Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Sapientiae - 9
Sapientiae
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Interconfessionale
Interconfessionale
Sap«Dio dei nostri padri,
Signore che ami e perdoni,
tu con la tua parola hai fatto l’universo,
Signore che ami e perdoni,
tu con la tua parola hai fatto l’universo,
Rimandi
9,1
la tua parola ha fatto l’universo Sal 33,6+.
Note al Testo
9,1-18
Questa preghiera di Salomone si richiama a quanto si legge in 1 Re 3,6-9; 2 Cronache 1,8-10.
Nova Vulgata
9,2et sapientia tua constituisti hominem,
ut dominaretur creaturis, quae a te factae sunt,
9,2et sapientia tua constituisti hominem,
ut dominaretur creaturis, quae a te factae sunt,
Interconfessionale
Sapcon tutta la tua saggezza hai formato l’uomo
perché sia signore di tutto quel che hai creato,
perché sia signore di tutto quel che hai creato,
Nova Vulgata
9,3et disponeret orbem terrarum in sanctitate et iustitia
et in directione cordis iudicium iudicaret,
9,3et disponeret orbem terrarum in sanctitate et iustitia
et in directione cordis iudicium iudicaret,
Interconfessionale
Sap9,3perché governi il mondo con animo retto e giusto
e pronunzi i suoi giudizi con imparzialità.
e pronunzi i suoi giudizi con imparzialità.
Interconfessionale
Sap9,4Dammi la sapienza che ti consiglia quando governi,
non escludermi dal numero dei tuoi figli.
non escludermi dal numero dei tuoi figli.
Nova Vulgata
9,5quoniam servus tuus sum ego et filius ancillae tuae,
homo infirmus et exigui temporis
et minor ad intellectum iudicii et legum.
9,5quoniam servus tuus sum ego et filius ancillae tuae,
homo infirmus et exigui temporis
et minor ad intellectum iudicii et legum.
Interconfessionale
SapIo sono tuo servo, ti appartengo come figlio della tua schiava,
sono un uomo debole e di vita breve,
ho scarsa esperienza e conosco poco il diritto e le leggi.
sono un uomo debole e di vita breve,
ho scarsa esperienza e conosco poco il diritto e le leggi.
Nova Vulgata
9,6Nam, et si quis erit consummatus inter filios hominum,
si ab illo abfuerit sapientia tua, in nihilum computabitur.
9,6Nam, et si quis erit consummatus inter filios hominum,
si ab illo abfuerit sapientia tua, in nihilum computabitur.
Interconfessionale
Sap9,6Ma anche l’uomo più bravo di tutti
non conterebbe niente senza la sapienza che viene da te.
non conterebbe niente senza la sapienza che viene da te.
Interconfessionale
SapTu mi hai scelto come re del tuo popolo,
come giudice dei tuoi figli e delle tue figlie.
come giudice dei tuoi figli e delle tue figlie.
Rimandi
Note al Testo
9,7
mi hai scelto: si allude qui alla eliminazione degli altri figli di Davide, a favore di Salomone (vedi 1 Re 1 e 1 Cronache 28,5-6).
Nova Vulgata
9,8dixisti me aedificare templum in monte sancto tuo
et in civitate habitationis tuae altare,
similitudinem tabernaculi sancti,
quod praeparasti ab initio.
9,8dixisti me aedificare templum in monte sancto tuo
et in civitate habitationis tuae altare,
similitudinem tabernaculi sancti,
quod praeparasti ab initio.
Interconfessionale
SapMi hai comandato di costruire un tempio sulla montagna santa
e un altare nella città dove tu abiti:
doveva essere come la tenda sacra
che avevi preparato dall’inizio.
e un altare nella città dove tu abiti:
doveva essere come la tenda sacra
che avevi preparato dall’inizio.
Note al Testo
9,8
che avevi preparato dall’inizio: nel deserto Mosè costruì la tenda dell’incontro e l’altare su ordine di Dio, secondo un modello mostratogli da Dio stesso (vedi Esodo 25,9.40; 27,8). Probabilmente l’autore di Sapienza allude a tale modello.
Nova Vulgata
9,9Et tecum sapientia, quae novit opera tua,
quae et affuit tunc, cum orbem terrarum faceres,
et sciebat quid esset placitum in oculis tuis
et quid directum in praeceptis tuis.
9,9Et tecum sapientia, quae novit opera tua,
quae et affuit tunc, cum orbem terrarum faceres,
et sciebat quid esset placitum in oculis tuis
et quid directum in praeceptis tuis.
Interconfessionale
SapLa sapienza è con te e conosce quel che fai;
era presente quando creavi il mondo.
Sa quello che ti piace,
quel che è giusto e conforme ai tuoi comandi.
era presente quando creavi il mondo.
Sa quello che ti piace,
quel che è giusto e conforme ai tuoi comandi.
Nova Vulgata
9,10Emitte illam de caelis sanctis tuis
et a sede magnitudinis tuae mitte illam,
ut mecum sit et mecum laboret,
ut sciam quid acceptum sit apud te.
9,10Emitte illam de caelis sanctis tuis
et a sede magnitudinis tuae mitte illam,
ut mecum sit et mecum laboret,
ut sciam quid acceptum sit apud te.
Interconfessionale
Sap9,10Dal cielo, che è la tua dimora,
e dal trono ove siedi glorioso, mandami la sapienza,
perché sia sempre al mio fianco e fatichi con me:
allora io imparerò quel che ti piace.
e dal trono ove siedi glorioso, mandami la sapienza,
perché sia sempre al mio fianco e fatichi con me:
allora io imparerò quel che ti piace.
Nova Vulgata
9,11Scit enim illa omnia et intellegit
et deducet me in operibus meis sobrie
et custodiet me in sua gloria.
9,11Scit enim illa omnia et intellegit
et deducet me in operibus meis sobrie
et custodiet me in sua gloria.
Interconfessionale
Sap9,11Lei sa e capisce ogni cosa,
mi guiderà con intelligenza nel mio lavoro,
e mi proteggerà con la sua presenza.
mi guiderà con intelligenza nel mio lavoro,
e mi proteggerà con la sua presenza.
Nova Vulgata
9,12Et erunt accepta opera mea,
et diiudicabo populum tuum iuste
et ero dignus sedium patris mei.
9,12Et erunt accepta opera mea,
et diiudicabo populum tuum iuste
et ero dignus sedium patris mei.
Interconfessionale
Sap9,12Così tutto quel che faccio ti sarà gradito.
Governerò il tuo popolo con giustizia e sarò degno del trono di mio padre».
Governerò il tuo popolo con giustizia e sarò degno del trono di mio padre».
Nova Vulgata
9,13Quis enim hominum poterit scire consilium Dei?
Aut quis poterit cogitare quid velit Dominus?
9,13Quis enim hominum poterit scire consilium Dei?
Aut quis poterit cogitare quid velit Dominus?
Interconfessionale
Sap9,13Chi tra gli uomini potrà mai conoscere la volontà di Dio?
Chi potrà sapere quel che il Signore vuole?
Chi potrà sapere quel che il Signore vuole?
Nova Vulgata
9,15corpus enim, quod corrumpitur, aggravat animam,
et terrena inhabitatio deprimit sensum multa cogitantem.
9,15corpus enim, quod corrumpitur, aggravat animam,
et terrena inhabitatio deprimit sensum multa cogitantem.
Interconfessionale
SapIl nostro corpo è mortale,
è fatto di terra e grava sull’anima.
È come una tenda che pesa
e che opprime una mente già carica di pensieri.
è fatto di terra e grava sull’anima.
È come una tenda che pesa
e che opprime una mente già carica di pensieri.
Nova Vulgata
9,16Et difficile conicimus, quae in terra sunt,
et, quae in prospectu sunt, invenimus cum labore;
quae autem in caelis sunt, quis investigabit?
9,16Et difficile conicimus, quae in terra sunt,
et, quae in prospectu sunt, invenimus cum labore;
quae autem in caelis sunt, quis investigabit?
Interconfessionale
Sap9,16A stento possiamo immaginare le cose del mondo,
anche quelle che sono a nostra portata, le scopriamo a fatica.
Ma le cose del cielo, chi mai ha potuto esplorarle?
anche quelle che sono a nostra portata, le scopriamo a fatica.
Ma le cose del cielo, chi mai ha potuto esplorarle?
Nova Vulgata
9,17Consilium autem tuum quis sciet,
nisi tu dederis sapientiam
et miseris spiritum sanctum tuum de altissimis?
9,17Consilium autem tuum quis sciet,
nisi tu dederis sapientiam
et miseris spiritum sanctum tuum de altissimis?
Interconfessionale
Sap9,17Nessuno ha conosciuto la tua volontà
se non eri tu a dargli la sapienza,
se dal cielo non gli mandavi il tuo santo spirito.
se non eri tu a dargli la sapienza,
se dal cielo non gli mandavi il tuo santo spirito.
Nova Vulgata
9,18Et sic correctae sunt semitae eorum, qui sunt in terris;
et, quae tibi placent, didicerunt homines
et salvati per sapientiam sunt».
9,18Et sic correctae sunt semitae eorum, qui sunt in terris;
et, quae tibi placent, didicerunt homines
et salvati per sapientiam sunt».
Interconfessionale
Sap9,18Solo così gli abitanti della terra
han potuto correggere il loro modo di vivere,
hanno imparato quel che ti piace
e furono salvati per mezzo della sapienza.
han potuto correggere il loro modo di vivere,
hanno imparato quel che ti piace
e furono salvati per mezzo della sapienza.