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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Sapientiae - 10

Sapientiae

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Interconfessionale

Nova Vulgata 10 10,1Haec illum, qui primus formatus est, pater orbis terrarum,
cum solus esset creatus, custodivit
et eduxit illum a delicto suo
Interconfessionale SapLa sapienza protesse il primo uomo,
il padre di tutti,
quando fu creato ed era ancora solo.
Poi lo liberò dalla sua colpa
Rimandi
10,1 dalla sua colpa Gn 3,1-13.
Nova Vulgata
10,2et dedit illi virtutem continendi omnia.
Interconfessionale Sape gli diede la forza di dominare sull’universo.
Rimandi
10,2 dominare sull’universo Sap 9,2+.
Nova Vulgata
10,3Ab hac ut recessit iniustus in ira sua,
in furoribus fraternae caedis deperiit;
Interconfessionale SapUn uomo ingiusto, nella sua collera, abbandonò la sapienza,
rovinò se stesso con la sua rabbia fratricida
Rimandi
10,3 Caino Gn 4.
Nova Vulgata
10,4propter quem, cum demergeretur terra,
sanavit eam iterum sapientia
per contemptibile lignum iustum gubernans.
Interconfessionale Sape per colpa sua le acque sommersero la terra.
Ma la sapienza guidò un uomo onesto
su un semplice pezzo di legno,
e così, grazie a lei, la vita riprese sulla terra.
Rimandi
10,4 diluvio Gn 6-9.
Nova Vulgata
10,5Haec et in consensu nequitiae, cum se nationes confudissent,
scivit iustum et conservavit sine querela Deo,
et super filii viscera fortem custodivit.
Interconfessionale SapQuando i popoli erano tutti concordi nel male
e non riuscivano più a capirsi,
la sapienza trovò un uomo giusto,
lo tenne lontano dal male e lo conservò fedele a Dio;
lo aiutò a essere più forte
della grande tenerezza che lo legava a suo figlio.
Rimandi
10,5 i popoli non riuscivano più a capirsi Gn 11,1-9. — più forte della tenerezza verso il figlio Gn 22,1-19.
Nova Vulgata
10,6Haec iustum a pereuntibus impiis liberavit fugientem,
descendente igne in Pentapolim;
Interconfessionale SapMentre i cattivi venivano distrutti,
la sapienza salvò un uomo giusto,
e lo fece sfuggire al fuoco caduto sulle cinque città.
Rimandi
10,6 fuoco sulle cinque città Gn 19.
Nova Vulgata
10,7cuius adhuc in testimonium nequitiae
fumigabunda constat deserta terra
et incertis temporibus fructus habentes arbores
et incredibilis animae memoria stans figmentum salis.
Interconfessionale SapQuella gente era malvagia
e come prova esiste ancor oggi una terra arida e bruciata
e piante che non riescono a far maturare i loro frutti.
C’è anche una colonna di sale
che si innalza a ricordare una donna senza fede.
Note al Testo
10,7 una donna senza fede: è la moglie di Lot (vedi Genesi 19,26).
Nova Vulgata
10,8Sapientiam enim praetereuntes
non tantum in hoc lapsi sunt, ut ignorarent bona,
sed et insipientiae suae reliquerunt hominibus memoriam,
ut in his, quae peccaverunt, nec latere potuissent.
Interconfessionale Sap10,8Sì, quegli abitanti trascurarono la sapienza
e non poterono conoscere quel che è bello e onesto,
anzi lasciarono ai posteri un monumento della loro stoltezza,
perciò i loro errori non possono essere dimenticati.
Nova Vulgata
10,9Sapientia autem hos, qui eam observant, a laboribus liberavit.
Interconfessionale Sap10,9Invece la sapienza liberò dalle sofferenze tutti quelli che la servivano.
Nova Vulgata
10,10Haec profugum irae fratris iustum
deduxit per vias rectas
et ostendit illi regnum Dei
et dedit illi scientiam sanctorum;
honestavit illum in laboribus
et complevit labores illius.
Interconfessionale SapLa sapienza guidò sulla retta strada
un uomo giusto, costretto alla fuga
perché suo fratello era adirato.
Gli fece capire che Dio è re del mondo,
gli fece conoscere quel che appartiene a Dio,
nelle fatiche gli diede il successo,
e moltiplicò i frutti del suo lavoro.
Note al Testo
10,10 Il v. 10 riassume una parte della vita di Giacobbe (vedi Genesi 27-32).
Nova Vulgata
10,11In avaritia circumvenientium illum affuit illi
et honestum fecit illum.
Interconfessionale Sap10,11In mezzo a gente avida che voleva fargli violenza,
la sapienza gli restò vicino e gli diede ricchezze.
Nova Vulgata
10,12Custodivit illum ab inimicis
et ab insidiantibus tutavit illum;
et post certamen forte bravium dedit illi,
ut sciret quoniam omnium potentior est pietas.
Interconfessionale SapLo difese contro i nemici,
lo tenne lontano dai tranelli degli avversari,
in una lotta molto dura fu dalla sua parte
ed egli imparò che è più forte di tutti chi è fedele a Dio.
Rimandi
10,12 in una lotta molto dura fu dalla sua parte Gn 32,23-32.
Nova Vulgata
10,13Haec venditum iustum non dereliquit,
sed a peccato liberavit eum;
Interconfessionale SapLa sapienza non abbandonò un uomo giusto che era stato venduto
e lo preservò dal peccato.
Note al Testo
10,13 era stato venduto: la storia di Giuseppe è narrata in Genesi 37-50.
Nova Vulgata
10,14descenditque cum illo in foveam
et in vinculis non dereliquit illum,
donec afferret illi sceptrum regni
et potentiam adversus eos, qui eum deprimebant,
et mendaces ostendit, qui maculaverunt illum,
et dedit illi claritatem aeternam.
Interconfessionale SapLa sapienza scese nella cisterna insieme a lui
e quand’era in prigione non lo abbandonò.
Lo fece diventare viceré
e gli diede il potere su quanti lo avevano oppresso;
smascherò quelli che lo avevano calunniato
e a lui diede una gloria duratura.
Rimandi
10,14 una gloria duratura 1 Mac 2,53; cfr. Gn 41,37-45.
Nova Vulgata
10,15Haec populum sanctum et semen sine querela
liberavit a nationibus, quae illum deprimebant.
Interconfessionale Sap10,15La sapienza liberò dagli oppressori
il popolo di Dio, che gli è fedele in tutto.
Nova Vulgata
10,16Intravit in animam servi Domini
et stetit contra reges horrendos in portentis et signis.
Interconfessionale SapDiede coraggio a un servo del Signore,
che con opere portentose affrontò re terribili.
Note al Testo
10,16 Il soggetto di affrontò può essere sia il servo del Signore (qui Mosè), sia la sapienza. — L’espressione re terribili è una generalizzazione che allude al faraone d’Egitto. Le opere portentose sono le piaghe d’Egitto (vedi Esodo 7,8-11,10).
Nova Vulgata
10,17Reddidit sanctis mercedem laborum suorum
et deduxit illos in via mirabili
et fuit illis in velamento diei
et in luce stellarum per noctem.
Interconfessionale SapAi suoi fedeli diede il giusto salario delle loro fatiche,
li guidò in un cammino meraviglioso:
di giorno li proteggeva,
di notte era per loro come un cielo stellato.
Note al Testo
10,17 giusto salario: si allude a Esodo 12,35 dove si realizza quanto è stato detto in Sap 3,21-22 e 11,2. — li guidò… proteggeva: la sapienza è qui identificata alla nube che accompagnava gli Israeliti (vedi Esodo 13,21-22; 14,19-20).
Nova Vulgata
10,18Transtulit illos per mare Rubrum
et transvexit illos per aquam nimiam;
Interconfessionale SapLi fece passare attraverso il Mar Rosso
in mezzo ad acque abbondanti,
Rimandi
10,18 passaggio attraverso il Mar Rosso Es 14,21-29.
Nova Vulgata
10,19inimicos autem illorum demersit
et ab altitudine abyssi eduxit illos.
Interconfessionale Sap10,19ma sommerse i loro nemici
e poi, dal fondo del mare, li ributtò in alto.
Nova Vulgata
10,20Ideo iusti tulerunt spolia impiorum
et decantaverunt, Domine, nomen sanctum tuum
et victricem manum tuam laudaverunt unanimiter,
Interconfessionale SapCosì i giusti poterono spogliare i cattivi
e glorificare te, o Signore, che sei santo,
e lodarti tutti insieme perché li avevi difesi.
Rimandi
10,20 poterono spogliare i cattivi Es 12,36.
Nova Vulgata
10,21quoniam sapientia aperuit os mutorum
et linguas infantium fecit disertas.
Interconfessionale SapLa sapienza fece parlare anche i muti
e ai più piccoli fece dire cose che tutti capiscono.
Rimandi
10,21 la lingua dei più piccoli Sal 8,3+.
Note al Testo
10,21 Una tradizione ebraica, fondandosi su Esodo 15,1, diceva che gli Israeliti, dal più piccolo al più grande, lodarono Dio dopo aver attraversato il Mar Rosso.