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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Psalmorum - 127

Psalmorum

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CEI 2008

Nova Vulgata 127
127,1Canticum ascensionum. Salomonis.

Nisi Dominus aedificaverit domum,

in vanum laborant, qui aedificant eam.

Nisi Dominus custodierit civitatem,

frustra vigilat, qui custodit eam.
 
CEI 2008 Sal Canto delle salite. Di Salomone.

Se il Signore non costruisce la casa,
invano si affaticano i costruttori.
Se il Signore non vigila sulla città,
invano veglia la sentinella.

127,1 La benedizione del Signore è la fonte di ogni bene, è l’origine del progresso della comunità d’Israele, delle sue famiglie e delle sue città. Questa stessa benedizione si estende in particolare al dono dei figli, segno della presenza e della provvidenza di Dio.
Nova Vulgata
127,2Vanum est vobis ante lucem surgere et sero quiescere,

qui manducatis panem laboris,

quia dabit dilectis suis somnum.
 
CEI 2008 Sal127,2 Invano vi alzate di buon mattino
e tardi andate a riposare,
voi che mangiate un pane di fatica:
al suo prediletto egli lo darà nel sonno.

Nova Vulgata
127,3Ecce hereditas Domini filii,

merces fructus ventris.
CEI 2008 Sal127,3 Ecco, eredità del Signore sono i figli,
è sua ricompensa il frutto del grembo.

Nova Vulgata
127,4Sicut sagittae in manu potentis,

ita filii iuventutis.
CEI 2008 Sal Come frecce in mano a un guerriero
sono i figli avuti in giovinezza.

127,4 frecce: immagine di forza e potenza; I figli avuti in giovinezza esprimono vigore e sono garanzia di successo. Nell’antichità la vita sociale si svolgeva presso la porta della città.
Nova Vulgata
127,5Beatus vir, qui implevit pharetram suam ex ipsis:

non confundetur, cum loquetur inimicis suis in porta.
CEI 2008 Sal127,5 Beato l'uomo che ne ha piena la faretra:
non dovrà vergognarsi quando verrà alla porta
a trattare con i propri nemici.