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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiasticus - 11

Ecclesiasticus

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CEI 2008

Nova Vulgata 11 Sapientia humiliati exaltabit caput illius

et in medio magnatorum consedere illum faciet.

Gr II: 15-16
La: 32acd. 34b
CEI 2008 Sir La sapienza dell'umile gli farà tenere alta la testa
e lo farà sedere tra i grandi.
11,1

11,30 NVg (11,32) invece: Come infatti producono escrezioni le viscere di coloro che già puzzano, / e come una pernice è attratta nella fossa, / e una capra selvatica nella trappola, tale è il cuore dei superbi; / è come chi attende e vede la caduta del suo prossimo.
11,32a NVg (11,34b) aggiunge: e basta un fraudolento per moltiplicare i delitti


Non fidarsi delle apparenze
Nova Vulgata
11,2Non laudes virum in specie sua

neque spernas hominem deformem in visu suo.

CEI 2008 Sir11,2Non lodare un uomo per la sua bellezza
e non detestare un uomo per il suo aspetto.
Nova Vulgata
11,3Brevis in volatilibus est apis,

et initium dulcoris habet fructus illius.

CEI 2008 Sir11,3L'ape è piccola tra gli esseri alati,
ma il suo prodotto è il migliore fra le cose dolci.
Nova Vulgata
11,4In vestitu ne glorieris umquam

nec in die honoris tui extollaris,

quoniam mirabilia opera Altissimi solius,

et absconsa et invisa hominibus opera illius.

CEI 2008 Sir11,4Non ti vantare per le vesti che indossi
e non insuperbirti nel giorno della gloria,
perché stupende sono le opere del Signore,
eppure esse sono nascoste agli uomini.
Nova Vulgata
11,5Multi tyranni sederunt in terra,

et insuspicabilis portavit diadema.

CEI 2008 Sir11,5Molti sovrani sedettero sulla polvere,
mentre uno sconosciuto cinse il loro diadema.
Nova Vulgata
11,6Multi potentes exhonorati sunt valide,

et gloriosi traditi sunt in manus alterorum.
CEI 2008 Sir11,6Molti potenti furono grandemente disonorati
e uomini illustri furono consegnati al potere altrui.

Nova Vulgata
11,7Priusquam interroges, ne vituperes quemquam,

sed, postquam interrogaveris, corripe iuste.

CEI 2008 Sir11,7Non biasimare prima di avere indagato,
prima rifletti e poi condanna.
Nova Vulgata
11,8Priusquam audias, ne respondeas verbum
et in medio sermonum ne adicias loqui.

CEI 2008 Sir11,8Non rispondere prima di aver ascoltato,
e non interrompere il discorso di un altro.
Nova Vulgata
11,9De ea re, quae te non molestat, ne certeris

et in iudicio peccantium ne consistas.

CEI 2008 Sir11,9Per una cosa di cui non hai bisogno, non litigare,
e non immischiarti nella lite dei peccatori.

Nova Vulgata
11,10Fili, ne in multis sint actus tui;

etsi festinaveris, non eris immunis a delicto:

si enim persecutus fueris, non apprehendes,

et non effugies, si discurreris.

CEI 2008 SirFiglio, le tue attività non riguardino troppe cose:
se le moltiplichi, non sarai esente da colpa;
se insegui una cosa, non l'afferrerai,
e anche se fuggi, non ti metterai in salvo.
11,10-13 Invito alla moderazione
c-d Il testo ebraico reca: “se non corri non raggiungi / e se non cerchi non trovi”.
Nova Vulgata
11,11Est homo laborans et festinans et dolens

et tanto magis non abundabit.

CEI 2008 Sir11,11C'è chi fatica, si affanna e si stanca,
eppure resta sempre più indietro.
Nova Vulgata
11,12Est homo marcidus egens susceptione,

plus deficiens virtute et abundans paupertate;

CEI 2008 Sir11,12C'è chi è debole e ha bisogno di soccorso,
chi è privo di forza e ricco di miseria,
ma gli occhi del Signore lo guardano con benevolenza,
lo sollevano dalla sua povertà
Nova Vulgata
11,13et oculus Dei respexit illum in bono

et erexit eum ab humilitate ipsius

et exaltavit caput eius:

et mirati sunt in illo multi.

CEI 2008 Sir11,13e gli fanno alzare la testa,
sì che molti ne restano stupiti.
Nova Vulgata
11,14Bona et mala, vita et mors,

paupertas et honestas a Deo sunt.
CEI 2008 SirBene e male, vita e morte,
povertà e ricchezza provengono dal Signore.
11,14-19 Tutto proviene dal Signore
Nova Vulgata
11,15Sapientia et disciplina et scientia legis apud Dominum;
dilectio et viae bonorum apud ipsum.

CEI 2008 Sir11,15Sapienza, scienza e conoscenza della legge vengono dal Signore;
l'amore e la pratica delle opere buone provengono da lui.

Nova Vulgata
11,16Error et tenebrae peccatoribus concreata sunt;

qui autem exsultant in malis, consenescunt in malo.
CEI 2008 Sir11,16Errore e tenebre sono creati per i peccatori;
quanti si vantano del male, il male li accompagna nella vecchiaia.

Nova Vulgata
11,17Datio Dei permanet iustis,

et beneplacitum illius successus habebit in aeternum.
CEI 2008 Sir11,17Il dono del Signore è assicurato ai suoi fedeli
e la sua benevolenza li guida sempre sulla retta via.
Nova Vulgata
11,18Est qui locupletatur parce agendo,

et haec est pars mercedis illius
CEI 2008 Sir11,18C'è chi diventa ricco perché sempre attento a risparmiare,
ed ecco la parte della sua ricompensa:
Nova Vulgata
11,19in eo quod dicit: «Inveni requiem mihi,

et nunc manducabo de bonis meis solus»;

CEI 2008 Sir11,19mentre dice: "Ho trovato riposo,
ora mi ciberò dei miei beni",
non sa quanto tempo ancora trascorrerà:
lascerà tutto ad altri e morirà.

Nova Vulgata
11,20et nescit quod tempus praeteriet, et mors appropinquet,

et relinquet omnia aliis et morietur.

CEI 2008 SirPersevera nel tuo impegno e dèdicati a esso,
invecchia compiendo il tuo lavoro.
11,20-28 Fedeltà al proprio lavoro nell’attesa della ricompensa di Dio
Nova Vulgata
11,21Sta in mandato tuo et in illo conversare

et in opere mandatorum tuorum veterasce.
CEI 2008 Sir11,21Non ammirare le opere del peccatore,
confida nel Signore e sii costante nella tua fatica,
perché è facile agli occhi del Signore
arricchire un povero all'improvviso.
Nova Vulgata
11,22Ne mireris in operibus peccatorum;

confide autem in Deo et mane in labore tuo.

CEI 2008 Sir11,22La benedizione del Signore è la ricompensa del giusto;
all'improvviso fiorirà la sua speranza.
Nova Vulgata
11,23Facile est enim in oculis Dei subito honestare pauperem.
CEI 2008 Sir11,23Non dire: "Di che cosa ho bisogno
e di quali beni disporrò d'ora innanzi?".
Nova Vulgata
11,24Benedictio Dei in mercede iusti continuo,

et in hora veloci successus illius fructificat.

CEI 2008 Sir11,24Non dire: "Ho quanto mi occorre;
che cosa potrà ormai capitarmi di male?".
Nova Vulgata
11,25Ne dicas: «Quid est mihi opus?

Et, quae erunt mihi ex hoc bona?».

CEI 2008 Sir11,25Nel tempo della prosperità si dimentica la sventura
e nel tempo della sventura non si ricorda la prosperità.
Nova Vulgata
11,26Ne dicas: «Sufficiens mihi sum;

et, quid ex hoc nunc pessimabor?»

CEI 2008 Sir11,26È facile per il Signore nel giorno della morte
rendere all'uomo secondo la sua condotta.
Nova Vulgata
11,27In die bonorum ne immemor sis malorum

et in die malorum ne immemor sis bonorum,

CEI 2008 Sir11,27L'infelicità di un'ora fa dimenticare il benessere;
alla morte di un uomo si rivelano le sue opere.
Nova Vulgata
11,28quoniam facile est coram Deo in die obitus
retribuere unicuique secundum vias suas.

CEI 2008 Sir11,28Prima della fine non chiamare nessuno beato;
un uomo sarà conosciuto nei suoi figli.

Nova Vulgata
11,29Malitia horae oblivionem facit luxuriae magnae,

et in fine hominis denudatio operum illius.

CEI 2008 SirNon portare in casa tua qualsiasi persona,
perché sono molte le insidie dell'imbroglione.
11,29-34 Prudenza con gli estranei e con i malvagi
Nova Vulgata
11,30Ante mortem ne laudes hominem quemquam,

quoniam in extremis suis agnoscitur vir.

CEI 2008 Sir11,30Una pernice da richiamo in gabbia, tale il cuore del superbo;
come una spia egli attende la tua caduta.
Nova Vulgata
11,31Non omnem hominem inducas in domum tuam,

multae enim sunt insidiae dolosi.

CEI 2008 Sir11,31Cambiando il bene in male egli tende insidie,
troverà difetti anche nelle cose migliori.
Nova Vulgata
11,32Sicut enim eructant praecordia foetentium,

et sicut perdix inducitur in caveam,

et ut caprea in laqueum, sic et cor superborum,

et sicut prospector videns casum proximi sui.

CEI 2008 Sir11,32Da una scintilla il fuoco si espande nei carboni,
così il peccatore sta in agguato per spargere sangue.
Nova Vulgata
11,33Bona enim in mala convertens insidiator

et in electis imponet maculam.
CEI 2008 Sir11,33Guàrdati dal malvagio, perché egli prepara il male:
che non disonori per sempre anche te!
Nova Vulgata
11,34A scintilla una augentur carbones,

et ab uno doloso augetur sanguis;

homo vero peccator sanguini insidiatur.

CEI 2008 Sir11,34Ospita un estraneo, ti metterà sottosopra ogni cosa
e ti renderà estraneo ai tuoi.


Nova Vulgata
11,35Attende tibi a pestifero, fabricat enim mala;

ne forte inducat super te maculam in perpetuum.

Nova Vulgata
11,36Admitte ad te alienigenam, et subvertet te in turbore

et abalienabit te a tuis propriis.