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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Ionae - 4

Ionae

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CEI 1974

Nova Vulgata 4
4,1Et afflictus est Ionas afflictione magna et iratus est;
CEI 1974 Gio4,1 Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu indispettito.
Nova Vulgata 4,2et oravit ad Dominum et dixit: «Obsecro, Domine, numquid non hoc est verbum meum, cum adhuc essem in terra mea? Propter hoc praeoccupavi ut fugerem in Tharsis. Sciebam enim quia tu Deus clemens et misericors es, longanimis et multae miserationis et ignoscens super malitia.
CEI 1974 Gio Pregò il Signore: "Signore, non era forse questo che dicevo quand`ero nel mio paese? Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e clemente, longanime, di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al male minacciato.
4,2 Sulla longanimità di Dio cfr. Es 34, 6. Giona non voleva predicare a Ninive perché nemica del popolo eletto.
Nova Vulgata 4,3Et nunc, Domine, tolle, quaeso, animam meam a me, quia melior est mihi mors quam vita».
CEI 1974 Gio4,3 Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!".
Nova Vulgata 4,4Et dixit Dominus: «Putasne bene irasceris tu?».

CEI 1974 Gio4,4 Ma il Signore gli rispose: "Ti sembra giusto essere sdegnato così?".
Nova Vulgata
4,5Et egressus est Ionas de civitate et sedit contra orientem civitatis et fecit sibimet umbraculum ibi et sedebat subter illud in umbra, donec videret quid accideret in civitate.
CEI 1974 Gio4,5 Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì un riparo di frasche e vi si mise all`ombra in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città.
Nova Vulgata 4,6Et praeparavit Dominus Deus hederam, et ascendit super Ionam, ut esset umbra super caput eius et protegeret eum ab afflictione sua. Et laetatus est Ionas super hedera laetitia magna.

CEI 1974 Gio4,6 Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino.
Nova Vulgata
4,7Et paravit Deus vermem, cum surgeret aurora in crastinum, et percussit hederam, quae exaruit.
CEI 1974 Gio4,7 Ma il giorno dopo, allo spuntar dell`alba, Dio mandò un verme a rodere il ricino e questo si seccò.
Nova Vulgata
4,8Et, cum ortus fuisset sol, praecepit Deus vento orientali calido; et percussit sol super caput Ionae, et elanguit; et petivit animae suae, ut moreretur, et dixit: «Melius est mihi mori quam vivere»
CEI 1974 Gio4,8 Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d`oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venir meno e chiese di morire, dicendo: "Meglio per me morire che vivere".
Nova Vulgata
4,9Et dixit Deus ad Ionam: «Putasne bene irasceris tu super hedera?». Et dixit: «Bene irascor ego usque ad mortem».
CEI 1974 Gio4,9 Dio disse a Giona: "Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?". Egli rispose: "Sì, è giusto; ne sono sdegnato al punto da invocare la morte!".
Nova Vulgata 4,10Et dixit Dominus: «Tu doles super hederam, in qua non laborasti neque fecisti, ut cresceret, quae sub una nocte nata est et sub una nocte periit.
CEI 1974 Gio Ma il Signore gli rispose: "Tu ti dai pena per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita:
4,10-11 Insegnamento del libro: contro la possibile tentazione di esclusivismo da parte d'Israele, Dio afferma la sua misericordia per chiunque ascolta il suo invito.
Nova Vulgata 4,11Et ego non parcam Nineve civitati magnae, in qua sunt plus quam centum viginti milia hominum, qui nesciunt quid sit inter dexteram et sinistram suam, et iumenta multa?».
CEI 1974 Gio4,11 e io non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?".