Ecclesiastes
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Interconfessionale
Interconfessionale
QoIl divertimento lascia insoddisfatti,
l’allegria non serve a niente.
l’allegria non serve a niente.
Nova Vulgata
2,3Tractavi in corde meo detinere in vino carnem meam, cum cor meum duceretur in sapientia, et amplecti stultitiam, donec viderem quid esset utile filiis hominum, ut faciant sub sole paucis diebus vitae suae.
2,3Tractavi in corde meo detinere in vino carnem meam, cum cor meum duceretur in sapientia, et amplecti stultitiam, donec viderem quid esset utile filiis hominum, ut faciant sub sole paucis diebus vitae suae.
Interconfessionale
QoAllora ho cercato il piacere nel bere,
ma senza perdere il controllo.
Mi son dato alla pazza gioia.
Volevo vedere se questo dà felicità all’uomo
durante i pochi giorni della sua vita.
ma senza perdere il controllo.
Mi son dato alla pazza gioia.
Volevo vedere se questo dà felicità all’uomo
durante i pochi giorni della sua vita.
Interconfessionale
Qo2,5Ho costruito giardini e parchi,
dove ha piantato
ogni qualità di alberi da frutto.
dove ha piantato
ogni qualità di alberi da frutto.
Nova Vulgata
2,7Possedi servos et ancillas et habui multam familiam, habui armenta quoque et magnos ovium greges ultra omnes, qui fuerunt ante me in Ierusalem.
Interconfessionale
Qo2,7Ho comprato schiavi e schiave;
avevo anche servi nati in casa mia,
possedevo moltissimi buoi e pecore,
più di tutti i re di Gerusalemme.
avevo anche servi nati in casa mia,
possedevo moltissimi buoi e pecore,
più di tutti i re di Gerusalemme.
Nova Vulgata
2,8Coacervavi mihi etiam argentum et aurum et substantias regum ac provinciarum, feci mihi cantores et cantatrices et delicias filiorum hominum, scyphos et urceos in ministerio ad vina fundenda
Interconfessionale
Qo2,8Ho accumulato molti oggetti
d’oro e d’argento.
Ho preso le ricchezze e i tesori
di altri re e governanti.
Ho fatto venire nel mio palazzo cantanti e ballerine:
per i miei piaceri, tante belle donne.
d’oro e d’argento.
Ho preso le ricchezze e i tesori
di altri re e governanti.
Ho fatto venire nel mio palazzo cantanti e ballerine:
per i miei piaceri, tante belle donne.
Nova Vulgata
2,9et crevi, supergressus sum omnes, qui ante me fuerunt in Ierusalem; sapientia quoque mea perseveravit mecum.
Interconfessionale
Qo2,9Insomma, ero diventato più ricco e più famoso
di tutti i miei predecessori di Gerusalemme.
Per di più, non ho mai perso la testa!
di tutti i miei predecessori di Gerusalemme.
Per di più, non ho mai perso la testa!
Nova Vulgata
2,10Et omnia, quae desideraverunt oculi mei, non negavi eis nec prohibui cor meum ab omni voluptate, et oblectatum est ex omnibus laboribus, et hanc ratus sum partem meam ab omnibus aerumnis meis.
Interconfessionale
Qo2,10Ho soddisfatto ogni mio desiderio;
non ho rinunziato a nessun piacere.
Sono riuscito a godere delle mie attività:
questa è stata la ricompensa per tutte le mie fatiche.
non ho rinunziato a nessun piacere.
Sono riuscito a godere delle mie attività:
questa è stata la ricompensa per tutte le mie fatiche.
Nova Vulgata
2,11Cumque me convertissem ad universa opera, quae fecerant manus meae, et ad labores, in quibus sudaveram, et ecce in omnibus vanitas et afflictio spiritus, et nihil lucri esse sub sole.
Nova Vulgata
2,13Et vidi quod tantum praecederet sapientia stultitiam, quantum lux praecedit tenebras.
Interconfessionale
Qo2,13Senz’altro la sapienza vale più dell’ignoranza,
come la luce è più preziosa delle tenebre.
come la luce è più preziosa delle tenebre.
Nova Vulgata
2,14«Sapientis oculi in capite eius,
stultus in tenebris ambulat»;
et didici quod unus utriusque
esset interitus.
2,14«Sapientis oculi in capite eius,
stultus in tenebris ambulat»;
et didici quod unus utriusque
esset interitus.
Nova Vulgata
2,15Et dixi in corde meo: «Si unus et stulti et meus occasus erit, quid mihi prodest quod maiorem sapientiae dedi operam?». Locutusque cum mente mea, animadverti quod hoc quoque esset vanitas.
2,15Et dixi in corde meo: «Si unus et stulti et meus occasus erit, quid mihi prodest quod maiorem sapientiae dedi operam?». Locutusque cum mente mea, animadverti quod hoc quoque esset vanitas.
Interconfessionale
Qo2,15Anch’io morirò come muore lo stolto.
Ma allora, perché sono diventato sapiente?
Che cosa ci guadagno?
Tutto mi appare inutile.
Ma allora, perché sono diventato sapiente?
Che cosa ci guadagno?
Tutto mi appare inutile.
Nova Vulgata
2,16Non enim erit memoria sapientis similiter ut stulti in perpetuum; siquidem futura tempora oblivione cuncta pariter operient: moritur doctus similiter ut indoctus.
Interconfessionale
QoLa gente dimentica presto tanto il saggio che lo stolto.
Con il passare degli anni tutto è dimenticato.
E morirà tanto il sapiente che lo stolto.
Con il passare degli anni tutto è dimenticato.
E morirà tanto il sapiente che lo stolto.
Rimandi
2,16
dimentica presto Qo 1,11; Sap 2,4; cfr. Sir 44,8-15. — morirà tanto il sapiente che… Sal 49,11+.
Nova Vulgata
2,17Et idcirco taeduit me vitae meae, quia malum mihi est, quod sub sole fit; cuncta enim vanitas et afflictio spiritus.
2,17Et idcirco taeduit me vitae meae, quia malum mihi est, quod sub sole fit; cuncta enim vanitas et afflictio spiritus.
Interconfessionale
Qo2,17Così ho cominciato a odiare la vita.
Tutto quel che si fa mi sembra male.
Tutto è vanità, come inseguire il vento.
Tutto quel che si fa mi sembra male.
Tutto è vanità, come inseguire il vento.
Nova Vulgata
2,18Rursus detestatus sum omnem laborem meum, quo sub sole laboravi, quem relicturus sum homini, qui erit post me;
Interconfessionale
Qo2,18Mi viene voglia di distruggere tutto quello che ho fatto.
Perché devo lasciar qui ogni cosa al mio successore?
Perché devo lasciar qui ogni cosa al mio successore?
Nova Vulgata
2,19et quis scit utrum sapiens an stultus futurus sit? Et dominabitur in laboribus meis, quibus desudavi et sollicitus fui sub sole. Hoc quoque vanitas.
Interconfessionale
Qo2,19E chissà se sarà sapiente o stolto!
A ogni modo, lui erediterà
tutto quel che ho fatto con tanto sforzo e abilità
durante la mia vita.
Anche questo è vanità.
A ogni modo, lui erediterà
tutto quel che ho fatto con tanto sforzo e abilità
durante la mia vita.
Anche questo è vanità.
Interconfessionale
Qo2,20Ho imparato a non farmi illusioni
su quello che sono riuscito
a guadagnare con fatica nella mia vita.
su quello che sono riuscito
a guadagnare con fatica nella mia vita.
Nova Vulgata
2,21Nam est qui laborat in sapientia et doctrina et sollicitudine, et homini, qui non laboraverit, dabit portionem suam; et hoc ergo vanitas et magnum malum.
Interconfessionale
QoInfatti, un uomo che lavora
con abilità, intelligenza e impegno
deve poi lasciar tutto a uno che non ha fatto niente.
Anche questo è assurdo, non è giusto.
con abilità, intelligenza e impegno
deve poi lasciar tutto a uno che non ha fatto niente.
Anche questo è assurdo, non è giusto.
Nova Vulgata
2,22Quid enim proderit homini de universo labore suo et afflictione cordis, qua sub sole laboravit?
2,22Quid enim proderit homini de universo labore suo et afflictione cordis, qua sub sole laboravit?
Interconfessionale
QoInsomma, che cosa ricava l’uomo
da tutte le fatiche e preoccupazioni della sua vita?
da tutte le fatiche e preoccupazioni della sua vita?
Nova Vulgata
2,23Cuncti dies eius dolores sunt, et aerumnae occupatio eius, nec per noctem cor eius requiescit; et hoc quoque vanitas est.
Nova Vulgata
2,24Nihil melius est homini quam comedere et bibere et ostendere animae suae bona de laboribus suis. Et hoc vidi de manu Dei esse.
Interconfessionale
QoUnica gioia per l’uomo è mangiare e bere
e godere i frutti del suo lavoro.
Ma ho capito che anche questo è un dono di Dio.
e godere i frutti del suo lavoro.
Ma ho capito che anche questo è un dono di Dio.
Nova Vulgata
Quis enim comedet et deliciis affluet sine eo?
Nova Vulgata
2,26Quia homini bono in conspectu suo dedit sapientiam et scientiam et laetitiam; peccatori autem dedit afflictionem colligendi et congregandi, ut tradat ei, qui placuit Deo; sed et hoc vanitas est et afflictio spiritus.
2,26Quia homini bono in conspectu suo dedit sapientiam et scientiam et laetitiam; peccatori autem dedit afflictionem colligendi et congregandi, ut tradat ei, qui placuit Deo; sed et hoc vanitas est et afflictio spiritus.
Interconfessionale
QoDio dona a chi gli è caro la sapienza,
la scienza e la gioia.
I cattivi, invece, si agitano e si preoccupano,
raccolgono tanta ricchezza
per lasciar tutto a chi Dio vorrà.
Anche questo è assurdo,
come andare a caccia di vento.
la scienza e la gioia.
I cattivi, invece, si agitano e si preoccupano,
raccolgono tanta ricchezza
per lasciar tutto a chi Dio vorrà.
Anche questo è assurdo,
come andare a caccia di vento.
Rimandi
2,26
I cattivi raccolgono per altri Gb 27,16-17; Prv 13,22.
Note al Testo
2,26
cattivi: altri: peccatori; altri: falliti.