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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Isaiae - 50

Isaiae

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CEI 2008

Nova Vulgata 50 50,1Haec dicit Dominus:
«Ubinam est liber repudii matris vestrae,
quo dimisi eam?
Aut quis est creditor meus,
cui vendidi vos?
Ecce in iniquitatibus vestris venditi estis,
et in sceleribus vestris dimissa est mater vestra.
CEI 2008 Is Dice il Signore:
"Dov'è il documento di ripudio di vostra madre,
con cui l'ho scacciata?
Oppure a quale dei miei creditori io vi ho venduti?
Ecco, per le vostre iniquità siete stati venduti,
per le vostre colpe è stata scacciata vostra madre.
50,1-3  Dio non ha ripudiato Israele
 a quale dei miei creditori…?: nel mondo antico, e anche in Israele, chi era oppresso dai debiti si trovava a volte costretto a vendere i figli come schiavi, per pagare i creditori.
Nova Vulgata
50,2Cur veni, et non erat vir,
vocavi, et non erat qui responderet?
Numquid abbreviata est manus mea,
ut non possim redimere?
Aut non est in me virtus ad liberandum?
Ecce in increpatione mea exsiccabo mare,
ponam flumina in siccum;
computrescent pisces sine aqua
et morientur in siti.
CEI 2008 Is50,2Per quale motivo non c'è nessuno, ora che sono venuto?
Perché, ora che chiamo, nessuno risponde?
È forse la mia mano troppo corta per riscattare
oppure io non ho la forza per liberare?
Ecco, con una minaccia prosciugo il mare,
faccio dei fiumi un deserto.
I loro pesci, per mancanza d'acqua, restano all'asciutto,
muoiono di sete.
Nova Vulgata
50,3Induam caelos luctu
et saccum ponam operimentum eorum».
CEI 2008 Is50,3Rivesto i cieli di oscurità,
do loro un sacco per mantello".
Nova Vulgata
50,4Dominus Deus dedit mihi linguam eruditam,
ut sciam sustentare eum, qui lassus est, verbo;
excitat mane, mane excitat mihi aurem,
ut audiam quasi discipulus.
CEI 2008 IsIl Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
50,4-11 Terzo canto del Servo
Nova Vulgata
50,5Dominus Deus aperuit mihi aurem;
ego autem non rebellavi, retrorsum non abii.
CEI 2008 Is50,5Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Nova Vulgata
50,6Dorsum meum dedi percutientibus
et genas meas vellentibus:
faciem meam non averti
ab increpationibus et sputis.
CEI 2008 IsHo presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
50,6 mi strappavano la barba: strappare la barba era non solo una tortura ma anche un gesto di dispregio, fatto per umiliare i nemici, così come gli insulti e gli sputi. Questo versetto presenta diversi tratti che si troveranno poi nel racconto della passione di Gesù. Vedi Mt 26,6727,27-31.
Nova Vulgata
50,7Dominus Deus auxiliator meus;
ideo non sum confusus,
ideo posui faciem meam ut petram durissimam
et scio quoniam non confundar.
CEI 2008 Is50,7Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.
Nova Vulgata
50,8Iuxta est qui iustificat me;
quis contradicet mihi? Stemus simul.
Quis est adversarius meus? Accedat ad me.
CEI 2008 Is50,8È vicino chi mi rende giustizia:
chi oserà venire a contesa con me? Affrontiamoci.
Chi mi accusa? Si avvicini a me.
Nova Vulgata
50,9Ecce Dominus Deus auxiliator meus;
quis est qui condemnet me?
Ecce omnes quasi vestimentum conterentur,
tinea comedet eos.
CEI 2008 Is50,9Ecco, il Signore Dio mi assiste:
chi mi dichiarerà colpevole?
Ecco, come una veste si logorano tutti,
la tignola li divora.
Nova Vulgata
50,10Quis ex vobis timet Dominum,
audiens vocem servi sui?
Qui ambulavit in tenebris,
et non est lumen ei,
speret in nomine Domini
et innitatur super Deum suum.
CEI 2008 Is50,10Chi tra voi teme il Signore,
ascolti la voce del suo servo!
Colui che cammina nelle tenebre,
senza avere luce,
confidi nel nome del Signore,
si affidi al suo Dio.
Nova Vulgata
50,11Ecce vos omnes, qui accenditis ignem,
accincti sagittis,
ambulate in lumine ignis vestri
et in sagittis, quas succendistis.
De manu mea factum est hoc vobis;
in doloribus recumbetis.
CEI 2008 Is50,11Ecco, voi tutti che accendete il fuoco,
che vi circondate di frecce incendiarie,
andate alle fiamme del vostro fuoco,
tra le frecce che avete acceso.
Dalla mia mano vi è giunto questo;
voi giacerete nel luogo dei dolori.