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INTERCONFESSIONALE

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Interconfessionale - Antico Testamento - Profeti - Ezechiele - 40

Ezechiele 40

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Nova Vulgata

Il nuovo tempio e la nuova terra
Introduzione

Interconfessionale All’inizio del venticinquesimo anno dalla nostra deportazione, il dieci del mese, quattordici anni esatti dopo la caduta di Gerusalemme, Dio il Signore mi afferrò con la sua potenza e mi portò lontano:
Rimandi
40,1 il Signore mi afferrò con la sua potenza Ez 1,3; 8,3; 37,1.
Note al Testo
40,1 all’inizio del… Gerusalemme: questa data corrisponde al settembre-ottobre del 573 a.C.; Gerusalemme cadde nel 587 a.C.
Nova Vulgata Ez40,1In vicesimo et quinto anno transmigrationis nostrae, in exordio anni, decima mensis, quarto decimo anno, postquam percussa est civitas, in ipsa hac die facta est super me manus Domini et adduxit me illuc.
Interconfessionale in visione mi trasportò nella terra d’Israele. Mi depose su una montagna molto alta. Sul suo versante sud c’era un gruppo di costruzioni, sembrava una città.
Rimandi
40,2 montagna molto alta Ez 17,23; 20,40; 34,13-14; 36,1.
Nova Vulgata Ez40,22 In visionibus Dei adduxit me in terram Israel et posuit me super montem excelsum nimis, super quem erat quasi aedificium civitatis ad austrum.
Interconfessionale Mi guidò là e vidi un uomo, che splendeva come il rame. Aveva in mano una cordicella di lino e una canna, che servivano per misurare, e stava in piedi vicino a una porta.
Rimandi
40,3 cordicella Zc 2,5. — canna per misurare Ap 11,1; 21,15.
Nova Vulgata Ez40,3Et introduxit me illuc; et ecce vir, cuius erat species quasi species aeris, et funiculus lineus in manu eius, et calamus mensurae in manu eius, stabat autem in porta.
Interconfessionale 40,4Egli mi disse: «Ezechiele, tieni bene aperti gli occhi e apri le orecchie. Fa’ attenzione a tutto quel che ti mostro. Sei stato portato qui perché io ti faccia vedere ogni cosa. Dopo dovrai riferire agli Israeliti quel che hai visto».
Nova Vulgata Ez40,4Et locutus est ad me idem vir: «Fili hominis, vide oculis tuis et auribus tuis audi et pone cor tuum in omnia, quae ego ostendam tibi, quia ut ostendantur tibi, adductus es huc; annuntia omnia, quae tu vides, domui Israel».
La porta orientale

Interconfessionale Mi fece vedere il tempio: era circondato da un muro. L’uomo prese la canna, lunga tre metri, e misurò il muro. Aveva uno spessore e un’altezza di tre metri.
Note al Testo
40,5 tempio: il testo ebraico dei cc. 40-42, che descrivono il tempio, è spesso oscuro e di difficile comprensione. — tre metri: l’autore dà le misure in cubiti e precisa dicendo: un cubito e un palmo perché si tratta di una misura più lunga del cubito normale: cm 52 invece di 45 (vedi Pesi e Misure).
Nova Vulgata
Ez40,5Et ecce murus forinsecus in circuitu domus undique, et in manu viri calamus mensurae sex cubitorum, qui habebant cubitum et palmum; et mensus est latitudinem aedificii calamo uno, altitudinem quoque calamo uno.
Interconfessionale Poi andò alla porta est, salì i gradini e ne misurò la soglia: aveva una profondità di tre metri.
Note al Testo
40,6 Le porte del tempio, come le porte fortificate delle città della stessa epoca, erano edifici la cui soglia dava su un passaggio centrale che aveva ai lati alcuni locali di guardia o stanze (vv. 7.10.21), separate da muri (v. 9).
Nova Vulgata
EzEt venit ad portam, quae respiciebat viam orientalem, et ascendit per gradus eius et mensus est limen portae calamo uno latitudinem
6 Latitudinem – Omitte cum Gr «limen unum calamus unus latitudo» (dittographia vel glossa)
Interconfessionale 40,7Al di là, lungo il passaggio centrale, c’erano i locali di guardia. Ognuno era di tre metri per tre ed era separato dall’altro da un muro spesso due metri e mezzo. Anche l’entrata che dava sulla sala posta di fronte al tempio aveva una soglia profonda tre metri.
Nova Vulgata Ez40,7et cubiculum uno calamo in longum et uno calamo in latum et inter cubicula quinque cubitos et limen portae iuxta vestibulum portae intrinsecus calamo uno.
Interconfessionale 40,8L’uomo misurò questa sala.
Nova Vulgata EzEt mensus est vestibulum portae
8 Omitte (post portae) cum multis mss Hebraicis, Syr et Vg «intrinsecus calamo uno et mensus est 
vestibulum portae» (dittographia)
Interconfessionale 40,9Era larga quattro metri e i suoi muri esterni avevano uno spessore di un metro. Era l’ultimo vano di questa porta in direzione del tempio.
Nova Vulgata Ez40,9octo cubitorum et postem eius duobus cubitis; vestibulum autem portae erat intrinsecus.
Interconfessionale 40,10I sei locali di guardia della porta orientale avevano tutti le stesse dimensioni ed erano tre per ogni lato del corridoio. I muri che li separavano avevano tutti lo stesso spessore.
Nova Vulgata Ez40,10Porro cubicula portae ad viam orientalem, tria hinc et tria inde, mensura una trium et mensura una postium ex utraque parte.
Interconfessionale L’uomo misurò ancora la larghezza dell’apertura della porta che risultò di cinque metri, e la larghezza del passaggio centrale che risultò di sei metri e mezzo.
Note al Testo
40,11 La larghezza del passaggio centrale: altra traduzione possibile: l’altezza del passaggio centrale.
Nova Vulgata Ez40,11Et mensus est latitudinem ostii portae decem cubitorum et longitudinem portae tredecim cubitorum,
Interconfessionale 40,12Su entrambi i lati del passaggio c’era un muretto alto mezzo metro di fronte ai locali che erano dei quadrati di tre metri per tre.
Nova Vulgata Ez40,12et saeptum ante cubicula cubiti unius utrimque; cubicula autem sex cubitorum erant hinc et inde.
Interconfessionale 40,13L’uomo misurò la distanza tra il muro di fondo di un locale e il muro di fondo del locale opposto, sull’altro lato del passaggio: era di dodici metri e mezzo.
Nova Vulgata Ez40,13Et mensus est portam a tecto cubiculi usque ad tectum eius a contra, latitudinem viginti et quinque cubitorum, ostium contra ostium,
Interconfessionale Misurò la lunghezza della sala, risultò di dieci metri. Il cortile del tempio circondava la sala da tre lati.
Note al Testo
40,14 Questo versetto è oscuro in ebraico e la traduzione è solo ipotetica.
Nova Vulgata Ez(14)
14 Textus obscurus qui interrumpit contextum: «et fecit postes sexaginta cubitos et ad postem atrii
porta in circuitu in circuitu»
Interconfessionale 40,15Tra la facciata del muro esterno della porta e la facciata del muro della sala c’erano venticinque metri.
Nova Vulgata Ezet a facie ingressus portae usque ad faciem vestibuli portae intrinsecus, quinquaginta cubitos.
15 Et a facie – Lege ûmillifnê (sicut v. 19); TM «et contra faciem»
Interconfessionale I muri esterni e di separazione dei locali di guardia avevano finestre con grate tutt’intorno, come pure i muri della sala. Esse davano sull’interno della porta e della sala. Inoltre sui muri interni erano incise palme.
Rimandi
40,16 finestre con grate 1 Re 6,4.
Note al Testo
40,16 Queste finestre con grate, disposte intorno alla porta, permettevano di sorvegliare con cura la folla: bisognava impedire agli stranieri e alle persone in stato di impurità rituale di entrare nel tempio (vedi 44,9.11).
Nova Vulgata Ez40,16Et erant fenestrae marginatae in cubiculis et in postibus intra portam undique per circuitum; similiter autem erant et in vestibulo fenestrae per gyrum intrinsecus, et ante postes pictura palmarum.
Il cortile esterno

Interconfessionale L’uomo mi condusse nel cortile esterno del tempio. Questo cortile era lastricato tutto intorno e circondato da trenta sale.
Rimandi
40,17 cortile circondato da stanze 1 Cr 28,12.
Nova Vulgata
Ez40,17Et eduxit me ad atrium exterius, et ecce exedrae et pavimentum stratum lapide in atrio per circuitum, triginta exedrae in circuitu pavimenti;
Interconfessionale 40,18Il pavimento lastricato si estendeva al lato delle diverse porte ed era largo quanto la profondità delle porte; era a un livello inferiore rispetto all’altro cortile, quello interno.
Nova Vulgata Ez40,18et pavimentum ad latus portarum secundum longitudinem portarum; hoc erat pavimentum inferius.
Interconfessionale 40,19L’uomo misurò la distanza tra la facciata della prima porta che dava sul cortile esterno e la facciata della porta che dava sul cortile interno: era di cinquanta metri. Quel che aveva fatto per la porta est lo fece pure per la porta nord.
Nova Vulgata EzEt mensus est latitudinem a facie portae inferioris usque ad frontem portae interioris extrinsecus, centum cubitos. Sic oriens. Et sic aquilo.
19 Portae2 – Lege cum Gr haššaar; TM «atrii»
La porta settentrionale

Interconfessionale 40,20Poi egli misurò la lunghezza e la larghezza della porta nord del cortile esterno.
Nova Vulgata
Ez40,20Portam quoque, quae respiciebat viam aquilonis atrii exterioris, mensus est, tam in longitudine quam in latitudine;
Interconfessionale 40,21Anch’essa aveva sei locali di guardia, tre da un lato e tre dall’altro del passaggio centrale: essi, le mura e la sala avevano le stesse dimensioni della porta est. La lunghezza della porta era quindi di venticinque metri e la larghezza di dodici metri e mezzo.
Nova Vulgata Ez40,21et cubicula eius, tria hinc et tria inde, et postes eius et vestibulum eius secundum mensuram portae prioris; quinquaginta cubitorum longitudo eius et latitudo viginti quinque cubitorum.
Interconfessionale 40,22La sala, le finestre e le decorazioni di palme erano simili a quelle dell’altra porta. Si accedeva alla porta attraverso sette scalini e in fondo c’era la sala.
Nova Vulgata EzEt fenestrae vestibuli eius et sculpturae palmarum secundum mensuram portae, quae respiciebat ad orientem; et septem graduum erat ascensus eius, et vestibulum intrinsecus.
22 Et fenestrae vestibuli eius – lege weḥallônê ’êlammô; TM «et fenestrae eius et vestibula eius»
Interconfessionale 40,23Di fronte alla porta nord c’era una porta che dava sul cortile interno proprio come dal lato est. L’uomo misurò la distanza tra le due porte: era di cinquanta metri.
Nova Vulgata Ez40,23Et porta atrii interioris contra portam aquilonis sicut in porta orientali; et mensus est a porta usque ad portam centum cubitos.
La porta meridionale

Interconfessionale 40,24Egli mi portò al lato sud dove si trovava l’altra porta. La misurò e risultò uguale alle altre.
Nova Vulgata
Ez40,24Et duxit me ad viam australem, et ecce porta, quae respiciebat ad austrum; et mensus est postes eius et vestibulum eius iuxta mensuras superiores.
Interconfessionale 40,25Essa aveva finestre tutt’intorno, anche nella sala. Erano simili a quelle delle altre porte. La lunghezza totale era di venticinque metri e la larghezza di dodici metri e mezzo.
Nova Vulgata Ez40,25Et fenestrae eius et vestibuli in circuitu sicut fenestrae ceterae; quinquaginta cubitorum longitudo erat et latitudo viginti quinque cubitorum.
Interconfessionale 40,26Vi si accedeva attraverso sette scalini e in fondo c’era la sala. I muri interni erano decorati con palme su entrambi i lati del passaggio centrale.
Nova Vulgata Ez40,26Et in gradibus septem ascendebatur ad eam, et vestibulum erat intrinsecus, et caelatae palmae erant, una hinc et altera inde, in postibus eius.
Interconfessionale 40,27Lo stesso cortile interno aveva una porta a sud. L’uomo misurò la distanza tra la porta sud del cortile interno e quella corrispondente del cortile esterno: era di cinquanta metri.
Nova Vulgata Ez40,27Et porta erat atrio interiori in via australi, et mensus est a porta usque ad portam in via australi centum cubitos.
Il cortile interno e le sue porte

Interconfessionale L’uomo mi condusse nel cortile interno attraverso la porta sud. Egli la misurò, ed aveva le stesse dimensioni delle porte viste prima.
Rimandi
40,28 cortile interno 1 Re 6,36.
Note al Testo
40,28 Le porte del cortile interno sono identiche a quelle del cortile esterno e sono anche simmetriche a queste: infatti le rispettive sale danno sul cortile esterno.
Nova Vulgata
Ez40,28Et introduxit me in atrium interius per portam australem et mensus est portam iuxta mensuras superiores;
Interconfessionale 40,29Infatti i locali di guardia, i muri di separazione e la sala avevano dimensioni uguali a quelle delle altre porte. E c’erano finestre tutt’intorno alla porta e alla sala. La lunghezza totale della porta era di venticinque metri e la larghezza di dodici metri e mezzo.
Nova Vulgata Ez40,29cubicula eius et postes eius, et vestibulum eius eisdem mensuris; et fenestrae erant ei et vestibulo eius in circuitu. Quinquaginta cubitorum longitudo erat et latitudo viginti quinque cubitorum.
Interconfessionale [ 30]
Note al Testo
40,30 Seguendo alcuni manoscritti ebraici e l’antica traduzione greca tralasciamo il v. 30 che sembra essere in parte una ripetizione del v. 29: e intorno c’erano sale, lunghe dodici metri e mezzo e larghe due metri e mezzo.
Nova Vulgata Ez(30)
30 «et vestibula per gyrum longitudine viginti quinque cubitorum et latitudine quinque cubitorum»
– Omitte paucis mss Hebraicis et Gr (est varia lectio v. 29b)
Interconfessionale 40,31La sala dava sul cortile esterno e i muri interni avevano scolpite palme. Si accedeva alla porta attraverso otto scalini.
Nova Vulgata Ez40,31Et vestibulum eius respiciebat ad atrium exterius, et palmae in postibus eius, et octo gradus erant, quibus ascendebatur ad eam.
Interconfessionale 40,32Poi l’uomo mi condusse di nuovo nel cortile interno, ma passando per la porta est. Misurò la porta e anche questa aveva le stesse dimensioni delle altre.
Nova Vulgata Ez40,32Et introduxit me in atrium interius per viam orientalem et mensus est portam secundum mensuras superiores;
Interconfessionale 40,33Infatti i locali di guardia, i muri di separazione e la sala avevano dimensioni uguali a quelle delle altre porte. C’erano finestre tutt’intorno, anche nella sala. La lunghezza totale della porta era di venticinque metri e la larghezza di dodici metri e mezzo.
Nova Vulgata Ez40,33cubicula eius et postes eius et vestibulum eius sicut supra; et fenestrae erant ei et vestibulo eius in circuitu. Longitudo erat quinquaginta cubitorum et latitudo viginti quinque cubitorum.
Interconfessionale 40,34La sala dava sul cortile esterno, i muri interni avevano scolpite palme su entrambi i lati del passaggio. Si accedeva alla porta attraverso otto scalini.
Nova Vulgata Ez40,34Et vestibulum eius respiciebat ad atrium exterius, et palmae caelatae in postibus eius hinc et inde et in octo gradibus ascensus eius.
Interconfessionale 40,35L’uomo poi mi condusse alla porta nord e la misurò: aveva le stesse dimensioni delle precedenti.
Nova Vulgata
Ez40,35Et introduxit me ad portam, quae respiciebat ad aquilonem, et mensus est secundum mensuras superiores
Interconfessionale 40,36Aveva locali di guardia, muri di separazione e la sala. C’erano finestre tutt’intorno. La lunghezza totale della porta era di venticinque metri e la larghezza di dodici metri e mezzo.
Nova Vulgata Ez40,36cubicula eius et postes eius et vestibulum eius; et fenestrae ei erant per circuitum. Longitudo quinquaginta cubitorum erat et latitudo viginti quinque cubitorum.
Interconfessionale 40,37La sala dava sul cortile esterno, i muri interni avevano scolpite palme su entrambi i lati del passaggio. Si accedeva alla porta attraverso otto scalini.
Nova Vulgata Ez40,37Et vestibulum eius respiciebat ad atrium exterius, et caelatura palmarum in postibus illius hinc et inde et in octo gradibus ascensus eius.
Interconfessionale Alla sala della porta nord era unito un locale. Lì venivano lavati gli animali destinati ai sacrifici completi.
Rimandi
40,38 lavare gli animali destinati ai sacrifici completi Lv 1,9.13; 2 Cr 4,6.
Nova Vulgata EzEt erat exedra, cuius ostium in vestibulo portae; ibi lavabunt holocaustum.
38 In vestibulo portae – Lege cum Gr et Syr be’ûlam haššaar; TM «in postibus, portae»
Interconfessionale 40,39Nella sala c’erano due tavoli da un lato e altri due dall’altro, sui quali si sgozzavano gli animali offerti, sia nel sacrificio completo, sia nei sacrifici per ottenere il perdono dei peccati.
Nova Vulgata Ez40,39Et in vestibulo portae duae mensae hinc et duae mensae inde, ut mactetur su-per eas holocaustum et pro peccato et pro delicto.
Interconfessionale 40,40C’erano anche altri quattro tavoli all’esterno, due per lato all’entrata della porta nord.
Nova Vulgata EzEt ad latus extra vestibulum ad ostium portae, quae respicit ad aquilonem, duae mensae; et ad la tus alterum vestibuli portae duae mensae.
40 Vestibulum – Lege lā’ûlām (cfr. 40b); TM «ascendenti»
Interconfessionale 40,41In tutto erano otto i tavoli dove si sgozzavano gli animali dei sacrifici: quattro dentro la sala e quattro fuori, nel cortile esterno.
Nova Vulgata Ez40,41Quattuor mensae hinc et quattuor mensae inde ad latus portae: octo mensae erant, super quas mactabunt.
Interconfessionale 40,42C’erano poi altri quattro tavoli di pietra squadrata per la preparazione dei sacrifici completi. Erano quadrati con i lati di settantacinque centimetri ed erano alti cinquanta centimetri. Vi si appoggiavano gli strumenti con i quali si sgozzavano gli animali dei sacrifici.
Interconfessionale I tavoli, all’interno, lungo il bordo avevano un canaletto largo otto centimetri. Sui tavoli si metteva la carne dei sacrifici.
Note al Testo
40,43 I tavoli… centimetri: altri: Uncini di un palmo erano attaccati all’interno tutt’intorno.
Interconfessionale L’uomo mi portò nel cortile interno e lì c’erano due stanze. Una a fianco della porta nord, ma rivolta verso il sud, l’altra a fianco della porta sud, ma rivolta a nord.
Note al Testo
40,44 L’uomo… stanze: così secondo l’antica traduzione greca; il testo ebraico ha: Fuori della porta interna, nel cortile interno, c’erano le stanze dei cantori. — a fianco della porta sud: così l’antica traduzione greca, mentre l’ebraico ha: a fianco della porta est.
Nova Vulgata EzEt extra portam interiorem exedrae duae, in atrio interiori; una erat in latere portae respicientis ad aquilonem, et facies eius contra viam australem, et una ex latere portae australis, quae respiciebat ad viam aquilonis.
44 Duae – Lege cum Gr šettajim; TM «cantorum» 
Una1 – Lege cum Gr ’aḥat; TM «quod» 
Et facies eius – Lege ûfānêhā; TM «et facies eorum» 
Et una – Lege cum Gr we’aḥat; TM «unus»? 
Australis – Lege cum Gr haddārôm; TM «orientalis»
Quae respiciebat – Lege cum Gr ûfānêhā; TM «facies (pe
Interconfessionale 40,45Mi disse che quella rivolta a sud era riservata ai sacerdoti che servivano nel tempio,
Nova Vulgata Ez40,45Et dixit ad me: «Haec est exedra, quae respicit viam meridianam; sacerdotum erit, qui excubant in custodiis templi.
Interconfessionale mentre quella rivolta a nord era riservata ai sacerdoti che servivano all’altare. Questi erano i discendenti di Sadoc, i soli tra i membri della tribù di Levi che potevano arrivare fino al santuario per servire il Signore.
Rimandi
40,46 i discendenti di Sadoc Ez 43,19; 44,15; 48,11; 2 Sam 8,17; 15,24.
Note al Testo
40,46 Sadoc era il sacerdote scelto da Salomone (vedi 1 Re 2,35); apparteneva alla tribù di Levi (vedi 1 Cronache 5,27-34) e solo i suoi discendenti erano considerati sacerdoti legittimi.
Nova Vulgata Ez40,46Porro exedra, quae respicit ad viam aquilonis, sacerdotum erit, qui excubant ad ministerium altaris: isti sunt filii Sadoc, qui accedunt de filiis Levi ad Do-minum, ut ministrent ei».
Il cortile interno e il tempio

Interconfessionale L’uomo misurò il cortile interno: era un quadrato di cinquanta metri per lato. L’altare si trovava davanti al tempio.
Rimandi
40,47 l’altare 1 Re 8,64; 9,25.
Nova Vulgata
Ez40,47Et mensus est atrium longitudine centum cubitorum et latitudine centum cubitorum per quadrum. Altare autem erat ante faciem templi.
Interconfessionale Mi portò nell’atrio del tempio e lo misurò. L’entrata dell’atrio era profonda due metri e mezzo, larga sette, e le pareti laterali erano spesse un metro e mezzo.
Rimandi
40,48 atrio del tempio 1 Re 6,3; 2 Cr 3,4.
Note al Testo
40,48 l’entrata… laterali: così secondo l’antica traduzione greca; il testo ebraico dà una dimensione diversa per la larghezza della porta e non dice nulla sullo spessore delle pareti laterali.
Nova Vulgata
EzEt introduxit me in vestibulum templi; et mensus est postes vestibuli quinque cubitis hinc et quinque cubitis inde et latitudinem portae quattuordecim cubitorum et latera portae trium cubitorum hinc et trium cubitorum inde;
48 Postes – Lege cum Gr ’êlê; TM «postem» 
Quattordecim cubitorum et latera portae – Adde cum Gr ’arba eśrēh ’ammāh wekitfôt haššaar; TM omittit propter homoeoteleuton
Interconfessionale L’atrio era sei metri per dieci. Vi si accedeva per dieci scalini. C’erano due colonne una a ogni lato dell’entrata.
Note al Testo
40,49 dieci scalini: così secondo l’antica traduzione greca; il testo ebraico non indica il numero degli scalini. — colonne: probabilmente simili a quelle del tempio di Salomone (vedi 1 Re 7,15-22; 2 Cronache 3,15-17).
Nova Vulgata Ezlongitudinem autem vestibuli viginti cubitorum et latitudinem duodecim cubitorum, et decem gradibus ascendebatur ad illud, et columnae erant in postibus, una hinc et altera inde.
49 Duodecim – Lege cum Gr šettê eśrēh; TM «undecim» 
Decem – Lege cum Gr eśer; TM «quibus» (?)