Genesis
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Interconfessionale
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GnEssa gli partorì Zimran, Ioktan, Medan, Madian, Isbak e Sùach.
Note al Testo
25,2
Madian: fra tutti i nomi menzionati in 25,1-4 solo quello di Madian è a noi noto (vedi Esodo 2,15).
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25,3Iecsan quoque genuit Saba et Dedan. Filii Dedan fuerunt Assurim et Latusim et Loommim.
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Gn25,3Ioktan generò Saba e Dedan. I discendenti di Dedan furono gli Assurìm, i Letusìm e i Leummìm.
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25,4At vero ex Madian ortus est Epha et Opher et Henoch et Abida et Eldaa. Omnes hi filii Ceturae.
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Gn25,4I figli di Madian furono Efa, Efer, Enoc, Abidà ed Eldaà. Tutti questi sono i discendenti di Keturà.
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25,6filiis autem concubinarum suarum largitus est munera et separavit eos ab Isaac filio suo, dum adhuc ipse viveret, ad plagam orientalem.
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Gn25,6invece ai figli avuti da altre donne fece soltanto dei regali e, mentre era ancora in vita, li mandò lontano da Isacco, nella terra d’oriente.
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25,9Et sepelierunt eum Isaac et Ismael filii sui in spelunca Machpela, quae sita est in agro Ephron filii Seor Hetthaei e regione Mambre,
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Gn25,9I figli, Isacco e Ismaele, lo seppellirono nella grotta di Macpela, di fronte a Mamre, nel campo che era stato dell’ittita Efron, figlio di Socar.
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25,12Hae sunt generationes Ismael filii Abrahae, quem peperit ei Agar Aegyptia famula Sarae.
25,12Hae sunt generationes Ismael filii Abrahae, quem peperit ei Agar Aegyptia famula Sarae.
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GnIsmaele, il figlio che Abramo aveva avuto da Agar, la schiava egiziana di Sara, ebbe questi figli,
Rimandi
25,12
Ismaele 16,11; 1 Cr 1,29-31.
Note al Testo
25,12
avuto da Agar: il racconto della nascita di Ismaele si trova in 16,1-6.
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25,13Et haec nomina filiorum Ismael in vocabulis et generationibus suis: primogenitus Ismaelis Nabaioth, dein Cedar et Adbeel et Mabsam,
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Gn25,13elencati in ordine di nascita: Nebaiòt, il primogenito, poi Kedar, Adbeèl, Mibsam,
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25,16Isti sunt filii Ismaelis, et haec nomina eorum per vicos et mansiones eorum: duodecim principes tribuum suarum.
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GnEssi furono gli antenati di dodici tribù e diedero il nome ai loro villaggi e ai loro accampamenti.
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25,17Et facti sunt anni vitae Ismaelis centum triginta septem; deficiens mortuus est et appositus ad populum suum.
25,17Et facti sunt anni vitae Ismaelis centum triginta septem; deficiens mortuus est et appositus ad populum suum.
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Gn25,17Ismaele visse centotrentasette anni. Poi morì e fu riunito con i suoi antenati.
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25,18Habitaverunt autem ab Hevila usque Sur, quae respicit Aegyptum introeuntibus Assyriam. In faciem cunctorum fratrum suorum obiit.
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Gn25,19Questa è la storia dei discendenti di Isacco, il figlio di Abramo. Abramo generò Isacco.
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25,20qui, cum quadraginta esset annorum, duxit uxorem Rebeccam filiam Bathuelis Aramaei de Paddanaram, sororem Laban Aramaei.
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GnIsacco aveva quarant’anni quando prese in moglie Rebecca, figlia di Betuel e sorella di Labano, entrambi Aramei della Mesopotamia.
Note al Testo
25,20
Mesopotamia: il testo ebraico usa qui un’espressione diversa da quella di 24,10: Paddan-Aram, che alcuni traducono pianura di Aram. Il territorio è sempre quello tra i fiumi Tigri ed Eufrate; ora viene così chiamato perché abitato da Aramei.
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25,21Deprecatusque est Isaac Dominum pro uxore sua, eo quod esset sterilis. Qui exaudivit eum et dedit conceptum Rebeccae.
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GnIsacco pregò il Signore per sua moglie, perché era sterile. Il Signore lo esaudì e Rebecca rimase incinta.
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25,22Sed collidebantur in utero eius parvuli. Quae ait: «Si sic est, cur mihi?». Perrexitque, ut consuleret Dominum.
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Gn25,22Ma nel suo grembo c’erano due bambini e si urtavano l’un l’altro. Allora Rebecca esclamò: «Perché proprio a me capita una cosa simile?». Interrogò il Signore,
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25,23Qui respondens ait:
«Duae gentes sunt in utero tuo,
et duo populi ex ventre tuo dividentur;
populusque populum superabit,
et maior serviet minori».
«Duae gentes sunt in utero tuo,
et duo populi ex ventre tuo dividentur;
populusque populum superabit,
et maior serviet minori».
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25,25Qui primus egressus est rufus erat et totus quasi pallium pilosum; vocatumque est nomen eius Esau. Postea frater eius egrediens plantam Esau tenebat manu, et idcirco appellatum est nomen eius Iacob.
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GnIl primo che uscì era tutto rossiccio, coperto di peli come se avesse un mantello: lo chiamarono Esaù.
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GnSubito dopo uscì suo fratello e stringeva nella mano il calcagno di Esaù. Per questo lo chiamarono Giacobbe. Isacco aveva sessant’anni quando Rebecca diede alla luce i gemelli.
Rimandi
25,26
Stringeva nella mano il calcagno di lui Os 12,4.
Note al Testo
25,26
Giacobbe: nell’ebraico vi è un gioco di parole fra il nome Giacobbe e il termine qui tradotto con calcagno.
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25,27Quibus adultis, factus est Esau vir gnarus venandi et homo agrestis; Iacob autem vir compositus et habitans in tabernaculis.
25,27Quibus adultis, factus est Esau vir gnarus venandi et homo agrestis; Iacob autem vir compositus et habitans in tabernaculis.
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Gn25,27I ragazzi si fecero grandi. Esaù divenne un esperto cacciatore, sempre in giro per la steppa. Giacobbe era invece un uomo tranquillo che restava volentieri sotto le tende.
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Gn25,29Un giorno, mentre Giacobbe stava cuocendo una minestra, arrivò dalla campagna Esaù, stanchissimo,
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25,30ait: «Da mihi de coctione hac rufa, quia oppido lassus sum». Quam ob causam vocatum est nomen eius Edom (id est Rufus).
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Gn25,30e disse al fratello:
— Sono sfinito! Dammi da mangiare un po’ di quella roba rossastra. (Per questo fu soprannominato Edom, «il Rosso»).
— Sono sfinito! Dammi da mangiare un po’ di quella roba rossastra. (Per questo fu soprannominato Edom, «il Rosso»).
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GnGiacobbe gli disse:
— Te la do solo se mi cedi prima i tuoi diritti di primogenito.
— Te la do solo se mi cedi prima i tuoi diritti di primogenito.
Note al Testo
25,31
diritti di primogenito: a lui spettava una parte privilegiata dell’eredità (vedi Deuteronomio 21,17) e una speciale benedizione paterna (vedi Gn 27).
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Gn25,32Allora Esaù esclamò:
— Va bene! Io sto per morire di fame! Che me ne faccio dei miei diritti di primogenito?
— Va bene! Io sto per morire di fame! Che me ne faccio dei miei diritti di primogenito?
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Gn25,33Giacobbe riprese:
— Giuramelo!
Esaù giurò a Giacobbe che gli cedeva i suoi diritti di primogenito
— Giuramelo!
Esaù giurò a Giacobbe che gli cedeva i suoi diritti di primogenito
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25,34Et sic, accepto pane et lentis edulio, comedit et bibit; surrexit et abiit parvipendens quod primogenita vendidisset.
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GnSoltanto allora Giacobbe diede al fratello pane e minestra di lenticchie. Egli mangiò e bevve. Poi si alzò da tavola e se ne andò. Così Esaù non attribuì alcun valore ai suoi diritti di primogenito.