Dimensioni del testo

Carattere

Tema

Evidenzia versetti con note

Stai leggendo

NOVAVULGATA

Nova Vulgata

Capitoli
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
BibbiaEDU-logo

Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Proverbiorum - 25

Proverbiorum

Nova Vulgata Torna al libro

CEI 1974

Nova Vulgata 25 25,1Hae quoque parabolae Salomonis, quas transcripserunt viri Ezechiae regis Iudae.
CEI 1974 Prv Anche questi sono proverbi di Salomone,
trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda.
25,1 Fino al c. 29, seconda antologia salomonica.
Nova Vulgata
25,2Gloria Dei est celare verbum,

et gloria regum investigare sermonem.
CEI 1974 Prv E` gloria di Dio nascondere le cose,
è gloria dei re investigarle.
25,2 Investigare, per decidere con prudenza.
Nova Vulgata
25,3Caelum prae altitudine et terra prae profunditate,

et cor regum inscrutabile.
CEI 1974 Prv25,3 I cieli per la loro altezza,
la terra per la sua profondità
e il cuore dei re sono inesplorabili.
Nova Vulgata
25,4Aufer scorias de argento,

et egredietur vas pro argentario.
CEI 1974 Prv25,4 Togli le scorie dall`argento
e l`orafo ne farà un bel vaso;
Nova Vulgata
25,5Aufer impium de conspectu regis,

et firmabitur iustitia thronus eius.
CEI 1974 Prv25,5 togli il malvagio dalla presenza del re
e il suo trono si stabilirà sulla giustizia.
Nova Vulgata
25,6Ne gloriosus appareas coram rege

et in loco magnorum ne steteris.
CEI 1974 Prv25,6 Non darti arie davanti al re
e non metterti al posto dei grandi,
Nova Vulgata
25,7Melius est enim ut dicatur tibi: «Ascende huc»,

quam ut humilieris coram principe.
CEI 1974 Prv perché è meglio sentirsi dire: "Sali quassù"
piuttosto che essere umiliato davanti a uno superiore.
Quanto i tuoi occhi hanno visto
25,7 Cfr. Lc 14, 10.
Nova Vulgata
25,8Quae viderunt oculi tui,

ne proferas in iurgio cito,

quoniam quid facies postea,

cum dehonestaverit te amicus tuus?
CEI 1974 Prv25,8 non metterlo subito fuori in un processo;
altrimenti che farai alla fine,
quando il tuo prossimo ti svergognerà?
Nova Vulgata
25,9Causam tuam tracta cum amico tuo

et secretum extranei ne reveles,
CEI 1974 Prv25,9 Discuti la tua causa con il tuo vicino,
ma non rivelare il segreto altrui;
Nova Vulgata
25,10ne forte insultet tibi, cum audierit,

et contumelia tua revocari non poterit.
CEI 1974 Prv25,10 altrimenti chi ti ascolta ti biasimerebbe
e il tuo discredito sarebbe irreparabile.
La buona parola
Nova Vulgata
25,11Mala aurea in ornatibus argenteis,

verbum prolatum in tempore suo.
CEI 1974 Prv25,11 Come frutti d`oro su vassoio d`argento
così è una parola detta a suo tempo.
Nova Vulgata
25,12Inauris aurea et margaritum fulgens

sapiens, qui arguit super aurem audientem.
CEI 1974 Prv25,12 Come anello d`oro e collana d`oro fino
è un saggio che ammonisce un orecchio attento.
Nova Vulgata
25,13Sicut frigus nivis in die messis,

ita legatus fidelis ei, qui misit eum:

animam ipsius recreat.
CEI 1974 Prv25,13 Come fresco di neve al tempo della mietitura,
è un messaggero verace per chi lo manda;
egli rinfranca l`animo del suo signore.
Nova Vulgata
25,14Nubes et ventus et pluviae non sequentes

vir gloriosus et promissa non complens.
CEI 1974 Prv25,14 Nuvole e vento, ma senza pioggia,
tale è l`uomo che si vanta di regali che non fa.
Moderazione
Nova Vulgata
25,15Mel invenisti? Comede, quod sufficit tibi,

ne forte satiatus evomas illud.
CEI 1974 Prv25,15 Con la pazienza il giudice si lascia persuadere,
una lingua dolce spezza le ossa.
Nova Vulgata
25,17Subtrahe pedem tuum de domo proximi tui,

ne quando satiatus oderit te.
CEI 1974 Prv25,17 Metti di rado il piede in casa del tuo vicino,
perché non si stanchi di te e ti prenda in odio.
Nova Vulgata
25,18Malleus et gladius et sagitta acuta

homo, qui loquitur contra proximum suum falsum testimonium.
CEI 1974 Prv25,18 Mazza, spada e freccia acuta
è colui che depone il falso contro il suo prossimo.
Nova Vulgata
25,19Dens putridus et pes vacillans,

qui sperat super infideli in die angustiae.
CEI 1974 Prv25,19 Qual dente cariato e piede slogato
tale è la fiducia dell`uomo
sleale nel giorno della sventura,
Nova Vulgata
25,20Sicut exuens pallium in die frigoris,

sicut acetum in nitro,

qui cantat carmina cordi tristi.
CEI 1974 Prv25,20 è togliersi le vesti in un giorno rigido.
Aceto su una piaga viva,
tali sono i canti per un cuore afflitto.
Nova Vulgata
Si esurierit inimicus tuus, ciba illum;

si sitierit, pota illum:
21 Vg cum Gr et Syr omittit pane post ciba illum; Gr et Syr omittunt aquam post pota illum, contra TM
CEI 1974 Prv Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare,
se ha sete, dagli acqua da bere;
25,21-22 Citati in cfr. Rm 12, 20 per inculcare l'amore verso i nemici; i carboni possono significare il rimorso che induce a pentimento.
Nova Vulgata
25,22prunas enim congregabis super caput eius,

et Dominus reddet tibi.
CEI 1974 Prv25,22 perché così ammasserai carboni ardenti sul suo capo
e il Signore ti ricompenserà.
Nova Vulgata
25,23Ventus aquilo parturit pluvias,

et faciem tristem lingua detrahens.
CEI 1974 Prv25,23 La tramontana porta la pioggia,
un parlare in segreto provoca lo sdegno sul volto.
Nova Vulgata
25,24Melius est sedere in angulo domatis

quam cum muliere litigiosa et in domo communi.
CEI 1974 Prv25,24 Abitare su un angolo del tetto è meglio
di una moglie litigiosa e una casa in comune.
Nova Vulgata
25,25Aqua frigida animae sitienti

et nuntius bonus de terra longinqua.
CEI 1974 Prv25,25 Come acqua fresca per una gola riarsa
è una buona notizia da un paese lontano.
Nova Vulgata
25,26Fons turbatus pede et vena corrupta

iustus cadens coram impio.
CEI 1974 Prv25,26 Fontana torbida e sorgente inquinata,
tale è il giusto che vacilla di fronte all`empio.
Nova Vulgata
25,27Mel nimium comedere non est bonum,

nec quaestus gloriae est gloria.
CEI 1974 Prv25,27 Mangiare troppo miele non è bene,
né lasciarsi prendere da parole adulatrici.
Nova Vulgata
25,28Urbs diruta et absque muro

vir, qui non potest cohibere spiritum suum.
CEI 1974 Prv25,28 Una città smantellata o senza mura
tale è l`uomo che non sa dominare la collera.