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Nova Vulgata

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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ecclesiasticus - 19

Ecclesiasticus

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Interconfessionale

Nova Vulgata 19 Operarius ebriosus non locupletabitur;

et, qui spernit modica, paulatim decidet.

La: 3c. 28b
Interconfessionale Sir19,1L’operaio ubriacone non diventerà mai ricco
e chi spreca il poco che ha finirà male senza accorgersi.
Nova Vulgata
19,2Vinum et mulieres apostatare faciunt sensatos;

et, qui se iungit fornicariis, peribit:

putredo et vermes hereditabunt illum.
Interconfessionale SirIl vino e le donne sono la rovina anche degli uomini saggi,
e chi va con una prostituta corre un rischio anche maggiore:
Rimandi
19,2 Il vino rovina Os 4,11; Prv 31,4-5. — le prostitute 9,6+.
Nova Vulgata
19,3Anima audax perdet dominum suum;

et tolletur de numero anima eius,

et extolletur in exemplum maius.

Interconfessionale Siril suo destino sono i vermi e la distruzione,
perché quanto più è smodato, tanto più si rovina.
Rimandi
19,3 i vermi e la distruzione Prv 5,5; 7,26-27; 9,18.
Nova Vulgata
19,4Qui credit cito, levis corde est et minorabitur;

et, qui delinquit in animam suam, quis innoxium faciet?

Interconfessionale SirChi crede subito a tutto è una testa vuota,
e chi pecca fa torto a se stesso.
Rimandi
19,4-12 parola e silenzio 20,5-8.18-23; cfr. Sir 20,1-3; Prv 13,3+.
Nova Vulgata
19,5Qui gaudet iniquitate, denotabitur,

et, qui odit correptionem, minuetur vita,

et, qui odit loquacitatem, exstinguit malitiam.
Interconfessionale Sir19,5Chi prende gusto al male verrà condannato,
ma chi sa controllarsi ottiene vittoria.
Nova Vulgata 19,(6) 
Nova Vulgata
19,7Ne umquam iteres verbum nequam et durum

et prorsus non minoraberis.

Interconfessionale SirNon riferire ad altri quello che hai sentito
e non avrai niente da perdere.
Rimandi
19,7 Non riferire Prv 25,9-10.
Nova Vulgata
19,8De amico et inimico noli narrare

et, si notum est tibi delictum, noli denudare:

Interconfessionale Sir19,8Non raccontare nulla, né dell’amico né del nemico,
a meno che il silenzio non ti renda complice del male.
Nova Vulgata
19,9audiet enim te et cavebit te

et quasi defendens peccatum odiet te.

Interconfessionale Sir19,9Qualcuno potrebbe ascoltarti e non fidarsi più di te
arrivando perfino a mostrarti il suo disprezzo.
Nova Vulgata
19,10Audisti verbum adversus proximum tuum?

Commoriatur in te fidens quoniam non te dirumpet.

Interconfessionale Sir19,10Hai sentito una cosa? Seppelliscila dentro di te;
stai tranquillo che non ti farà scoppiare.
Nova Vulgata
19,11A facie verbi parturiet fatuus

tamquam parturiens a facie infantis;

Interconfessionale Sir19,11Soltanto lo stolto sta male quando non può parlare,
sembra una donna che deve partorire.
Nova Vulgata
19,12sagitta infixa femori carnis,

sic verbum in corde stulti.

Interconfessionale Sir19,12Lo stolto che ha dentro un segreto
lo sente come una freccia piantata in una coscia.
Nova Vulgata
19,13Corripe amicum, ne forte fecerit malum et ipse dicat: «Non feci»;

aut, si fecerit, ne iterum addat facere.

Interconfessionale SirVa’ a parlare con il tuo amico,
forse non ha fatto quel che dicono di lui
e, se l’ha fatto, potrebbe anche correggersi.
Rimandi
19,13 Va’ a parlare Dt 13,15; 17,4.
Note al Testo
19,13 Va’ a parlare con il: altri: chiedi conto al.
Nova Vulgata
19,14Corripe proximum, ne forte dixerit

et, si dixerit, ne forte iteret.

Interconfessionale Sir19,14Parla anche con gli altri,
forse non hanno detto quello che pensi,
e, se l’hanno detto, non lo ripeteranno più.
Nova Vulgata
19,15Corripe amicum, saepe enim fit criminatio,
Interconfessionale SirInterroga il tuo amico, perché spesso si tratta di calunnie:
quindi non credere a tutto quello che si dice.
Rimandi
19,15 non credere a tutto quello che si dice Qo 7,21.
Nova Vulgata
19,16et non omni verbo credas.

Est qui labitur lingua sed non ex animo;

Interconfessionale Sir19,16Anche senza volerlo, ci si può sbagliare;
e chi non ha mai sbagliato con la sua lingua?
Nova Vulgata
19,17quis est enim qui non deliquerit in lingua sua?

Corripe proximum, antequam commineris,
Interconfessionale SirParla con il tuo prossimo, prima di minacciarlo,
e lascia che la legge dell’Altissimo segua il suo corso.
Rimandi
19,17 minacciarlo Lv 19,17.
Nova Vulgata
19,18et da locum legi Altissimi.

Quia omnis sapientia timor Dei et in illa timere Deum,

et in omni sapientia dispositio legis.

Interconfessionale Sir19,18Rispettare il Signore è la prima cosa da fare per piacere a lui,
la sapienza che lui ti dà ti insegna ad amare.
Nova Vulgata
19,19Et non est sapientia nequitiae scientia,

et non est consilium peccatorum prudentia.

Interconfessionale Sir19,19Conoscere i comandamenti del Signore
è trovare la strada che porta alla vita.
Ma solo chi fa quello che piace a Dio,
mangerà i frutti dell’albero dell’immortalità.
Nova Vulgata
19,20Est astutia et ipsa exsecratio,

et est insipiens, qui minuitur sapientia.

Interconfessionale SirOgni sapienza consiste nel riconoscere il Signore
e c’è sapienza solo nel fare ciò che dice la legge,
e nello scoprire l’onnipotenza di Dio.
Rimandi
19,20 riconoscere (temere) il Signore 1,11+.
Nova Vulgata
19,21Melior est homo, qui minuitur sapientia et deficiens sensu in timore,
quam qui abundat sensu et transgreditur legem Altissimi.

Interconfessionale SirIl servo che dice al padrone: «Non faccio quello che tu vuoi»,
anche se più tardi lo fa, irrita chi gli dà da mangiare.
Rimandi
19,21 poi lo fa cfr. Mt 21,28-31.
Nova Vulgata
19,22Est solertia certa et ipsa iniqua.
Interconfessionale SirConoscere il male non fa parte della sapienza,
la saggezza non trova posto nelle decisioni dei peccatori.
Note al Testo
19,22 la saggezza… dei peccatori: altri: non è mai prudenza il consiglio dei peccatori.
Nova Vulgata
19,23Et est qui pervertit gratiam, ut proferat iudicium;

est qui videtur oppressus et fractus animo,

et interiora eius plena sunt dolo.

Interconfessionale Sir19,23Uno che non ha la sapienza è un disgraziato,
e se cerca di fare l’astuto si copre di vergogna.
Nova Vulgata
19,24Et est qui se nimium submittit a multa humilitate;

et est qui inclinat faciem suam

et fingit se non audire:
ubi ignoratus est, praeveniet te.

Interconfessionale Sir19,24Un uomo poco intelligente che ama il Signore
è meglio di un astuto che trasgredisce la legge.
Nova Vulgata
19,25Et, si ab imbecillitate virium vetetur peccare,

si invenerit tempus malefaciendi, malefaciet.

Interconfessionale Sir19,25Questi infatti userà la sua abilità minuziosa per fare cose ingiuste,
magari imbrogliando per far prevalere le proprie ragioni in tribunale,
ma il saggio è giusto quando giudica.
Nova Vulgata
19,26Ex visu cognoscitur vir,

et ab occursu faciei cognoscitur sensatus:

Interconfessionale SirPer imbrogliarti, può sembrare distrutto dal dolore,
mentre dentro è pieno di inganno.
Rimandi
19,26-28 ipocrisia 27,22-23+.
Nova Vulgata
19,27amictus corporis et risus dentium

et gressus hominis enuntiant de illo.

Interconfessionale Sir19,27Può nascondere la faccia e fare la gatta morta,
per colpirti di sorpresa quando nessuno lo vede.
Nova Vulgata
19,28Est correptio inopportuna,

et est indicium, quod non probatur esse bonum;

et est tacens, et ipse est prudens.

Interconfessionale Sir19,28Si trattiene finché gli mancano le forze,
ma appena gli capita l’occasione farà il male.