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Nova Vulgata - Vetus Testamentum - Sophoniae - 1

Sophoniae

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CEI 2008

Nova Vulgata 1 1,1Verbum Domini, quod factum est ad Sophoniam filium Chusi filii Godoliae filii Amariae filii Ezechiae, in diebus Iosiae filii Amon regis Iudae.
CEI 2008 Sof Parola del Signore che fu rivolta a Sofonia, figlio di Cusì, figlio di Godolia, figlio di Amaria, figlio di Ezechia, al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda.

1,1 IL GIORNO DEL SIGNORE (1,1-2,3)
 Titolo
1,1 Il titolo dà una breve genealogia di Sofonia e indica l’epoca della sua predicazione: al tempo di Giosia (seconda metà del VII sec.).
Nova Vulgata
1,2«Auferens auferam omnia
a facie terrae,
dicit Dominus,
CEI 2008 Sof"Tutto farò sparire dalla terra.
Oracolo del Signore.
1,2-6  Giudizio divino
 Il giudizio divino viene presentato come una distruzione del creato.
Nova Vulgata
1,3auferam hominem et pecus,
auferam volatile caeli
et pisces maris.
Et ruinae impiorum erunt;
et disperdam homines a facie terrae,
dicit Dominus.
CEI 2008 Sof1,3Distruggerò uomini e bestie;
distruggerò gli uccelli del cielo e i pesci del mare,
farò inciampare i malvagi,
eliminerò l'uomo dalla terra.
Oracolo del Signore.
Nova Vulgata
1,4Et extendam manum meam super Iudam
et super omnes habitantes Ierusalem;
et disperdam de loco hoc reliquias Baal
et nomina aedituorum cum sacerdotibus
CEI 2008 Sof1,4Stenderò la mano su Giuda
e su tutti gli abitanti di Gerusalemme;
eliminerò da questo luogo quello che resta di Baal
e il nome degli addetti ai culti insieme ai sacerdoti,
Nova Vulgata
1,5et eos, qui adorant super tecta
militiam caeli
et adorant et iurant in Domino
et iurant in Melchom,
CEI 2008 Sofquelli che sui tetti si prostrano davanti all'esercito celeste
e quelli che si prostrano giurando per il Signore,
e poi giurano per Milcom,
1,5  quelli che sui tetti si prostrano: allude al culto degli astri, di origine mesopotamica; Milcom era invece una divinità ammonita.
Nova Vulgata
1,6et qui avertuntur de post tergum Domini,
et qui non quaerunt Dominum nec investigant eum».
CEI 2008 Sof1,6quelli che si allontanano dal seguire il Signore,
che non lo cercano né lo consultano".
Nova Vulgata
1,7Silete a facie Domini Dei,
quia iuxta est dies Domini;
quia praeparavit Dominus hostiam,
sanctificavit vocatos suos.
CEI 2008 SofSilenzio, alla presenza del Signore Dio,
perché il giorno del Signore è vicino,
perché il Signore ha preparato un sacrificio,
ha purificato i suoi invitati.
1,7-2,3 - Il giorno del Signore
Nova Vulgata
1,8«Et erit in die hostiae Domini:
visitabo super principes
et super filios regis
et super omnes, qui induti sunt
veste peregrina;
CEI 2008 Sof1,8"Nel giorno del sacrificio del Signore,
io punirò i capi e i figli di re
e quanti vestono alla moda straniera;
Nova Vulgata
1,9et visitabo super omnem,
qui arroganter ingreditur super limen in die illa,
qui complent domum domini sui
iniquitate et dolo.
CEI 2008 Sofpunirò in quel giorno chiunque salta la soglia,
chi riempie di rapine e di frodi
il palazzo del suo padrone.
1,9 Saltare la soglia: un modo per tener lontani gli influssi degli spiriti maligni; il profeta condanna tale superstizione, legata all’idolatria.
Nova Vulgata
1,10Et erit in die illa,
dicit Dominus,
vox clamoris a porta Piscium,
et ululatus ab urbe Nova,
et contritio magna a collibus.
CEI 2008 SofIn quel giorno - oracolo del Signore -
grida d'aiuto verranno dalla porta dei Pesci,
ululati dal quartiere nuovo
e grande fragore dai colli.
1,10-11 porta dei Pesci, quartiere nuovo e Mortaio: settori della città di Gerusalemme.
Nova Vulgata
1,11Ululate, habitatores Pilae,
quia interiit omnis populus Chanaan,
disperierunt omnes involuti argento.
CEI 2008 Sof1,11Urlate, abitanti del Mortaio,
poiché tutta la turba dei mercanti è finita,
tutti i pesatori dell'argento sono sterminati.
Nova Vulgata
1,12Et erit in tempore illo:
scrutabor Ierusalem in lucernis
et visitabo super viros
defixos in faecibus suis,
qui dicunt in cordibus suis:
“Non faciet bene Dominus
et non faciet male”.
CEI 2008 SofIn quel tempo
perlustrerò Gerusalemme con lanterne
e farò giustizia di quegli uomini
che, riposando come vino sulla feccia, pensano:
"Il Signore non fa né bene né male".
1,12 riposando come vino sulla feccia: sono completamente immobili, tranquilli e noncuranti.
Nova Vulgata
1,13Et erunt opes eorum in direptionem,
et domus eorum in desertum;
et aedificabunt domos
et non habitabunt,
et plantabunt vineas
et non bibent vinum earum».
CEI 2008 Sof1,13I loro beni saranno saccheggiati
e le loro case distrutte.
Costruiranno case ma non le abiteranno,
pianteranno viti, ma non ne berranno il vino".
Nova Vulgata
1,14Iuxta est dies Domini magnus,
iuxta et velox nimis;
vox diei Domini amara,
tribulabitur ibi fortis.
CEI 2008 Sof1,14È vicino il grande giorno del Signore,
è vicino e avanza a grandi passi.
Una voce: "Amaro è il giorno del Signore!".
Anche un prode lo grida.
Nova Vulgata
1,15Dies irae dies illa,
dies tribulationis et angustiae,
dies vastitatis et desolationis,
dies tenebrarum et caliginis,
dies nebulae et turbinis,
CEI 2008 Sof1,15Giorno d'ira quel giorno,
giorno di angoscia e di afflizione,
giorno di rovina e di sterminio,
giorno di tenebra e di oscurità,
e giorno di nube e di caligine,
Nova Vulgata
1,16dies tubae et clangoris
super civitates munitas
et super angulos excelsos.
CEI 2008 Sof1,16giorno di suono di corno e di grido di guerra
sulle città fortificate
e sulle torri elevate.
Nova Vulgata
1,17Et tribulabo homines,
et ambulabunt ut caeci,
quia Domino peccaverunt;
et effundetur sanguis eorum sicut humus,
et viscera eorum sicut stercora.
CEI 2008 Sof1,17Metterò gli uomini in angoscia
e cammineranno come ciechi,
perché hanno peccato contro il Signore;
il loro sangue sarà sparso come polvere
e la loro carne come escrementi.
Nova Vulgata
1,18Sed et argentum eorum et aurum eorum
non poterit liberare eos
in die irae Domini;
in igne zeli eius
devorabitur omnis terra,
quia consummationem cum festinatione faciet
cunctis habitantibus terram.
CEI 2008 Sof1,18Neppure il loro argento, neppure il loro oro
potranno salvarli.
Nel giorno dell'ira del Signore
e al fuoco della sua gelosia
tutta la terra sarà consumata,
poiché farà improvvisa distruzione
di tutti gli abitanti della terra.