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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ieremiae - 15

Ieremiae

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CEI 2008

Nova Vulgata 15 15,1Et dixit Dominus ad me: «Si steterit Moyses et Samuel coram me,
non est anima mea ad populum istum; eice illos a facie mea, et egrediantur.
CEI 2008 Ger Il Signore mi disse: "Anche se Mosè e Samuele si presentassero davanti a me, non volgerei lo sguardo verso questo popolo. Allontanali da me, se ne vadano!
15,1  Mosè e Samuele: figure esemplari di intercessori per il popolo (vedi Es 32,11.30; 1Sam 7,8; Sal 99,6).
Nova Vulgata 15,2Quod si dixerint ad te: “Quo egrediemur?”, dices ad eos: Haec dicit Dominus:
Qui ad mortem, ad mortem;
et qui ad gladium, ad gladium;
et qui ad famem, ad famem;
et qui ad captivitatem, ad captivitatem.
CEI 2008 Ger15,2Se ti domanderanno: "Dove dobbiamo andare?", dirai loro: Così dice il Signore:

Chi è destinato alla morte, alla morte,
chi alla spada, alla spada,
chi alla fame, alla fame,
chi alla schiavitù, alla schiavitù.

Nova Vulgata
15,3Et mandabo super eos quattuor species, dicit Dominus: gladium ad occisionem et canes ad lacerandum et volatilia caeli et bestias terrae ad devorandum et dissipandum.
CEI 2008 Ger15,3Io manderò contro di loro quattro specie di mali - oracolo del Signore -: la spada per ucciderli, i cani per sbranarli, gli uccelli del cielo e le bestie della terra per divorarli e distruggerli.
Nova Vulgata 15,4Et dabo eos in commotionem universis regnis terrae, propter Manassem filium Ezechiae regem Iudae, super omnibus, quae fecit in Ierusalem.
CEI 2008 Ger15,4Li renderò un esempio terrificante per tutti i regni della terra, per quello che ha fatto in Gerusalemme il re di Giuda Manasse, figlio di Ezechia.

Nova Vulgata
15,5Quis enim miserebitur tui, Ierusalem,
aut quis contristabitur pro te,
aut quis ibit ad rogandum de pace tua?
CEI 2008 Ger15,5Chi avrà pietà di te, Gerusalemme,
chi ti compiangerà?
Chi si volterà per domandarti come stai?
Nova Vulgata
15,6Tu reppulisti me,
dicit Dominus,
retrorsum abiisti;
et extendi manum meam super te et interfeci te:
laboravi miserans.
CEI 2008 Ger15,6Tu mi hai respinto
- oracolo del Signore -,
mi hai voltato le spalle
e io ho steso la mano su di te per annientarti;
sono stanco di pentirmi.
Nova Vulgata
15,7Et ventilavi eos ventilabro
in portis terrae;
orbavi et disperdidi populum meum:
a viis suis non sunt reversi.
CEI 2008 Ger15,7Li ho dispersi al vento con la pala,
alle porte del paese.
Ho reso senza figli e ho fatto perire il mio popolo,
perché non si sono convertiti dalle loro abitudini.
Nova Vulgata
15,8Multiplicatae sunt mihi viduae eius
super arenam maris,
induxi eis super matrem
militem vastatorem meridie,
misi super eam repente
perturbationem et terrorem.
CEI 2008 Ger15,8Le loro vedove sono diventate
più numerose della sabbia del mare.
Ho mandato sulle madri e sui giovani
un devastatore in pieno giorno;
ho fatto piombare d'un tratto su di loro
turbamento e spavento.
Nova Vulgata
15,9Infirmata est, quae peperit septem,
exhalavit animam suam;
occidit ei sol, cum adhuc esset dies,
confusa est et erubuit,
et residuos eorum in gladium dabo
in conspectu inimicorum eorum»,
ait Dominus.
CEI 2008 Ger15,9È abbattuta la madre di sette figli,
esala il suo respiro;
il sole tramonta per lei quando è ancora giorno,
è coperta di vergogna e confusa.
Io consegnerò i loro superstiti alla spada,
in preda ai loro nemici".
Oracolo del Signore.
Nova Vulgata
15,10Vae mihi, mater mea,
quoniam genuisti me virum rixae
et virum discordiae in universa terra!
Non feneravi, nec feneravit mihi quisquam;
omnes maledicunt mihi.
CEI 2008 GerMe infelice, madre mia! Mi hai partorito
uomo di litigio e di contesa per tutto il paese!
Non ho ricevuto prestiti, non ne ho fatti a nessuno,
eppure tutti mi maledicono.
15,10-21  Lamento di Geremia
 Linguaggio e stile di questo brano richiamano il testo di 11,18-12,6. È un altro brano delle “confessioni” di Geremia.
Nova Vulgata
Amen, Domine, ministravi tibi in bonum,
intercessi apud te in tempore afflictionis
et in tempore tribulationis pro inimico.
11 Amen ... ministravi tibi – Lege (cfr. Gr et VL) ’āmēn ... šērattîkā; TM «dixit ... liberavi te»
Pro inimico – Lege lā’ōjēb; TM «inimicum»
CEI 2008 Ger15,11In realtà, Signore, ti ho servito come meglio potevo,
mi sono rivolto a te con preghiere per il mio nemico,
nel tempo della sventura e nel tempo dell'angoscia.
Nova Vulgata
15,12Numquid frangitur ferro
ferrum aquilonis et aes?
CEI 2008 GerPotrà forse il ferro spezzare
il ferro del settentrione e il bronzo?
15,12 Potrà forse il ferro: frase proverbiale dal significato incerto. Potrebbe evocare la protezione che il Signore assicura a Geremia contro i suoi nemici. Può anche intendersi, però, come descrizione dell’impossibilità per Giuda di resistere al nemico che viene da settentrione, cioè Babilonia.
Nova Vulgata
15,13«Divitias tuas et thesauros tuos
in direptionem dabo gratis,
propter omnia peccata tua,
in omnibus terminis tuis.
CEI 2008 Ger15,13"I tuoi averi e i tuoi tesori
li abbandonerò al saccheggio,
come ricompensa per tutti i peccati
commessi in tutti i tuoi territori.
Nova Vulgata
Et servire te faciam inimicis tuis
in terra, quam nescis,
quia ignis succensus est in furore meo:
super vos ardebit».
14 Et servire te faciam – Lege (cfr. 17,4) cum duobus mss Hebraicis, Syr, Gr et VL wehaăbadtîkā;
TM «et transire faciam»
CEI 2008 Ger15,14Ti renderò schiavo dei tuoi nemici
in una terra che non conosci,
perché si è acceso il fuoco della mia ira,
che arderà contro di te".
Nova Vulgata
15,15Tu scis, Domine;
recordare mei et visita me
et vindica me de his, qui persequuntur me;
noli in patientia tua abripere me,
scito quoniam sustinui pro te opprobrium.
CEI 2008 Ger15,15Tu lo sai, Signore,
ricòrdati di me e aiutami,
véndicati per me dei miei persecutori.
Nella tua clemenza non lasciarmi perire,
sappi che io sopporto insulti per te.
Nova Vulgata
Inventi sunt sermones tui, et comedi eos,
et factum est mihi verbum tuum
in gaudium et in laetitiam cordis mei,
quoniam invocatum est nomen tuum super me,
Domine, Deus exercituum.
16 Verbum tuum – Lege cum multis mss Hebraicis, qere et verss debāre; TM «verba tua»
CEI 2008 Ger15,16Quando le tue parole mi vennero incontro,
le divorai con avidità;
la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore,
perché il tuo nome è invocato su di me,
Signore, Dio degli eserciti.
Nova Vulgata
15,17Non sedi in concilio ludentium
et gloriatus sum;
a facie manus tuae solus sedebam,
quoniam indignatione replesti me.
CEI 2008 Ger15,17Non mi sono seduto per divertirmi
nelle compagnie di gente scherzosa,
ma spinto dalla tua mano sedevo solitario,
poiché mi avevi riempito di sdegno.
Nova Vulgata
15,18Quare factus est dolor meus perpetuus,
et plaga mea desperabilis renuit curari?
Factus es mihi quasi rivus mendax,
aquae infideles.
CEI 2008 Ger15,18Perché il mio dolore è senza fine
e la mia piaga incurabile non vuole guarire?
Tu sei diventato per me un torrente infido,
dalle acque incostanti.
Nova Vulgata
15,19Propter hoc haec dixit Dominus:
«Si converteris, convertam te,
et ante faciem meam stabis;
et si separaveris pretiosum a vili,
quasi os meum eris;
convertentur ipsi ad te,
et tu non converteris ad eos.
CEI 2008 Ger15,19Allora il Signore mi rispose:
"Se ritornerai, io ti farò ritornare
e starai alla mia presenza;
se saprai distinguere ciò che è prezioso
da ciò che è vile,
sarai come la mia bocca.
Essi devono tornare a te,
non tu a loro,
Nova Vulgata
15,20Et dabo te populo huic
in murum aereum fortem;
et bellabunt adversum te
et non praevalebunt,
quia ego tecum sum,
ut salvem te et eruam te,
dicit Dominus.
CEI 2008 Ger15,20e di fronte a questo popolo io ti renderò
come un muro durissimo di bronzo;
combatteranno contro di te,
ma non potranno prevalere,
perché io sarò con te
per salvarti e per liberarti.
Oracolo del Signore.
Nova Vulgata
15,21Et liberabo te de manu pessimorum
et redimam te de manu fortium».
CEI 2008 Ger15,21Ti libererò dalla mano dei malvagi
e ti salverò dal pugno dei violenti".