
Nova Vulgata 3,17et dixi: Educam vos de afflictione Aegypti in terram Chananaei et Hetthaei et Amorraei et Pherezaei et Hevaei et Iebusaei, ad terram fluentem lacte et melle.
CEI 2008 EsE ho detto: Vi farò salire dalla umiliazione dell'Egitto verso la terra del Cananeo, dell'Ittita, dell'Amorreo, del Perizzita, dell'Eveo e del Gebuseo, verso una terra dove scorrono latte e miele".
3,17 Lista di sei popoli abitanti in Canaan prima dell’ingresso d’Israele (in Dt 7,1 diventano sette con l’aggiunta dei Gergesei).
Nova Vulgata 3,18Et audient vocem tuam; ingredierisque tu et seniores Israel ad regem Aegypti, et dicetis ad eum: Dominus, Deus Hebraeorum, occurrit nobis; et nunc eamus viam trium dierum in solitudinem, ut immolemus Domino Deo nostro.
CEI 2008 Es3,18Essi ascolteranno la tua voce, e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re d'Egitto e gli direte: "Il Signore, Dio degli Ebrei, si è presentato a noi. Ci sia permesso di andare nel deserto, a tre giorni di cammino, per fare un sacrificio al Signore, nostro Dio".
Nova Vulgata
3,19Sed ego scio quod non dimittet vos rex Aegypti, ut eatis, nisi per manum validam.
CEI 2008 Es3,19Io so che il re d'Egitto non vi permetterà di partire, se non con l'intervento di una mano forte.
Nova Vulgata 3,20Extendam enim manum meam et percutiam Aegyptum in cunctis mirabilibus meis, quae facturus sum in medio eius; post haec dimittet vos.
CEI 2008 Es3,20Stenderò dunque la mano e colpirò l'Egitto con tutti i prodigi che opererò in mezzo ad esso, dopo di che egli vi lascerà andare.
Nova Vulgata 3,21Daboque gratiam populo huic coram Aegyptiis, et, cum egrediemini, non exibitis vacui.
CEI 2008 EsFarò sì che questo popolo trovi grazia agli occhi degli Egiziani: quando partirete, non ve ne andrete a mani vuote.
3,21 non ve ne andrete a mani vuote: secondo Sap 10,17 la cosiddetta “spoliazione degli Egiziani” (vedi 11,2-3; 12,35-36) costituisce una ricompensa agli Ebrei per le sofferenze della schiavitù. Vedi anche Dt 15,13-14.
Nova Vulgata 3,22Sed postulabit mulier a vicina sua et ab hospita sua vasa argentea et aurea ac vestes; ponetisque eas super filios et filias vestras et spoliabitis Aegyptum».  
CEI 2008 Es3,22Ogni donna domanderà alla sua vicina e all'inquilina della sua casa oggetti d'argento e oggetti d'oro e vesti; li farete portare ai vostri figli e alle vostre figlie e spoglierete l'Egitto".