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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Habacuc - 2

Habacuc

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CEI 2008

Nova Vulgata 2 Super custodiam meam stabo
et consistam super speculam
et contemplabor, ut videam quid dicat mihi
et quid respondeat ad querelam meam.
1 Respondeat – Lege cum Syr šîb (cfr. Targ); TM «respondeam»
CEI 2008 Ab Mi metterò di sentinella,
in piedi sulla fortezza,
a spiare, per vedere che cosa mi dirà,
che cosa risponderà ai miei lamenti.
2,1-4 Risposta definitiva del Signore: Il giusto vivrà per la sua fede
Nova Vulgata
2,2Et respondit mihi Dominus et dixit:
«Scribe visum
et explana eum super tabulas,
ut percurrat, qui legerit eum.
CEI 2008 Ab2,2Il Signore rispose e mi disse:
"Scrivi la visione
e incidila bene sulle tavolette,
perché la si legga speditamente.
Nova Vulgata
2,3Quia adhuc visus ad tempus constitutum,
sed anhelat in finem et non mentietur;
si moram fecerit, exspecta illum,
quia veniens veniet et non tardabit.
CEI 2008 Ab2,3È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà.
Nova Vulgata Ecce languidus, in quo non est anima recta;
iustus autem in fide sua vivet».
4 Languidus – Lege ’ullepheh (cfr. Gr et Ez 31,15); TM «tumida» (scl. anima)
CEI 2008 AbEcco, soccombe colui che non ha l'animo retto,
mentre il giusto vivrà per la sua fede".
2,4  Paolo riprende questo versetto per affermare che la salvezza viene dalla fede in Gesù Cristo, e non dalle opere della legge (Rm 1,17; Gal 3,11; vedi anche Eb 10,38).
Nova Vulgata
Et profecto divitiae decipiunt virum superbum,
et non perveniet ad finem;
qui dilatat quasi infernus fauces suas
et ipse quasi mors et non adimpletur:
et congregat ad se omnes gentes
et coacervat ad se omnes populos.
5 Divitiae – Lege cum 1QPHab hôn; TM «vinum»
CEI 2008 AbLa ricchezza rende perfidi;
il superbo non sussisterà,
spalanca come gli inferi le sue fauci
e, come la morte, non si sazia,
attira a sé tutte le nazioni,
raduna per sé tutti i popoli.
2,5 ORACOLI DI MINACCIA (2,5-20)
 Contro l’ingordigia di beni
Nova Vulgata
Numquid non omnes isti super eum parabolam sument
et loquelam aenigmatum dicentes:
«Vae ei, qui multiplicat non sua — usquequo? —
et aggravat pignora super se!».
6 Dicentes – Lege cum 1QPHab wejō’me; TM «et dicit»
CEI 2008 Ab2,6Forse che tutti non lo canzoneranno,
non faranno motteggi per lui?
Diranno:
"Guai a chi accumula ciò che non è suo,
- e fino a quando? -
e si carica di beni avuti in pegno!".
Nova Vulgata
2,7Numquid non repente consurgent, qui mordeant te,
et evigilabunt agitantes te,
et eris in rapinam eis?
CEI 2008 Ab2,7Forse che non sorgeranno a un tratto i tuoi creditori,
non si sveglieranno e ti faranno tremare
e tu diverrai loro preda?
Nova Vulgata
2,8Quia tu spoliasti gentes multas,
spoliabunt te omnes, qui reliqui fuerint de populis;
propter sanguinem hominum et oppressionem terrae,
civitatum et omnium habitantium in eis.
CEI 2008 Ab2,8Poiché tu hai saccheggiato molte genti,
gli altri popoli saccheggeranno te,
perché hai versato sangue umano
e hai fatto violenza a regioni,
alle città e ai loro abitanti.
Nova Vulgata
2,9Vae, qui congregat lucrum iniustum
in malum domui suae,
ut ponat in excelso nidum suum
et salvet se de manu mali!
CEI 2008 AbGuai a chi è avido di guadagni illeciti,
un male per la sua casa,
per mettere il nido in luogo alto
e sfuggire alla stretta della sventura.
2,9-11 Contro l’avidità
Nova Vulgata
2,10Consilium cepisti in confusionem domui tuae
concidendi populos multos
et peccasti in animam tuam.
CEI 2008 Ab2,10Hai decretato il disonore alla tua casa:
quando hai soppresso popoli numerosi
hai fatto del male contro te stesso.
Nova Vulgata
2,11Quia lapis de pariete clamabit,
et trabes de contignatione respondebit ei.
CEI 2008 AbLa pietra infatti griderà dalla parete
e la trave risponderà dal tavolato.
2,11  La pietra infatti griderà: il profeta immagina che la stessa casa, costruita con i frutti dell’attività illecita, accusi il suo costruttore.
Nova Vulgata
2,12Vae, qui aedificat civitatem in sanguinibus
et condit urbem in iniquitate!
CEI 2008 AbGuai a chi costruisce una città sul sangue,
ne pone le fondamenta sull'iniquità.
2,12-14  Contro la violenza
 una città sul sangue: allude alla pratica di un sacrificio umano al momento della fondazione di una città (vedi 1Re 16,34).
Nova Vulgata
Numquid non haec a Domino sunt exercituum,
ut laborent populi pro igne,
et gentes in vacuum fatigentur?
13 Haec – Lege cum Gr, Syr et Vg hēnnāh; TM «ecce»
CEI 2008 Ab2,13Non è forse volere del Signore degli eserciti
che i popoli si affannino per il fuoco
e le nazioni si affatichino invano?
Nova Vulgata
2,14Quia replebitur terra cognitione gloriae Domini,
sicut aquae operiunt mare.
CEI 2008 AbPoiché la terra si riempirà della conoscenza
della gloria del Signore,
come le acque ricoprono il mare.
2,14  Citazione di Is 11,9.
Nova Vulgata
Vae, qui potum dat amico suo
mittens venenum suum et inebrians eum,
ut aspiciat nuditatem eius!
15 Venenum suum – Lege cum 1QPHab et Vg ḥămātô; TM «venenum tuum»
CEI 2008 AbGuai a chi fa bere i suoi vicini
mischiando vino forte per ubriacarli
e scoprire le loro nudità.
2,15-17  Contro l’inganno e la crudeltà
 La metafora della coppa e dell’ubriachezza indica l’umiliazione estrema a cui vengono sottoposti i vinti. Per questo i colpevoli subiranno le conseguenze dell’ira divina, rappresentata anch’essa come una coppa da bere.
 Immagini simili sono riferite a Babilonia in Ger 51,7.
Nova Vulgata
2,16Repleris ignominia pro gloria;
bibe tu quoque et denudare!
Transibit ad te calix dexterae Domini,
et veniet ignominia super gloriam tuam.
CEI 2008 Ab2,16Ti sei saziato d'ignominia, non di gloria.
Bevi anche tu, e denùdati mostrando il prepuzio.
Si riverserà su di te il calice della destra del Signore
e la vergogna sopra il tuo onore,
Nova Vulgata
Quia vastitas Libani operiet te,
et miseria animalium deterrebit te
propter sanguinem hominum et oppressionem terrae,
civitatum et omnium habitantium in eis.
17 Deterrebit te – Lege cum Gr, Syr et Targ jehittekā; TM «deterrebit ea»
CEI 2008 Ab2,17poiché lo scempio fatto al Libano ricadrà su di te
e il massacro degli animali ti colmerà di spavento,
perché hai versato sangue umano
e hai fatto violenza a regioni,
alle città e ai loro abitanti.
Nova Vulgata
2,18Quid prodest sculptile,
quia sculpsit illud fictor suus;
conflatile et oraculum mendax,
quia speravit in figmento fictor eius,
ut faceret simulacra muta?
CEI 2008 AbA che giova un idolo
scolpito da un artista?
O una statua fusa o un oracolo falso?
L'artista confida nella propria opera,
sebbene scolpisca idoli muti.
2,18-20 Contro l’idolatria
Nova Vulgata
2,19Vae, qui dicit ligno: «Expergiscere!»,
«Surge!» lapidi tacenti!
Numquid ipse docere poterit?
Ecce iste coopertus est auro et argento,
et omnis spiritus non est in visceribus eius.
CEI 2008 Ab2,19Guai a chi dice al legno: "Svégliati",
e alla pietra muta: "Àlzati".
Può essa dare un oracolo?
Ecco, è ricoperta d'oro e d'argento,
ma dentro non c'è soffio vitale.
Nova Vulgata
2,20Dominus autem in templo sancto suo;
sileat a facie eius omnis terra.

CEI 2008 Ab2,20Ma il Signore sta nel suo tempio santo.
Taccia, davanti a lui, tutta la terra!